Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2016
…
28 pages
1 file
Il saggio discute due tesi sulla prova giuridica: la tesi dell’ostensione e la tesi dell’inferenza. Per la prima la prova è oggetto di un’ostensione, in quanto consiste in un elemento suscettibile di essere mostrato, esibito, indicato a qualcuno in un contesto dato. Per la seconda tesi la prova è oggetto di un’inferenza, in quanto è il contenuto di una premessa che, assieme ad altre premesse, conduce a una conclusione in merito ai fatti in esame, oppure è il contenuto di una conclusione a cui conducono date premesse. Vengono discusse alcune obiezioni a queste tesi e viene sostenuto che entrambe sono necessarie per rendere conto della prova giuridica.
2016
Contemporary epistemology credits testimony with a high value as a source of knowledge, while psychology stresses the biases and errors of lay testimony. The paper addresses this paradoxical situation with respect to lay testimony in legal trials and concludes that a principle of distrust (as opposed to a principle of credulity) governs such evidence in such contexts (or at least in the Italian one as framed by the civil and criminal procedure codes). The reason for this kind of distrust can be found in the interests at stake in such non-ordinary contexts as trials.
2020
Inadempimento e danno nella responsabilità medica: causa e conseguenze
Sul rapporto fra prova giuridica e verità e sulla valutazione probatoria, a partire dal lavoro di J. Ferrer
Collana diretta da Ugo Pagallo 11 La collana presenta al lettore italiano una serie di studi interdisciplinari in informatica, diritto e nuove tecnologie, con la traduzione di importanti contributi di matematica, computer science, teoria generale del diritto, filosofia cognitiva, etc., oltre a opere nazionali particolarmente attente alle nuove frontiere tenologiche degli ordinamenti giuridici, politici ed economici contemporanei. La cifra teoretica è data dagli assunti della cosiddetta digital philosophy che, a partire dalle opere di Kurt Gödel e Alan Turing fino agli odierni dibattiti sull'intelligenza artificiale, i computer quantistici, la realtà "aumentata" e "virtuale", i sistemi esperti, trova nella tradizione pitagorico-platonica e, soprattutto, nel pensiero di Leibniz, le proprie origini storiche.
antifascismo tedesco, 2021
La sorte di un mio parente antifascista tedesco mi ha dato la spinta di scrivere quel poco che sapeva di lui e trasformare la sua storia in una "tipica" di un oppositore tedesco di sinistra contro Hitler
Can we say that the epistemology of the first phenomenology is a form of verificationism and that the VI Logical Investigation has introduced perception in the “space of reasons”? Can we share what Husserl himself wrote on the VI Logical Investigation, or that it constituted a first step towards a phenomenological theory of reason? These two questions are mirror-like; although the first concerns the demarcation of phenomenology with respect to the tradition of classical empiricism (of which, somehow, also included Brentano, but also the Carnap’s testability and Popper’s falsificationism) and the other with respect to subsequent developments of husserlian thought, that is to say with respect to phenomenological philosophy or transcendental phenomenology, however only if the phenomenological epistemology of VI Logical Investigation is part of a theory of reason (in a theory of give the reason of cognitive statements and ultimately also of oneself, as a theory) , then it can also be a particular case of verificationism.
Se della gente come noi comprende la situazione meglio dei cosiddetti esperti, non è perché abbiamo un qualsivoglia potere di predire fatti particolari, ma perché noi siamo in condizione di cogliere in che tipo di mondo viviamo. GEORGE ORWELL, Cronache di guerra, 1942 Il tipo di mondo in cui viviamo sembra caratterizzato dall'esercizio prevalente di un potere che, dopo la divina provvidenza, armata d'imbonimento e di minaccia, e oltre la ragion di stato, armata di eserciti e polizie, agisce nella forma di una ragion tecnica, che impone la separazione e la reificazione di tutto ciò che vive come condizione preliminare per il suo controllo tecnico, delimitando e selezionando ciò che è possibile pensare e omologando le possibili azioni a procedure controllate. La ragion tecnica instaura un conflitto tra due significati del termine «tecnica»: quello che rimanda alla logica dello sviluppo dei procedimenti materiali nei rapporti dell'uomo con il mondo naturale, e quello che lo intende come tentativo di dominio non del rapporto tra uomo e natura ma della natura stessa, dunque anche dell'uomo stesso. In questa seconda accezione la tecnica diviene un'entità autonoma, con una propria logica interna, dove si pongono e si risolvono tutti i "problemi". Tale conflitto trova oggi una sorta di soluzione regressiva nella crisi che, si dice, è ovunque: da quella finanziaria a quella dei consumi, da quella sociale a quella ambientale. Ma, se pur così ubiquitaria, riusciamo a cogliere di che tipo di «crisi» si tratta? La parola greca krisis indica il momento che separa una maniera di essere da un'altra qualitativamente differente, ed è fin dall'inizio collegata alla medicina: Ippocrate individua la krisis come il momento cruciale in cui la lotta si decide e una malattia può evolvere verso la guarigione o verso la morte. L'intervento del medico vi assume un carattere decisivo: egli deve dar prova di capacità di giudizio, mettendo in opera tutti i mezzi di cui dispone per assicurare lo svolgimento favorevole della malattia nel momento critico, dopo di che lo squilibrio che ha determinato la malattia può considerarsi revocato e il malato salvato. Ma la crisi attuale, qualunque significato particolare si voglia attribuire a questo termine, non segna alcuna separazione qualitativa: al contrario, la sua gestione da parte dei padroni della società appare come lo strumento primario per "cronicizzare" gli squilibri che la determinano. È un "governo clinico" delle cose, analogo a quello con cui la medicina tecnocratica pensa oggi di "combattere il cancro", astraendolo dal contesto che lo produce per trasformarlo in un modus vivendi da amministrare per tutta la vita farmacologicamente, magari in modo personalizzato sul "profilo genetico" del paziente. In particolare, sotto il termine «crisi», vago e polisemico feticcio linguistico immemore delle sue origini, si agita lo stato di emergenza ecologica, decretato apertamente e coralmente da organismi internazionali, aziende, riviste specializzate, mezzi d'informazione, scienziati "responsabili" e osservatori vari, e avallato dalla moltiplicazione esponenziale di disastri di varia natura, nonché dei rischi e delle minacce emergenti, accuratamente "monitorati" da specifiche agenzie e propagandati in modo martellante dai media, che ci raccontano il nostro disastroso futuro
Contributo pubblicato nel volume di P. Orefice & A. Cunti (a cura di), La formazione universitaria alla ricerca. Contesti ed esperienze nelle scienze dell'educazione, Franco Angeli, Milano 2009
P. Giuspoli e L. Illetterati (a cura di), La filosofia classica tedesca. Parole chiave, Roma: Carocci 2016, 2016
Prova e giustificazione (a cura di Alfredo Di Giorgio e Daniele Chiffi), 2013
Il linguaggio pragmatico di Carlo Dalla Pozza permette un trattamento formale delle forze illocutorie e lo sviluppo di una logica delle asserzioni, delle domande, dei comandi, ecc. L'interpretazione del linguaggio si fonda sulla nozione intuitiva di prova, della quale, inoltre, non sono necessarie inizialmente ulteriori specificazioni. Dopo aver illustrato le basi filosofiche del linguaggio, che risalgono a Frege, in questo lavoro analizziamo le caratteristiche fondamentali del linguaggio, soffermandoci sull’importanza delle possibili specificazioni della nozione di prova e sul modo in cui tutte le forze illocutorie sono esprimibili per mezzo della forza di asserzione. Concludiamo mostrando come il linguaggio pragmatico permetta di catturare, da una parte, l’idea di logica come teoria dell’inferenza e, dall’altra, le relazioni logiche tra deduzione e inferenza.
Prova e convincimento giudiziale del fatto, 2023
La svolta contestuale, McGrow-Hill, Milano (ed. C. Penco), 2002
Testamenti suggeriti e invalidità (parziale), 2021
Diritto ed economia dell'impresa (Torino, Giappichelli), 2018
Giappichelli, 2018
Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, 2017