Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
17 pages
1 file
Per interagire con l'ambiente che ci circonda dobbiamo raggruppare e distinguere gli oggetti, ad esempio raggruppare le cose animate e distinguerle da quelle inanimate, e lo stesso per le fonti di pericolo e le fonti di piacere. Formiamo così delle categorie. I concetti sono gli aspetti cognitivi e mentali delle categorie [Rosch 1999]. La capacità di formarsi concetti è indispensabile per sopravvivere e usufruire al meglio delle risorse che l'ambiente, biologico e sociale, ci offre.
Vita e Azione, 2022
First pages of the Italian translation of M. Thompson's Life and Action, with my foreword.
La microeconomia si occupa del comportamento di singoli agenti economici: consumatori, lavoratori, investitori, proprietari terrieri, imprese; ogni individuo o entità che abbia un ruolo nel funzionamento della nostra economia. La microeconomia spiega come questi agenti compiono scelte economiche per esempio descrive il modo in cui i consumatori prendono decisioni di acquisto e come le variazioni dei prezzi e dei redditi influenzino le loro scelte; in quanto i produttori come scegliamo quanto produrre. La microeconomia studia i mercati, cioè il comportamento e l'interazione di imprese e consumatori, la microeconomia rivela il funzionamento e la evoluzione dei settori produttivi e dei mercati. La macroeconomia studia le grandezze economiche aggregate, quali il livello e il tasso di crescita del prodotto interno lordo, dei tassi d'interesse, della disoccupazione e dell'inflazione 1.1 I temi della microeconomia. Nelle economie pianificate come quelle di Cuba, Corea del nord, le decisioni relative alla allocazione di risorse sono presse dai governi. Le imprese ricevono indicazioni di cosa e come produrre; i lavoratori godono di poca flessibilità nella scelta della professione, i consumatori dispongono di una gamma molto limitata di beni tra cui scegliere, di conseguenza i concetti della microeconomia hanno scarsa rilevanza in questi paesi. Trade-off. Nelle moderne economie di mercato, consumatore, lavoratori, e imprese godono di flessibilità e possibilità di scelta molto maggiore nell'allocazione di risorse scarse. La microeconomia descrive il trade-off (scelte tra alternative) che i consumatori, i lavoratori e le imprese devono affrontare e mostra come individuare il trade-off ottimale. Quindi la microeconomia e trade off ottimale per: • Consumatori, La teoria del consumatore descrive il modo in cui i consumatori, in base alle loro preferenze, massimizzano il proprio benessere mediante un trade-off ta l'acquisto di una maggiore quantità di alcuni beni e l'acquisto di una minore quantità di altri beni. • Lavoratori, anche i lavoratori devono affrontare vincoli di trade off. In primo luogo le persone devono decidere se e quando entrare a fare parte del mondo del lavoro. • Imprese, anche le imprese devono affrontare limitazioni relative ai tipi di beni che possono produrre e alle risorse disponibili per produrli. Prezzi e mercati. Un secondo tema importante della microeconomia è il ruolo dei prezzi, la microeconomia descrive anche il modo in cui vengono determinati i prezzi. In un'economia pianificata, i prezzi sono stabiliti dai governi. In un'economia di mercato i prezzi sono determinati della interazione tra consumatori, lavoratori e imprese. Queste interazioni hanno luogo nei mercati , insieme di acquirenti e venditori che determinano il prezzo di un bene. Teorie e modelli. Nell'analisi microeconomica le teorie, sono utilizzate per spiegare i fenomeni osservati sulla base di regole e di ipotesi fondamentali. esempio la teoria dell'impresa(le imprese puntano a massimizzare i profitti), la teoria del consumatore. La teoria spiega come queste scelte dipendono dai prezzi dei fattori produttivi, quali il capitale, il lavoro e le MP, e dai prezzi ai quali le imprese riescono a vendere i loro prodotti. Le teorie economiche costituiscono la base per la formulazione di previsioni. Esempio La teoria dell'impresa consente di stabilire se il livello di produzione di un'impresa aumenterà o diminuirà a seguito di un aumento del livello di salari o di una diminuzione del prezzo delle MP. Un modello è una rappresentazione matematica di una teoria basata sulla teoria economica, di un'impresa di un mercato o di un'altra entità, allo scopo di formulare previsioni. Nessuna teoria, in economia o in qualunque altra scienza è perfetta. Analisi positiva e analisi normativa. La microeconomia affronta questioni di natura positiva ,riguardano spiegazioni e previsioni, e di natura normativa, riguardano ciò che dovrebbe essere. L'analisi positiva, descrivono relazioni di causa effetto. E l'uso delle teorie o dei modelli per valutare gli effetti di una scelta. L'analisi normativa, volta a individuare le scelte migliori, L'analisi normativa e spesso integrata da giudizi di valore. Considera interrogativi del tipo " che cosa è meglio... " (efficienza economica vs equità). 1.2 Che cos'è un mercato? Esistono due grandi gruppi: acquirenti (consumatori che acquistano beni e servi, le imprese acquistano lavoro, il capitale e le MP) venditori (imprese che vendono i loro prodotti e servizi). Un mercato è l'insieme degli acquirenti e venditori che, attraverso le loro interazione effettive o potenziali, determinano il prezzo di un prodotto o un gruppo di prodotti. Un'industria è un insieme di imprese che vendono lo stesso prodotto, o prodotti strettamente correlati. Un'industria costituisce il lato dell'offerta del mercato.
the concept of action in the philosophy of Kant
Questo articolo scientifico ha portato la proposta di abbandonare le lezioni puramente teoriche e lavorare nell'istruzione superiore, apprendimento più realistico, secondo il metodo attivo, apprendimento basato sui problemi. A tal fine viene presentato l'obiettivo generale: analizzare quale influenza ha la ABP sulla formazione professionale di questi studenti studiati. Nello specifico, abbiamo cercato di: identificare il contributo dato dall'uso del ABP, nella produzione di conoscenze di prassi professionale; e descrivere l'impegno degli studenti nelle esperienze attive. Si può dire che questa ricerca d'azione è stata delineata come segue, poiché l'approccio è qualitativo, come la portata: descrittiva, come la progettazione: non sperimentale. Dopo il trattamento dei dati raccolti in questa indagine, è stato possibile comprendere l'importanza dell'applicazione dell'apprendimento basato su problemi, ABP, nella formazione professionale di questi studenti ricercati. Questa azione ha fornito vantaggi agli studenti dell'istruzione superiore, come la simulazione della routine professionale attraverso problemi, la produzione di conoscenze pratiche, la possibilità di un'istruzione collaborativa, riflessiva e autonoma. Infine, il 1 Dottorato in corso in Science de la Educación, Master in scienze dell'educazione e multidisciplinarità, Specializzazione in Insegnamento dell'Istruzione Superiore, Specializzazione in MBA in Gestione strategica aziendale, Laurea in Sistemi per Internet e Laurea in logistica. 2 Consigliere.
Teoria, 2002
Frege’s notion of concept – the reference (vs. the sense) of a predicate, i.e. a property – is here compared with cognate notions in Husserl's Logical Investigations and in Wittgenstein's Tractatus. Their common trait is unsaturatedness or existential dependency: the different treatment of this chief notion of formal ontology is in turn examined comparatively, with regard to the conflicts and the alliances taking tacitly place between the three. In Frege's notion of concept, at any rate, an inner tension arises from its twofold nature of property and of truth-function: saturation and function/argument are too heterogeneous models. Hints for a way out and linkage to contemporary (Peter Simon´s) mereological investigations are suggested.
2014
L'architettura e la città. Ruoli e valenze tra vivibilità e politica. “Aristotele non intendeva né definire l’uomo in generale, né indicare la sua più alta facoltà, che per lui non era il logos, cioè il discorso e la ragione, ma il nous, la capacità di contemplazione la cui principale caratteristica è che il suo contenuto non può essere reso nel discorso.” Questa citazione tratta da quanto scrive Hannah Arendt in Vita activa, ha suscitato e risuona come profonda verità, anteponendo la contemplazione e la poetica del silenzio alla qualità discorsiva dell’essere umano. In questo senso, l’atto del leggere e dello scrivere concedono di accedere alla dimensione discorsiva secondo una ritmica personale, dove l’agire insieme non rientra a priori nell’aspetto umanistico del parlare quale attività fondamentale dei cittadini. L’aspetto più sorprendente dell’azione così come inteso da Arendt, si manifesta nell’inaspettato che scaturisce dall’interazione tra gli individui, presupponendo di apportare tra di essi tutte quelle qualità relative all’essenza e buona esistenza umana e favorendo la risoluzione dell’obsoleto atteggiamento bellicoso che ancora oggi appare in alcune parti del mondo.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia, 2013
C. Cellamare (2014), “Pratiche in-azione”, in C. Cellamare & F. Cognetti (eds, 2014), Practices of Reappropriation, Planum Publisher, Milano, ISBN: 9788899237011, p. 201-2017, 2014
Homo Cyber Ludens, a cura di M. Accordi Rickards e F. Belsanti, Idra editing, Roma, 2021
Architettura in Italia. I valori e la bellezza, 2018
6 | 2 | 2017, 2018
Nuova Giurisprudenza Civile Commentata, 2009