Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229 del 9.5.1996 Il volume viene stampato con un contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del CNR Tutti i diritti riservati -All rights reserved Copyright © 2001 by Salerno Editrice S.r.l., Roma. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effettuati, compresi la copia fotostatica, il microfilm, la memorizzazione elettronica, ecc., senza la preventiva autorizzazione scritta della Salerno Editrice S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge. Direttore responsabile Luca Serianni Redazione Paola Manni, Nicoletta Maraschio, Giuseppe Patota, Pietro Trifone Segretario di Redazione Luigi Matt Comitato scientifico Aldo Menichetti (Friburgo), Michael Metzeltin (Vienna), Max Pfister (Saarbrücken), Edgar Radtke (Heidelberg), Serge Vanvolsem (Lovanio)
2003
Uesito logudorese del nesso -PIed i continuatori sardi di ACCIPIO e di SAPIO* O. Introduzione Questo lavoro riconsidera alcnni aspetti dello sviluppo diacronico del sardo rivedendo concezioni vulgate, sedimentate negli studi romanistici. Muoveremo da un riesame degli esiti sardi logudoresi del nesso consonantico protoromanzo -PI-( § 1), riesame ehe condurrä a sua volta a riaprire la questione etimologica degli sviluppi romanzi del lat. ACCIPERE ( § 2) tornando a identificarne, col Savioni, un continuatore popolare nel sardo. Per comprendere esattamente la relazione fra le due questioni e necessaria una discussione oltre ehe degli aspetti semantici ( § 2.1) e fonetici ( § 2.2) specifici dello sviluppo di questa voce, anche di alcuni fatti generali sinora non sistematicamente messi a fuoco, relativi all'evoluzione della flessione verbale del sardo ( § 2.3). Trarremo quindi al § 4 le nostre conclusioni di fonologia diacronica, conclusioni ehe permetteranno inoltre -come effetto collaterale, tornando al piano lessicale ( § 3) -di sfatare un mito della manuaüstica romanza: quello della presunta inesistenza nel sardo di continuatori autoctoni del lat. SAPERE.
"Terra Aliena". L'esilio degli intellettuali europei. Atti del Colloquio internazionale, Padova-venezia, 31 maggio-2 giugno 2012, a cura di Dan Octavian Cepraga e Alexandra Vranceanu Pagliardini, Bucarest, Editura Universitarii Bucaresti, 2013
Il saggio passa in rassegna le occorrenze del campo semantico dell'esilio e di quelli affini (‘profugo’, ‘proscrizione’, ‘confino’) nelle “Confessioni d’un Italiano”, raggruppandole in base alla loro valenza concreta o metaforica e agli eventi a cui fanno riferimento. Si assiste così ad una parabola sofferta e per nulla scontata in cui, partendo da un’occorrenza in cui, nel ricordo del narratore, l’esilio è un luogo in cui si è costretti e non da cui si è esclusi, quella condizione diventa a poco a poco, lontano da ogni eroismo, una necessità doppiamente dolorosa, per le privazioni che comporta, ma anche per la logica identitaria e di rimpianto in cui costringe – nella stessa biografia nieviana – un’attitudine originariamente universalistica e intrinsecamente cosmopolita.
Comparso in B. Moretti, E. M. Pandolfi, S. Christopher e M. Casoni (a cura di), Linguisti in contatto 2, Ricerche di linguistica italiana in Svizzera e sulla Svizzera , OLSI, Bellinzona 2017, pp. 277-291 -Chi avesse interesse al documento nel formato .pdf andato in stampa può richiederlo all'autore] Sintassi del nesso nominale e prevalenza del cretino 1 Nunzio La Fauci (Universität Zürich UZH) Einer, so sich unterfängt, über die Dummheit zu sprechen, läuft heute Gefahr, auf mancherlei Weise zu Schaden zu kommen. Musil (1937: 7)
Oltreoceano, 2012
Ad un anno e mezzo dall'avvio ufficiale (22 marzo 2010) del progetto PRIN La narrativa dell'emigrazione femminile del XX secolo -focalizzata soprattutto nella zona del Cono Sur americano -, i gruppi di ricerca delle università di Milano (coordinatrice locale Emilia Perassi), di Salerno (coordinatrice locale Rosa Maria Grillo), di Venezia (coordinatrice locale Susanna Regazzoni) e di Udine (coordinatrice locale Silvana Serafin), da me coordinati in sede nazionale, presentano già una solida produzione che testimonia la fervida attività di tutti i collaboratori i quali fin dal 2008 si sono dedicati con entusiasmo al progetto. Molti di essi hanno esplorato biblioteche nazionali e internazionali, in particolare spagnole e americane (Argentina, Uruguay, Messico, Cile, Stati Uniti). Non solo, i risultati raggiunti contribuiscono a fornire ulteriori tasselli alla definizione di un genere letterario, come quello dell'emigrazione, non ancora completamente declinato in tutte le sue comuni caratteristiche.
2016: 62) per «sopravvivere» alla maggior parte degli incontri comunicativi a cui siamo quotidianamente esposti è essenziale saper dominare una serie di strategie che consentono di gestire e co-costruire i significati assieme agli altri interlocutori, attraverso una modalità confluente . Questa abilità, nota come competenza interazionale o discorsiva Pekarek Doehler e Pochon-Berger, 2015), ci rivela il grado di partecipazione all"interazione in corso tramite: segnali di attenzione, richieste di chiarimento, capacità nel prendere la parola e gestire i passaggi di turno, interruzioni e attività di auto ed eteroriparazione, e ancora prolungamenti del suono, pause lessicalizzate e non e segnali discorsivi, usati sia dalla parte del parlante che dell"interlocutore. Sebbene per molto tempo nell"ambito dell"insegnamento delle lingue straniere vi sia stata una certa propensione ad anteporre la fluenza alla confluenza, tendenza questa che è tangibile nei materiali didattici quanto nei testing, dove si predilige la capacità di produrre enunciati grammaticalmente corretti , la situazione si sta lentamente modificando a favore di una pedagogia più sensibile alla confluenza.
incidente stradale ( 95 ), di conseguire una posizione lavorativa cagionata da inefficienze del servizio postale ( 96 ) ovvero di ottenere una sentenza favorevole a causa di un evento corruttivo involgente l'organo giudicante ( 97 ).
After a brief characterisation of the Saho language, spoken in Eritrea and some adjoining areas of Tigray, the authors outline a history of the development of literacy in this language from the late XIX century till now. The bulk of this paper consists in the analysis of ca. 300 Italian loanwords collected mainly from (i.) the Saho-English-Italian dictionary published by Vergari & Vergari in 2003, (ii.) Saho school books, (iii.) other supplementary textbooks and the Saho version of the Eritrean Constitution, and (iv.) native speakers of Saho in Eritrea between 2000 and 2007. Most of these loanwords are nouns, but there are also three verbs and nine interjections. Their integration into Saho phonology and morphology are discussed in § 4 together with some features they share with Italian loanwords in Somali and Tigrinya, as well as with the Eritrean Italian pidgin described by Habte-Mariam Marcos (1976). The main semantic fields these loanwords belong to are: mechanic and building te...
A part of philosophy attentive to research in the field of neurosciences tends to eliminate the subject dissolving it in an illusion or an artificial convention. These are issues that accord well with some strings of post-modernity which see the consistency of the subject collapse in favor of a fragmented and nomadic identitary reality. The text briefly addresses three fundamental ethical and anthropological questions connected to these theses: the inescapability of the subject, postulated by the same assumptions of its illusoriness; the need for a clarification of the difference between the psychological and ontological subject, in order to avoid confusing the levels of investigation and the question of the identity of the subject with the connected but distinct question of the mind-body relationship; the repercussion in the ethical and political sphere of the loss of the subject to the subsequent creation of imputability without responsibility. Lastly, it shows how the question of the dissolution of the subject is often the result of a unilateral emphatisation of the body that is resolved paradoxically by the denial of its role in personal identity.
Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, 52/2023 - gli interi due tomi sono in libero accesso : https://www.quadernifiorentini.eu/quaderni/52/, 2023
La scelta della nostalgia, 2024
L’ articolo propone una lettura antintuitiva della nostalgia legata alle conseguenze di una scelta coraggiosa. Siamo soliti pensare, infatti, che questo sentimento nasca da una scelta, a cui segue la separazione da un oggetto amato. Accanto a questa lettura l’A. ne propone un’altra, opposta e complementare: ovvero che sia la cultura affettiva della nostalgia l’humus psicologico della scelta, come indica la vicenda del grande poeta turco Nazim Hikmet. Bisogna guardare alla nostalgia, dunque, come topos poetico e come luogo psichico da abitare profondamente e da cui si sprigiona il senso “decisivo” del proprio destino.
Nel 1972 Archibald Cochrane scriveva: "l'assistenza medica alla donna gravida (…) consiste essenzialmente in una serie di metodi di depistage che, per una curiosa combinazione, si sono sottratti alla valutazione critica rivelatasi tanto utile nelle altre discipline che impiegano metodi analoghi". Ogni aspetto dell'assistenza sanitaria dovrebbe essere vagliato da valutazioni di efficacia e di costoefficacia, ancor più nell'assistenza ostetrica dove le donne, che sono sane, si rivolgono agli operatori sanitari con l'opinione iatrogenica che l'assistenza medica possa ulteriormente migliorare gli eccellenti risultati che la natura già assicura loro (1). Gran parte dell'assistenza perinatale è caratterizzata da una gigantesca attività di screening volta a identificare patologie in donne apparentemente sane. Tuttavia solo poche delle attività di screening che caratterizzano l'assistenza ostetrica rispondono ai criteri di praticabilità di un test di screening e sono state sottoposte a valutazione rigorosa. La lista delle procedure introdotte nella pratica clinica senza valutazione è ampia e comprende tra le altre: gli ultrasuoni, il monitoraggio fetale, i test di funzionalità placentare, l'induzione del travaglio e l'allattamento artificiale. La scelta degli argomenti selezionati per questa presentazione è stata realizzata tenendo conto dell'opportunità di trattare un argomento per l'assistenza prenatale (ecografia nella gravidanza fisiologica), intrapartum (il taglio cesareo) e postnatale (l'allattamento al seno) per i quali la pratica clinica in Italia si discosta da quanto raccomandato dalle evidenze disponibili.
Penale diritto e procedura, 31 luglio, 2022
Il commento alla sentenza ha lo scopo di ragionare sulla reale portata del modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, inteso dalle sezioni unite "Caruso" quale requisito che, unitamente agli altri, attesta la devoluzione della coltivazione ai bisogni del coltivatore.
MONTANARI - RAVENNA, 2006
Nella piacevole ritualità del simposio greco l’impegno dei discorsi iniziali conduceva quasi sempre al libero predisporsi dell’eros e dei giochi. Tra questi si era affermato il Kottabos, di invenzione sicula, che coniugando vino e amore, aveva riscosso in Età Classica, molto successo in tutto il mondo della Grecia e delle colonie, tanto che per praticarlo venivano dedicati ambienti appositamente progettati. La nobile tradizione del simposio, scomparsa all’incirca nel III secolo a.C., sopravvive sotto forma più o meno semplificata negli ambienti delle bettole e delle taverne attraverso il toccu, un gioco siciliano incentrato su bevute di gruppo a base di vino, la cui struttura, però, appare deprivata della sacralità e dell’equilibrio greco. Nel Trapanese, oggi, come in altre parti della Sicilia e della penisola, vive nel ricordo degli anziani, un ricordo velato di nostalgia ma a volte anche di liberazione.
L'eredità perduta del diritto romano è costituita dagli istituti e concezioni che sono stati eliminati nella transizione dal sistema repubblicano a quello del dominato, attraverso lo stadio intermedio del principato. L'eliminazione fu stabilizzata da Giustiniano con la legum permutatio attuata durante l'opera compilatoria (questi antichi istituti e concezioni non sono più stati recuperati, nonostante nell'ultimo secolo, venuto meno l'usus modernus pandectarum, il diritto romano sia stato studiato essenzialmente come diritto storico), con la quale Giustiniano operò mutamenti radicali (si ebbe un vero e proprio capovolgimento della concezione del diritto, della sua produzione, interpretazione e applicazione, delle funzioni legislativa e giurisdizionale, e del compito dei giuristi): -la sostituzione, nel titolo iniziale delle Institutiones giustinianee, dei tria praecepta iuris (honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere) alla definizione celsina del ius come ars boni et aequi, per rappresentare l'oggetto dello studio del diritto; -la sostituzione alla visione della lex quale fonte del diritto di quella delle leges, contenenti insieme il diritto e l'elaborazione dottrinale; inoltre, mentre anticamente si diceva che le constitutiones (emesse dall'imperatore in virtù del potere conferitogli dal popolo) tenevano il luogo delle leges (emanazione diretta della volontà popolare), Giustiniano asserisce, secondo la nuova doctrina, che le leges, costituite dai frammenti degli antichi giuristi ricevuti nel Digesto e dalle Istituzioni imperiali, constitutionum vicem optinent; -la sostituzione della consuetudo, di cui è ammessa la sola esplicazione secundum legem, ai mores, che avevano avuto rango eguale alle leges; -l'eliminazione della funzione della iurisdictio e la riduzione dei giudici a bocca della legge; -la sottrazione ai giuristi di ogni attività interpretativa, riservata all'imperatore, al fine di escluderli dal circuito produttivo del diritto, a cui avevano anticamente in vario modo partecipato. Giustiniano si è mostrato convinto di aver concentrato nelle tre opere, di cui consta la compilazione, tutto ciò che meritava di essere salvato del diritto romano; si vantava peraltro, di aver apportato, nel campo giuridico, una radicale permutatio : una trasformazione mai vista prima e neppure pensata. Questa permutatio non è stata finora adeguatamente apprezzata; ancora oggi, in specie per quanto attiene ai problemi generali, non si ricerca se, con essa, Giustiniano avesse eliminato anche elementi di grande spessore e utilità del diritto antecedente, in quanto contrastanti con la sua concezione assoluta del potere, trasferito, per disegno divino, dal popolo all'imperatore.
Sagunto fu scelta deliberatamente da Annibale come casus belli per la seconda guerra punica. In tale decisione, il generale cartaginese non fu spinto soltanto dalla pur rilevante importanza economica della città iberica, quanto, piuttosto, da un preciso calcolo politico-strategico. L'invevitabilità della reazione romana, così come la lentezza di tale risposta, erano stati infatti previsti dal Barcide. Forte della 'lezione' appresa dai suoi connazionali a Messana nel 264 a.C. sulla mentalità e le modalità dei processi decisionali romani, Annibale riusci a trasformare Sagunto nella 'Nemesi' della citta siciliana.
La presenza di aristocratiche ville di soggiorno è un dato quasi scontato quando si parla di Formiae e del lungo tratto di costa che ricadeva sotto la sua giurisdizione, visto che -travalicando i moderni confini amministrativi -il suo ager giungeva a comprendere anche il territorio degli attuali centri di Gaeta, di Itri e di parte di quello di Sperlonga 1 .
IL FENOMENO CARSICO NELLA VALLE DELL'ESINO, 2006
An old work on unknown caves of Mount Grigna in North part of Italy close to Como city.
Annali di Ca' Foscari. Serie Occidentale. Vol. 55, 2021
The figure of the cultural anthropologist Furio Jesi has experienced a major rediscovery in recent years thanks to the commendable republication of his books and the publication of numerous unpublished works. In this rediscovery, however, a non-secondary aspect of this multifaceted author still remains in shadow, namely his philosophical and hermeneutic interest in the idea of translation. There are many traces of Jesi's interest in the theory of translation. A volume entitled Translation and Duplicity of Languages was not completed, but there are some chapters from this project (already published in magazines) and materials still awaiting publication. After the study of Walter Benjamin's Essays on Language, translation represents for Jesi a fundamental 'linguistic' junction of the relationship between the sacred and the profane, between myth and mythologem, between the origin and history of language. The aim of this essay will be to reconstruct and clarify Jesi's idea of 'translatability', trying to trace a common thread among the theoretical essays in which Jesi determines translation as a further gnoseological background of his 'mythological machine' on the one hand, and the excursus of history of the language and his critical essays on literature on the other. Keywords Translation Studies. Philosophy of language. Gnoseology. German language. German literature.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.