Academia.eduAcademia.edu

Sugli esiti del nesso -KS- in italiano

Abstract

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229 del 9.5.1996 Il volume viene stampato con un contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del CNR Tutti i diritti riservati -All rights reserved Copyright © 2001 by Salerno Editrice S.r.l., Roma. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effettuati, compresi la copia fotostatica, il microfilm, la memorizzazione elettronica, ecc., senza la preventiva autorizzazione scritta della Salerno Editrice S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge. Direttore responsabile Luca Serianni Redazione Paola Manni, Nicoletta Maraschio, Giuseppe Patota, Pietro Trifone Segretario di Redazione Luigi Matt Comitato scientifico Aldo Menichetti (Friburgo), Michael Metzeltin (Vienna), Max Pfister (Saarbrücken), Edgar Radtke (Heidelberg), Serge Vanvolsem (Lovanio)

Key takeaways

  • Con delle forme che presentano lo sviluppo -ks-> -s] s] -: da una parte infatti, come già notato, la Liguria è una delle pochissime aree in Italia in cui la palatalizzazione è l'unico esito di -ks-; dall'altra, i tipi lessicali ascella, coscia, lasciare, lisciva e mascella sono tutti abbondantemente attestati nella regione e fanno parte del lessico della varietà ligure più illustre, il genovese.
  • Comune a tutte le ricostruzioni esposte è il principio, secondo il quale nelle cinque forme ascella, coscia, lasciare, lisciva e mascella l'esito anomalo -ks-> -s] s] -si sia prodotto in uno stesso momento; l'ipotesi della monogenesi di -s] s] -< -ks-, necessaria per le tesi "interne" di Gröber e di Meyer-Lübke, non è invece affatto scontata se si considera la palatalizzazione un prestito fonetico.
  • Ora, supporre che l'italiano coscia sia un prestito dal francese antico o dal provenzale potrebbe sembrare abbastanza problematico per due ragioni: la prima è di natura fonetica, dato che né il francese cuisse né il provenzale cueissa possono aver dato in italiano l'esito coscia per evidenti discordanze nel vocalismo tonico tra le forme galloromanze e quella toscana; la seconda invece è di carattere semantico, dal momento che il significato del termine esclude l'ipotesi di un "prestito di lusso", né si può pensare a un "prestito di necessità", poiché -come già osservato -il toscano aveva già nel suo sistema sia il significato 'coscia' sia il significante da attribuirgli.
  • Così nella penisola iberica il termine, nelle varietà linguistiche in cui si è continuato, conserva ancora oggi unicamente il significato di 'guancia' (cfr.
  • L'accezione principale del termine è quella di 'mascella', ma la voce può indicare anche genericamente 'gola' o 'dente' (cfr.