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Politiche locali e sviluppo dei distretti creativi

Abstract

La cultura è divenuta, con gli anni, un fattore importante per le società postindustriali; essa entra sempre più massicciamente all'interno dei nuovi processi di creazione del valore economico e ha aperto un nuovo terreno di competizione internazionale, quello della creatività. Tutti i centri urbani che perseguono oggi una strategia minimamente coerente e ambiziosa di sviluppo economico locale fanno della cultura un punto di forza, inaugurando musei, sperimentando forme sempre più avanzate di divulgazione delle attività culturali nel tessuto della città, favorendo l'insediamento di artisti, costruendo i processi di riqualificazione urbana intorno a sempre più grandi e complessi interventi culturali che hanno una funzione pilota. Questo risultato va attribuito alla crescente competizione dei Paesi più avanzati in cui le economie che si sviluppano non sono generate dai classici mercati culturali, quanto dalle attività creative che possono crescere e svilupparsi nell'integrazione con le varie dimensioni della vita sociale ed economica quotidiana. È su queste basi che nasce il modello del distretto culturale evoluto: un modello nel quale la dimensione di sistema è ancora più forte e decisiva rispetto a quella del vecchio distretto industriale, e che richiede un'integrazione complessa tra una molteplicità di attori (pubblica amministrazione, imprenditorialità, sistema formativo e università, operatori culturali e società civile).

Key takeaways

  • Forse è arrivato anche per noi il momento di ripensare alla cultura in modo più ampio, di riconsiderare il reale ruolo che può avere il giacimento di capitale fisico che dà al nostro Paese un vantaggio competitivo rispetto agli altri, ma che non è ancora emerso come tale nei fatti.
  • Il distretto culturale classico, quello che nasce nel Regno Unito negli anni settanta grazie agli esiti di politiche di riqualificazione di aree urbane degradate, ne è un esempio, anche se il concetto di cultura già allora assunse un'accezione più ampia, ricomprendendo la produzione culturale e i settori a essa connessi.
  • La città è sede di un Teatro dell'Opera, l'Orchestra Sinfonica Nazionale, il secondo maggiore Museo di Arte Moderna della Francia e molte altre strutture dedicate ad attività cul-turali che hanno realizzato nel 2002 più di duecentocinquanta eventi con oltre un milione di visitatori.
  • Un grande sforzo è stato fatto dalla città per attrarre il talento estero (ATE) con azioni pro attive, mentre per la gestione delle criticità sociali (GCS) lo sviluppo di iniziative su tutto il territorio, includendo i quartieri marginali della città in un contesto più ampio, è un obiettivo permanente delle politiche cittadine.
  • Grazie agli interventi coordinati su entrambe le aree è stato possibile sviluppare il senso di appartenenza della comunità all'intero territorio, come pure sviluppare una rinnovata immagine della città verso l'eterno, favorendo quindi il suo legame con altre aree che stanno affrontando processi di trasformazione simili (EN).