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The aim of this study is to shed light on an ancient custom of the pater familias, which the texts refer to as filiam abducere, which legitimated the pater familias to take back the married daughter, in order to clarify the origins, up to this moment ignored, in the Ancient Roman Civil Law. Such "filiam abducere" originated from an act through which the father gave away the daughter in marriage, "mandare fidei viro", based upon fides. The ruptio fidei legitimated him to ‘filiam abducere’. With the intervention of friends as witnesses, the father took back the filia from the abode (the marital domus) where she had been locata and from the man to whom she had been mandata, so carrying out a ritual act of self protection, which probably resulted in the use of a manum inicere without trial.
Res Publica Litterarum, 2015
SOMMARIO: 1. Il principio conceptus pro iam nato habetur, quotiens de commodis ipsius partus quaeritur. 2. Rilevanza del concepimento nel caso del partus ancillae furtivae a prescindere dal principio del commodum. 3. Ulpiano considera il parto furtivo se l'ancilla è stata sottratta praegnas o ha concepito apud furem. 5. Paolo tiene conto, così come il maestro Scevola, solo del momento della nascita. Non unanimità dei pareri dei giuristi classici.
QUADERNI LUPIENSI DI STORIA E DIRITTO, 2020
Il contributo espone il tema della vendita di eredità futura e del suo rapporto con la vendita aleatoria di eredità già deferita, nella particolare ipotesi ricordata in D. 18.4.11 (Ulp. 32 ad ed.). Preso atto delle criticità emergenti dalle tradizionali interpretazioni dottrinali del passo, nel saggio si suggerisce di collocare il frammento subito dopo quello tràdito in D. 19.1.13.5 (Ulp. 32 ad ed.), e di apportare così una modifica alla ricostruzione palingenetica del Lenel (che lo fa seguire a D. 19.1.11.18 [Ulp. 32 ad ed.]). La proposta formulata consentirebbe sia di attribuire al frammento ulpianeo un significato più coerente rispetto al contesto della sua attuale collocazione, sia di escludere la possibilità di ravvisarvi una norma riferibile alla disponibilità contrattuale dell’eredità futura.
AM. Rivista della Società Italiana di Antropologia Medica, 2020
Le corps a ses raisons (obstinées), que la raison (médicale) ne connaît pas… Si potrebbe parafrasare così la questione posta dalla fibromialgia (Fm): un dolore che resiste alla conoscenza medica e alla terapia, sfidando i modelli eziopatogenetici di volta in volta proposti e imponendo domande che, a partire da un corpo dolente, stanco, alienato, "sospetto" muovono in direzioni molteplici (ambientali, psichiche, sociali, immunitarie, politiche, ecc.), senza tuttavia aver trovato ancora asilo in una diagnosi che riconosca quel corpo come suo cittadino.
Athenaeum, 2010
Nel contributo si esamina l'apporto dell'eredità classica nella produzione innodica latina di carattere sacrale degli umanisti
E. Giusti (a cura di), Luca Pacioli e la matematica del …, 1994
Arcadius (395-408): Dispute religiose, scontri etnici, giochi diplomatici e intrighi di palazzo alla corte di un imperatore dimenticato, 2019
Un'accurata e documentata indagine sul regno dell'imperatore d'Oriente Arcadio (395-408), un segmento di storia tardoantica gravido di novità, anche se per troppo tempo dimenticato dalla storiografia.
Nella feconda stagione dei volgarizzamenti inauguratasi nel corso del XIII secolo, si venne a creare sin da subito una straordinaria simbiosi fra l'attività traduttrice dei classici latini e gli studi retorico-giuridici 1 . Le ragioni di questo legame, ben illustrate da F. Maggini e C. Segre 2 , vanno ricercate da un lato nel carattere curricolare della retorica, il cui insegnamento era essenziale complemento delle discipline giuridiche, dall'altro nella crescente consapevolezza circa la sua utilità ai fini pratici della convivenza civile, che rendevano necessaria l'acquisizione della capacità «di pronunciare senza scapito della solennità i discorsi pubblici in volgare» 3 .
Uri, vinciri, verberari, ferroque necari Studi e ricerche sul mondo dei gladiatori a cura di Alfonsina Russo e Federica Rinaldi, 2024
The paper offers insights on the construction of the Ludus Magnus, examining aspects so far little valued as the structure of the hypothetical tribune of honor and its accesses, the relationship between the barracks and the surrounding topography and the rich marble decoration of the floors and walls of some rooms. These considerations offer interesting points of reflection on the structure of the largest gladiatorial school in Rome whose present form of abandoned ruins, does not return the greatness and richness that were to characterize it.
The apotheosis of Pergamon’s Queens is an essential step to the structuring of ideological dynamics that regularize the succession of royal power in the Hellenistic kingdom. The figure of Great Mother, a central image in the iconographic program of the Great Altar of Pergamon, represents an effective witness of this phenomenon. The goddess is assimilated with Auge, the mother of Telephus, and with Apollonis, wife of Attalus I and mother of Kings Eumenes II and Attalus II, in turn associated with Great Gods, the symbol of dynastic harmony. The aim of this paper is to analyze the role played by images of these divinities in the decoration of Pergamon Altar and in the historical and cultural context in which it was realized, in order to investigate its political and ideological meaning.
Prima di affrontare l'argomento proposto in questo saggio, mi pare innanzitutto opportuno svolgere una breve premessa: il tema del convegno ADI 2008, Il moderno e la modernità. La letteratura italiana, potrebbe certamente essere interpretato nell'accezione più comune e dunque nell'ottica di verificare come gli elementi più caratterizzanti di quelle che i contemporanei interpretano come manifestazioni della modernità, per esempio gli aspetti del progresso scientifico e tecnologico, ovvero del cambiamento dei costumi in ambito sociale, trovino una loro esplicitazione in letteratura.
Specula Iuris, 2021
According to traditional Roman views, the close relationship between testator and heir obliges the latter to fulfil various expectations. The general obligations which arise from principles such as fides and pietas are reinforced by the two parties’ special relationship and resulting duties. In time the heir’s amplified duties partly influenced the law. The heir remains liable to the deceased testator because the position of successor goes rightfully to whoever deserves it and who subsequently must prove himself worthy. The establishment of the aforementioned relationship manifests itself in the handover of the ring on the deathbed. It does not make an heir of the recipient; instead, it uniquely symbolises the ambivalence of inheritance according to the pre-classical mindset. Thus, the ring stands for power and commitment at the same time, for authority and obligation alike.
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Boletim de estudos clássicos, 2016
Este estudo propõe-se fornecer uma tradução e um comentário de uma das questões abordadas no Viridarium sacrae et profanae eruditionis de Francisco de Mendoça. O célebre jesuíta de Lisboa foi professor de Filosofia e reitor do Colégio das Artes de Coimbra nos primeiros anos do séc. xvii. Esta sua obra foi publicada postumamemnte pelo mesmo Colégio num denso volume que constituia à época uma súmula de saber enciclopédico. A questão de que me ocupo insere-se no capítulo Flores Varii e tem como título Quis aptior ad imperium, pulcher an foedus. Para encontrar uma solução para o problema, o autor refere uma série de personagens que considera terem sido bem adequadas ao exercício do poder. No comentário, procurar-se-á, em primeiro lugar, identificar as citações convocadas por Francisco Mendoça, em segundo, verificar a sua fidelidade às fontes e, por último, averigurar a fiabilidade dessas mesmas fontes literárias. 1 Trabalho desenvolvido no âmbito da unidade curricular Latim VI.
Index 40 (2012) 238-243
Volume realizzato con l'intervento della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Camerino e del «Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert per lo studio della civiltà giuridica europea e per la storia dei suoi ordinamenti» nell'àmbito della Convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Diritto@Storia 13 , 2015
The advent, between the third and second centuries BC, of secular jurisprudence marks the arising of a ius controversum, that will reach its zenits in the following centuries. In this paper, the Author questions the existence, mostly denied by doctrine, of a ius controversum in the previous era, characterized by the pontifical monopoly of interpretation. The analysis has been conducted trough a deep and careful study of how the pontifices gave their verdicts. From a diachronic perspective a ius controversum was always plausible. Otherwise in sincrony we must distinguish: for private sacred law and (substantive) civil law, matters for which one single pontifex was delegated each year, the latter could not establish ius controversum against himself; for public sacred law and civil process, matters for wich pontifices use to operate collegially, ius controversum remains merely potential, since were always and exclusively formalized the majority opinion.
in: Schäfer Th., Schmidt K., Osanna M. (eds.), 2015, Cossyra I. Ergebnisse der Tübinger Grabungen auf der Akropolis von S. Teresa/Pantelleria. Der Sakralbereich (Tübinger Archäologische Forschungen 10), Rahden/Westf., 335-338.
Pubblicato in M. Gagliardi (ed.), Il Filioque, Libreria Editrice Vaticana 2015.
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