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L'incontro con una cinquecentesca chiesa in Pallerone di Aulla, dedicata a san Thomas Becket, ci ha offerto la possibilità di esaminare, seguendo il "nostro" percorso di Sigerico, l'influenza della Francigena in vari campi della società medievale, sia nelle dedicazioni, che nell'arte e altro.
2012
Interrogarsi sulla genesi storica del concetto di scienza, porta lo studioso ad analizzare testi e realtà culturali ben precedenti a quello che si definisce per convenzione il «secolo della rivoluzione scientifica»; il XVII. Nel corso di questo saggio si ripercorreranno i primi passi, i presupposti, le condizioni di possibilità della scienza moderna; in particolare di una scuola chirurgica sorta in un piccolo borgo umbro e poi diffusasi in tutta Europa. In un piccolo paesino della Valnerina, in Umbria, fin dal XIV secolo è documentata la presenza cospicua di chirurghi specializzati in litotomia, operazioni di calcoli vescicali e alla cataratta. Un'arte e una tecnica consolidata, efficace e precisa caratterizza i chirurghi preciani che, tramandandosi il sapere di padre in figlio, arrivano ad operare personalità insigni tra cui la Regina Elisabetta I d'Inghilterra. Tale fu la fama da parlare di una vera e propria Scuola. Nei prossimi capitoli si tratterà ampiamente l'argomento, cercando di indagare i presupposti teorici della nascita di questa scuola, attraverso l'analisi della relazione tra la scienza chirurgica di Preci e gli innovativi e rivoluzionari apporti ontologici e gnoseologici dei movimenti francescano e benedettino. UNA FAMOSA TRADIZIONE CHIRURGICA IN UN BORGO UMBRO Un interrogativo apparentemente di poca rilevanza per la storia della chirurgia e della medicina è quello che lo studioso Giovanni Maria Giuliani esprime nella conferenza tenuta all'Accademia Medica di Genova il 19 gennaio 1949 ed alla Società Medica di Parma il 3 giugno 1949: "Come mai i chirurghi preciani e norcini hanno potuto costituire una Scuola che per ben quattro secoli-dal 1200 al 1600-ha irradiato i suoi allievi per le città d'Italia e per quasi tutte le contrade d'Europa?" 1. Tale questione, in realtà, ha attraversato le menti di tutti gli studiosi di tale scuola chirurgica e della chirurgia in generale ed ancora oggi non possiede una risposta certa, documentata, completa e conclusa 2. In realtà ritengo che tale domanda non ha una risposta univoca ma alcuni momenti di cambiamento concorrono, come tessere di un mosaico, alla genesi di una scuola che occupa un posto di primo piano nella storia della chirurgia. Facendo riferimento al quesito appena posto, Giuliani continua dicendo: "la risposta mi è sempre apparsa tanto più ardua riflettendo quali centri abitati dovevano essere Norcia e Preci intorno al mille, epoca in cui la scuola era certo già organizzata e nota se Lanfranco, vissuto nel XII secolo la nomina. Queste due località che per tanto tempo sono state le depositarie della cultura chirurgica italiana, sorgono presso il limite orientale dell'Umbria nel tratto di confine con le Marche: sono quasi appartate, isolate dal resto della regione umbra perché lontane da grandi strade e situate alle falde di alti monti […]. Oggi il centro abitato di Norcia conta poco più di 2000 anime e quello di Preci 900, e non si sarà lontani dal vero supponendo che sette secoli or sono, esso fosse inferiore alla metà dell'attuale. Tuttavia questi due modestissimi centri hanno prodotto tanti illustri chirurghi, anzi i chirurghi preciani sono stati più numerosi e più famosi di quelli norcini. L'interrogativo, a meditarlo, si fa più assillante e complesso: come mai in vallate così impervie, così lontane dalle città che favoriscono la formazione e la cultura del chirurgo anche col maggior apporto di malati, si è avuta una così prodigiosa fioritura di chirurghi? E come mai Preci ha avuto una scuola chirurgica più importante di quella di Norcia? Oggi che la chirurgia è divenuta vigoroso albero dal quale molti rami si sono prodotti e slanciati vuole, con ragione, conoscere il suo atto di nascita" 3. Gian Franco Cruciani ci offre un quadro abbastanza competo delle riflessioni e considerazioni di vari studiosi del XX secolo riguardo la genesi della scuola chirurgica preciana 4. Tra le varie ipotesi, una delle prime risale a Ernesto Benedetti 5 che collega l'arte operatoria ai monaci benedettini del Lebbrosario umbro di S. Lazzaro del Valloncello 6. Un aspetto interessante da notare è che in realtà il Lebbrosario è noto fin dal 1200, anno della sua fondazione ad opera dei benedettini eutiziani 7 , e "si narra che lo stesso S. Francesco, che vi si recò in pellegrinaggio nel 1222, affidò il Lebbrosario alla
era stato consacrato vescovo di Ramsbury nel 985, dove fo soprannominato "The Serious" e divenne vescovo di Canterbury o alla fine del 989 o all'inizio del 990, come successore dell'Arcivescovo Aethelgar. La fonte principale di questo breve saggio è il lavoro di Veronica Ortenberg (V. Ortenberg, "Il viaggio di Sigerico a Roma nel 990", in: Anglo-Saxon England / Volume 19 / Dicembre 1990, pp 197-246, on line.)
PER PROMUOVERE UNA DELLE PIU' IMPORTANT VIE NATURALI DELL'ITALIA TIRRENICA, COME STRUMENTO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO DELL'APPENNINO EMILIANO; DELLA TOSCANA E DALLA TUSCIA
Chiesa in Cammino, 2010
Albinea, via Francesca Questo articolo tratta una parte del più ampio saggio che l'autore ha dedicato alle varianti della via francigena nei territori canossani.
CICERONIANA ON LINE VI.2, pp. 219-232, 2022
Attraverso l’analisi di alcuni brani della Pro Plancio di Cicerone, dove si richiamano le specifiche modalità di selezione dei giudici alla luce della lex Licinia del 55 a.C. sul crimen sodaliciorum, si conferma la tesi di Fascione, per la quale i giuristi di età classica trassero spunto dalla riflessione teorica sulla fraus legi sviluppata in margine alla legislazione pubblicistica di epoca repubblicana.
BASILICA MINORE DI SAN SIMPLICIO, 2018
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI STORIA, SCIENZE DELL'UOMO E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI CURRICULUM ARCHEOLOGICO - Tesi di Laurea
AQVA - Italian monthly magazine -, 2008
Un progetto paesaggistico finanziato dal Ministero dell'Ambiente offre una serie di accorgimenti che permettano di sviluppare una sentieristica eco-compatibile e a bassissimo impatto ambientale su questi percorsi storici e religiosi Una ricerca antropologica e storica per un progetto di fruizione sostenibile del paesaggio e del percorso religioso.
IL PROFITTO DEGLI AMICI DEL PENSIERO A Giacomo B. Contri per il suo lavoro con Freud, 2022
Secondo una vecchia storiella, la psicoanalisi non sarebbe altro che una creazione della sempre imperante yiddish-mame – forse la stessa Amalie Nathanson Freud? – che vuole sì, per il suo “ragazzo”, un futuro da medico, ma, per quell’atavico orrore del sangue, si è inventata la cura della mente piuttosto che quella, a volte necessariamente cruenta, del corpo. A Giacomo Contri, persona cortese dal fresco pensiero di un quattro volte ventenne, i miei auguri più belli, Maria Luisa Moscati Benigni
Nell'imminenza del Giubileo straordinario, provvedimenti ministeriali, saggistica e antichi documenti attestano il collegamento storicamente esistente fra l'itinerario di Sigerico e la Via Francigena nel Sud, costituendo Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa. Ruolo del Comprensorio Ad Duas Lauros e del sistema monumentale di santuari del suburbio nei flussi di pellegrinaggio della Città Santa
La prima bibliografia sulla via Francigena (1995) e l’ultima prima della diffusione di Internet. The first bibliography on the Via Francigena (1995) and the last before the spread of the WWW.
2013
La catena montuosa dei Sibillini domina maestosamente la Marca meridionale. La storia, le leggende, le tradizioni, permeano da sempre questa zona montana e ne sono un elemento caratterizzante. Montanari e pastori vivevano e si muovevano seguendo i tratturi e i sentieri che segnavano le falde dell'Appennino marchigiano e ancor oggi è possibile rintracciare e percorrere antiche vie lungo la dorsale dei Monti Sibillini. Queste realtà oggi potrebbero trasformarsi in un tesoro, diventare un itinerario che, adeguatamente preparato e valorizzato, potrebbe essere un volano di novità e modernità per il territorio. L'obiettivo di questa pubblicazione è di proporre e disegnare un itinerario in direzione nord-sud, indicato con il nome di "Via Francisca Appenninica".
N asce nel settembre del 2004, da una proposta dello scrivente, direttore dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Palestrina, l'intenzione di recuperare l'antichissima via, il percorso di pellegrinaggio che conduceva, dopo la visita a Roma e alle sue basiliche, verso il Meridione, in vista dell'imbarco a Otranto o Brindisi per la Terrasanta, percorrendo, nel tratto iniziale, la via Prenestina, che attraversava il territorio della Diocesi. La proposta di un progetto pilota suscitò immediato interesse e il progetto del tratto fra Paliano in provincia di Frosinone e Roma è stato approvato, a metà del 2005, dalla ARCUS S.p.A., una società del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Tra le finalità principali che hanno fornito l'impulso iniziale, c'è una promozione culturale per il rispetto delle antiche testimonianze e la valorizzazione locale del territorio, con attenzione anche ai valori propriamente religiosi e del turismo legati al patrimonio naturalistico e paesaggistico nelle sue valenze socio-economiche ed educative.
2011
Viene descritto il ritrovamento, nella piana di Lucca, di un'imponente glareata etrusca extraurbana che risale a un arco di tempo compreso tra la fine del VI e la metà del V secolo a. C..
Pagine Altotiberine, 2021
Si tratta di un saggio inserito in un gruppo facenti capo al v. dantesco [... che menò "Cristo lieto" a dire Elì ... Purg. XXiIII 74, verso che in sette secoli non ha trovato una spiegazione soddisfacente. Lo hanno preceduto: 1) Il “Cristo lieto” (Dante, Pg. XXIII 74) e il “Cristo risorto” di Piero della Francesca, in Allegato a «Porti di Magnin», n. 68, 3 aprile, 2009, pp. 85-95. 2) «Il Cristo lieto» (Purg. XXIII 74) a confronto con analoghe rappresentazioni, «La Parola del Testo», XX . 1-2 . 2016, pp. 23-40 3) 22 R. MANESCALCHI, Il Crocifisso sorridente di Greccio e Dante, «La Parola del Testo» XXIII · 1-2 · 2019, pp. 39-50. 4) Ed una Conversazione (Talk): Un viaggio intrigante e ccoinvolgete nella Commedia di Dante Alighieri. Con riferimenti al Castello Bufalini, San Giustino, ore 17,00 Venerdi 24 settembre 2021
Turismo esperienziale , 2024
Turismo esperienziale, uno strumento di sviluppo territoriale per gli enti locali.
MONOPOLI E LA VIA FRANCIGENA DEL SUD, 2017
Nell'ambito del contesto nazionale ed europeo che vede attiva la discussione sulle vie Francigene e il loro valore storico, culturale e religioso, il Rotary Club pugliese ha dedicato un intero progetto al ruolo svolto dalla Puglia come meta di pellegrinaggio e punto di partenza verso l'Oriente e la Terra Santa.
La collana 'Tracce. Itinerari di ricerca' si propone di valorizzare i risultati delle attività scientifiche svolte nei diversi campi della ricerca universitaria (area umanistica e della formazione, area economico-giuridica, area scientifica, area medica). Rivolta prevalentemente alla diffusione di studi condotti nell'ambito dell'Università di Udine, guarda con attenzione anche ad altri centri di ricerca, italiani e internazionali. Il comitato scientifico è quello della casa editrice.
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