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Love Exposure ( Ai no mukidashi, Giappone 2008) di Sion Sono rappresenta una delle indagini più interessanti del cinema contemporaneo sull’enigmatica dimensione dell’amore. L’amore è infatti dipinto come un puro Evento, che emerge esclusivamente dalla rottura radicale di ogni catena ontologica di causazione (Badiou). L’Evento amoroso riavvolge la realtà intorno al proprio incontro, dalla sua paradossale impossibile attesa (tutta la prima parte del film è scandita dal conto dei giorni che precedono il suo imprevedibile avvenire) alla sospensione dello spazio e del tempo rispetto alla propria incausata essenza (il racconto dei vissuti precedenti l’incontro riavvolge e approfondisce la narrazione decostruendo la sua linearità temporale). L’amore descritto da Sion Sono è soprattutto produzione di soggettività, nuove entità ineludibilmente esposte. Si creano in un costante paradossale rapporto tra la Legge del Padre e la sua necessaria trasgressione che la alimenta e sostiene. Le Lettere di Paolo diventano così il nucleo significante del film, che contribuiscono insieme alla fotografia feticista, alle narrazioni dei b-movies, alla sociologia dei generi e delle religioni a interrogare nel modo più profondo la paradossale dimensione dell’amore.
2020
Presentazione Si enuncia spesso l’importanza della cultura classica, ma raramente vi sono occasioni per toccare con mano quanto la lettura dei classici possa insegnarci molto, a noi, oggi. In tal senso, per lo psicoanalista francese Jacques Lacan, il Simposio di Platone offre una interpretazione estremamente attuale del rapporto fra amore e desiderio. Sono questi due termini inconciliabili o la ragione può scovare la loro armonia? Nella nostra conferenza ritracceremo la lettura lacaniana del Simposio, in cui ciascun convitato esprime la propria concezione del sentimento amoroso, fino ad arrivare all’irruzione di Alcibiade ubriaco che scombussola tutto, in primis le certezze di Socrate. Amare non è facile neppure per i filosofi.
Edizioni Trauben, 2012
2017
Nel 2005 ha inaugurato la stagione del Rossini Opera Festival con una nuova produzione di Bianca e Falliero e quella del Carlo Felice con Don Giovanni. Ha debuttato nel Barbiere di Siviglia a Zurigo, nel Don Giovanni al Théâtre des Champs-Elysées a Parigi, in Così fan tutte con Muti alla Staatsoper di Vienna, dove è poi tornato per Anna Bolena, in Maometto II a Tokyo e in Rigoletto al Covent Garden. Dal 2009 abbandona progressivamente i ruoli del belcanto del primo Ottocento a favore di ruoli più lirici: dopo i debutti nei
Enthymema, 2011
Il presente saggio propone una sintetica analisi del concetto di desiderio inteso quale strumento utile per un’analisi critico-teorico delle opere letterarie; partendo dalla visione di Peter Brooks di desiderio quale lente d’ingrandimento per comprendere a fondo le dinamiche testuali e i movimenti delle trame ci si muove verso una proposta più fluida e dinamica che permetta di avvicinarsi alla complessità eterogenea del discorso letterario, superando un certo tipo di strutturalismo eccessivamente rigido. Dopo un breve excursus sulla nozione di desiderio il concetto viene utilizzato per una descrizione del testo che cerca di considerarne, a tutto tondo, gli aspetti che lo rendono fruibile da uno sguardo secondo il desiderio.
Fuoco amico, 2018
alessandro rocca - il piacere del testo // andrea gritti - retoriche inconciliabili // john s. margolies - design quarterly 78/79 // peter eisenman // notes on conceptual architecture // jean-luc godard - la chinoise / le mépris // marcel duchamp - porte, 11 rue larrey // giuseppe terragni - danteum // raymond roussell - comment j’ai écrit certains de mes livres // john hejduk - victims // edgar allan poe // the philosophy of composition // aldo van eyck - sonsbeek pavilion // heinrich von kleist - on the gradual construction of thoughts // étienne-louis boullée - second projet pour la bibliothèque royale // jorge luis borges - la biblioteca de babel // cristina grau - planta de la biblioteca de babel
2011
Le fotografie scattate in studio di posa sono di Pierluigi Bumbaca.
In questo saggio esamino una delle coppie di sonetti scambiati da Dante e Cino da Pistoia, nonché la lettera che Dante inviò a Cino insieme al suo sonetto responsivo.
L'amore, il desiderio e il godimento ai tempi della collera, 2014
Nell'epoca contemporanea, governata prevalentemente dal discorso capitalista, la barriera fra l'impossibile e il possibile sembra fragile, come se da un momento all'altro potesse svanire, compiendo quella magia di sopprimere del tutto l'impossibile. "Nothing is impossibile", "niente è impossibile" recita una delle pubblicità dell'Adidas. I nuovi sintomi, tuttavia, con la loro carica di sofferenza individuale e collettiva, testimoniano il fragoroso inciampo a cui conduce la logica di questo discorso. Per ciò che attiene la coppia sessuata, possiamo domandarci cosa ne è dell'impossibile. Lacan, certamente, ci avverte che non c'è rapporto sessuale e che non è possibile fare Uno. Nondimeno, aggiunge, quest'impossibilità apre la possibilità di scrivere l'altro rapporto, quello che ha a che fare con il godimento e la castrazione. Nell'Italia di oggi per alludere a quest'altro rapporto si ricorre alla parola storia. "Ho una storia con una persona", si dice, oppure, "ho una storia di sesso" o ancora "voglio una storia di amore". La parola storia racchiude ciò che avviene nel legame fra un uomo e una donna-o fra due donne o fra due uomini, nel caso delle scelte omosessuali-. La storia, poi, è scandita dai tempi: il tempo dell'incontro, che a seconda dei casi presenta delle coloriture diverse: la folgorazione dell'innamoramento, la passione che acceca, l'aspettativa di poter finalmente soddisfare un'aspirazione a lungo accarezzata-una famiglia, un figlio-; il tempo, in seguito, delle piccole o delle grandi delusioni, quando si scopre che l'oggetto non è proprio quello desiderato e poi, talvolta, il tempo della collera accompagnato o meno dalla violenza. Un frammento di un caso clinico-la storia di Lisa-può esemplificare alcuni elementi relativi all'amore, al desiderio e al godimento. Lisa è una giovane donna, sposata da una decina di anni con due figli. E' stata da sempre ritenuta non solo carina, ma decisamente bella. La sua bellezza, tuttavia, fin dalla prima infanzia, è stata deturpata da una malattia dermatologica che si presenta con una frequenza assolutamente non prevedibile. Il suo aspetto fisico, dunque, oscilla tra l'essere una donna che desta ammirazione e desiderio all'essere una donna che, ricoperta da foruncoli, può suscitare repulsione, persino ribrezzo. Già questo primo elemento mette in rilievo in modo plastico un tratto della femminilità: la coesistenza della brillantezza che attira e seduce e l'orrore e il disprezzo per ciò che la mancanza fallica femminile simbolizza: la castrazione. 1 In Lisa, però, questi due elementi si mostrano visivamente e, alternandosi, costituiscono per lei un incessante memorandum della fragilità strutturale della sua identità sessuata.
Science without religion is lame, religion without science is blind. This phrase, attributed to Albert Einstein, with the implicit metaphor of the light, through the blindness, would emphasize that faith and science are not irreconcilables. This paper aims to answer to the question made by Pope Francis I (but also by Pope Benedict XVI, as we will see), that it is possible to reflect on the relationships between religion and science, faith and reason, theology and philosophy, ethics, religion and art, Hellenism and Christianity, biblical message and recent achievements of the reason… in the light of the second chapter of the encyclical letter Lumen fidei. In this chapter, summarizing some aspects of St. Augustine's life, the encyclical letter discusses about the decisive moment in his journey of faith, identifying it with the listening to the voice of God (philosophy of listening), but without neglecting the light and the vision (philosophy of light). From this result, it can be again proposed a reflection under a mainly philosophical and religious perspective, with a deep attention to the acoustic and visual perception of the divine, that allows the ancient pairs of terms between faith and reason, theology and philosophy, faith and science… La science sans religion est boiteuse, la religion sans la science est aveugle. Cette phrase, attribuée à Albert Einstein, avec la métaphore implicite de la lumière, par aveuglement, aurait voulu souligner que la foi et la science ne sont pas inconciliables. Ce papier réponde à la demande du pape Francis ( mais aussi du pape Benoît XVI), qu'il est possible de réfléchir sur les relations entre la religion et la science, la foi et la raison, la théologie et la philosophie, l'éthique, la religion et l'art, l'hellénisme et le christianisme, le message et les réalisations de la raison récente biblique ... particulièrement à la lumière du deuxième chapitre de l'encyclique Lumen fidei. Dans ce chapitre, résumant certains aspects de la vie de saint Augustin, l'encyclique parle du moment décisif dans son cheminement de foi , d'identifier l'écoute de la voix de Dieu (philosophie de l'écoute), mais jamais il refuse la lumière de la vision (la philosophie de la lumière) . De ce fait, peuvent être proposé à nouveau une réflexion en perspective essentiellement philosophique et religieux, avec beaucoup d'attention à la perception sonore et visuel du divin , par lequel les anciens couples de termes entre la foi et la raison, la théologie -la philosophie, la foi -la science...
Ol3Media, 2012
Si tratta di un saggio sulla serie "Tell Me You Love Me", all'interno del Numero di Ol3Media intitolato "SEX!. La sessualità al cinema e in televisione", curato da me.
L'avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes , 2024
In 2014, at the age of 80, Sophia Loren published Yesterday, Today, Tomorrow. My life, her autobiography. Ten years later, we aim to analyze not only this but also the other writings of the Italian diva, namely the recipe manuals published in 1971 and 1999. If the recipe books have the function of taming the transgressive aspects of her star persona, the autobiography appears above all to be the self-fashion portrait of a beauty symbol in spite of herself. The events of her life are told according to the fairy-tale scheme of the poor teenager who climbs the heights of fortune and achieves success without ever denying the values of Italian tradition, such as family and marriage. If truly «writing a story is trying to build oneself, much more than trying to know oneself» (Lejeune), we can affirm that this biography has fulfilled its purpose, that of conservatively restructuring the myth of a star who has repeatedly affirmed of living in a century that does not belong to her.
Lecce, Pensa Multimedia editore, pp. 5-309, 2019
I temi trattati nel presente volume sono quelli dell’amore, del pentimento e della conversione, della narrazione autobiografica e del complicato intrecciarsi in questa di istanze di verità e falsificazioni allegoriche: temi centrali nell’opera di Dante e, in alcuni casi, strutturali nel senso più pregnante della parola. I capitoli seguono l’ordine cronologico dei vari scritti danteschi di cui ci si occupa (il capitolo primo è dedicato a questioni relative alla presenza di Agostino nella Vita Nova; il secondo e il terzo ad alcuni aspetti particolari della cultura e autobiografia dantesche all’altezza del Convivio; il quarto all’episodio infernale di Paolo e Francesca; il quinto infine ad alcuni momenti chiave nella struttura del poema, tra chiusura della seconda e inizio e conclusione della terza cantica), ma frequenti sono i richiami incrociati, resi necessari dalla natura dell’opera di Dante, caratterizzata da una prepotente forza centripeta impostale dall’autore: è essa stessa che pretende di essere letta organicamente. A questa coerenza di impianto e di progetto, in cui ruolo centrale svolge l’analisi della presenza agostiniana nelle opere di Dante trattate, corrisponde una pluralità di strategie nella concezione delle diverse parti, animate da approcci differenti e complementari: si va dalle letture ravvicinate del testo dantesco (come nel primo e nel secondo capitolo) all’approfondimento di alcuni nodi più strettamente teoretici (ancora il secondo e il terzo capitolo), dal tentativo di saggiare il modello ermeneutico approntato su un singolo, emblematico luogo poetico (il quarto capitolo) a un esercizio di concentrata lettura verticale del poema, con particolare attenzione al ruolo strutturale giocato dal personaggio di Beatrice (il quinto capitolo).
CoSMo | Comparative Studies in Modernism, 2016
This article outlines three different forms of the natural sublime as presented in three converging texts of the Romantic period: Coleridge’s Hymn before Sunrise in the Vale of Chamouni , Shelley’s Mont Blanc , and Wordsworth’s lines on the Simplon Pass in Book 6 of The Prelude . The three versions stress the experience of the sublime as an encounter between nature and the subject, but whereas in Coleridge’s hymn the vision of the “great mountain” is the occasion for the poet’s voice to celebrate nature as the symbol of Divinity, in Shelley’s poem nature appears divested of all religious connotation and the stance of he poet is ambiguous because, on one hand, he presents himself as the “interpreter” of nature’s “mysterious tongue” but, on the other, it is his voice that gives nature a language making sense of her “silence”. As for Wordsworth, this article departs from received critical opinion contending that the description of the Gondo Gorges does not represent the true Wordsworth...
il lavoro del presente articolo verte nel tentativo di comprendere attraverso l'esperienza del profeta Osea in cosa consti l'amore di Dio, quali conseguenze implica nell'uomo e come la cattiva immagine/conoscenza di Dio neghi di fatto la giustizia e la fraternità. Inoltre il lavoro mette in rapporto l'esperienza profetica di Osea con l'apostolo Paolo ai Romani, sostenendo che dietro talune affermazioni Paoline ci sia la conoscenza di questo scritto.
«Bruniana & Campanelliana», 2021
The article analyzes the metariflexive aspect of Bembo’s Asolani, focusing on how it is inseparably linked to the theory of love and finally on how the representation of reading is an essential part of it. A thematic analysis, which has the representation of reading as its fulcrum, proves to be particularly productive, given the centrality of that theme in defining the role of literature in reality and its own status. This kind of approach turns out to be very fruitful if applied to the Asolani, since Bembo shows himself aware of the metariflexive implications of the discourses regarding the letters, the power of reading and therefore of literature itself.
Kairos – Approfondimento sulla Sindone: la Passione (ASCOLTO + TRASCRIZIONE), 2024
In questo ciclo di pubblicazioni proponiamo l’ASCOLTO e la relativa TRASCRIZIONE delle trasmissioni radiofoniche del DOTT. FABIO QUADRINI passate sulle onde dell’emittente RADIO NORD BOREALIS.
2017
Tabella esplicativa sulle funzioni del dio Amore nelle Rime di Cino da Pistoia. Appendice al terzo capitolo di "Il Canzoniere di Cino da Pistoia: l'ordinamento delle Rime e la figura di Amore"
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