Academia.eduAcademia.edu

Amore, legge, desiderio in Love Exposure di Sion Sono

Abstract

Love Exposure ( Ai no mukidashi, Giappone 2008) di Sion Sono rappresenta una delle indagini più interessanti del cinema contemporaneo sull’enigmatica dimensione dell’amore. L’amore è infatti dipinto come un puro Evento, che emerge esclusivamente dalla rottura radicale di ogni catena ontologica di causazione (Badiou). L’Evento amoroso riavvolge la realtà intorno al proprio incontro, dalla sua paradossale impossibile attesa (tutta la prima parte del film è scandita dal conto dei giorni che precedono il suo imprevedibile avvenire) alla sospensione dello spazio e del tempo rispetto alla propria incausata essenza (il racconto dei vissuti precedenti l’incontro riavvolge e approfondisce la narrazione decostruendo la sua linearità temporale). L’amore descritto da Sion Sono è soprattutto produzione di soggettività, nuove entità ineludibilmente esposte. Si creano in un costante paradossale rapporto tra la Legge del Padre e la sua necessaria trasgressione che la alimenta e sostiene. Le Lettere di Paolo diventano così il nucleo significante del film, che contribuiscono insieme alla fotografia feticista, alle narrazioni dei b-movies, alla sociologia dei generi e delle religioni a interrogare nel modo più profondo la paradossale dimensione dell’amore.

Key takeaways

  • Il problema dell'evento-amore consiste essenzialmente nel suo essere uno spazio di soggettivazione: per Yu, questa può avvenire solo nella modalità in cui incontri una donna che rappresenti, nella sua carne, l'eterea sacralità della Vergine Maria, la cui statua gli è consegnata dalla madre in punto di morte insieme alla promessa di cercare solo una donna così.
  • La paradossalità della confessione di Yu consiste nel fatto che il ragazzo non ha mai commesso peccato, ed è in questo severamente incompreso da una Legge del Padre che pretende la trasgressione come sintomo necessario della propria funzionalità.
  • Nelle parole di Badiou: «La tesi fondamentale di Paolo è che la legge, ed essa soltanto, può dotare il desiderio di una sufficiente autonomia perché il soggetto di questo desiderio venga ad occupare, rispetto a questa autonomia, il posto della morte» 5 .
  • Che la legge è peccato?
  • trattore, Nietzsche, il cui problema era proprio quello di rompere il circolo vizioso della morbosa e auto-mortificante negazione della vita: solo che per San Paolo la "via dello spirito" cristiana è precisamente questa magica rottura, il nuovo inizio che ci libera da quest'impasse morbosa e debilitante e che ci permette di aprirci alla vita eterna dell'amore senza peccato (inteso come la legge e la colpa che essa induce)», cfr.