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2012, APhEx. Portale italiano di filosofia analitica
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Il contributo prende in esame i neuroni specchio con l'intento di fornire un'introduzione alla tappe salienti di questa scoperta alla luce di una discussione critica. Dapprima viene ripercorso il dibattito che si è creato nella comunità scientifica riguardo all'esistenza, o meno, negli esseri umani di queste particolari cellule nervose. Successivamente si esamina la discussione circa la loro rilevanza nella cognizione e in particolare nel processo di mind reading. Questo costituisce l'occasione per valutarne le ricadute filosofiche e, in particolare, antropologiche e etiche. Lo scopo del saggio è infatti quello di presentare un esempio di come scienza e filosofia possano misurarsi, al fine di mostrare le debolezze di alcuni paradigmi antropologici e di elaborare una concezione di essere umano più adeguata.
Mirror Neurons: Towards a Neural Correlate of Intersubjectivity è il titolo della relazione che viene presentata nel 2000 al convegno "Tucson 2000" e che rielabora le ricerche dell'équipe di Giacomo Rizzolatti condotte a partire dagli anni Ottanta. Il testo stabilisce un passaggio interdisciplinare tra i risultati empirici delle ricerche neurologiche e un quadro che eccede le neuroscienze e che, sotto il successivo titolo di "speculazioni" 1 , si offre a una discussione tra diversi approcci e preoccupazioni disciplinari. A distanza di un decennio l'eco di questa scoperta si è diffusa al punto da contare su una letteratura, filosofica in particolare, decisamente nutrita 2 .
2020
The present article attempts to examine Giuseppe Antonio Borgese and Thomas Mann as two of the most prominent personalities of anti-totalitarian American exile in their role as "urban literary figures". The research focuses on their engagement as convinced and passionate combative liberal and democratic emigrants. Their prophetic message of a new social-democratic idea of anti-totalitarianism is closely linked to an ideal of world freedom in the name of a modern rebirth of a traditionally coded classical Humanism which is both political as well as literary.
Funzione: Ricezione e generazione di stimoli-Struttura: Corpo + dendriti + assone-Assone o cono d'emergenza: punto di origine dal corpo del neurone o segmento iniziale: regione dell'assone immediatamente distale dal cono d'emergenza (punto in cui si genera il potenziale) o terminali assonici: terminazioni in cui si ramifica l'assone. Contengono vescicole sinaptiche con neurotrasmettitore. Costituiscono l'elemento pre-sinaptico. Trasporto assonico Entrambi i trasporti utilizzano ATP e dipendono dai microtubuli ("rotaia fissa di trasporto") 1. Trasporto anterogrado: corpo terminale assonico. Stessa direzione del potenziale d'azione o Rapido (5oo-400 mm/giorno) x vescicole sinaptiche, organuli con membrana e neurotrofine. Proteine vettrici: chinesine o Lento di tipo A (0,3-3 mm/giorno) x proteine dei MT e dei neurofilamenti o Lento di tipo B (2-8 mm/giorno) x proteine di microfilamenti e altre proteine (clatrina, spectrina..) 2. Trasporto retrogrado: terminale assonico corpo. Trasporta vescicole, mitocondri o segnali neurotrofici (NGF). Velocità 5oo-400 mm/giorno. Proteine vettrici: dineine. Dottrina del neurone e legge della polarizzazione dinamica Il neurone NON è una unità anatomica, genetica, metabolica e funzionale distinta. L'espressione dei geni di un neurone è regolata anche da molecole prodotte da altri neuroni e da astrociti. CELLULE GLIALI-Astrociti: o Marker: proteina fibrillare acida gliale (filamenti intermedi) o Connessi da gap juction o 3 tipi: Fibrosi: nella bianca, prolungamenti lunghi e sottili Protoplasmatici: nella grigia, processi brevi e ramificati Radiali, perpendicolari all'asse dei ventricoli, allungati Funzioni: 1. Regolazione ambiente extracellulare dei neuroni P di membrana degli astrociti è + negativo dei neuroni maggiore permeabilità al potassio (canali voltaggio-dipendenti IR) depolarizzazione aumento metabolismo glucosio aumento lattato x neuroni
Pensare allo specchio, 2019
Sommario Lo specchio è la metafora di ciò che produce, insieme all'unità della nostra immagine, anche il suo sdoppiamento, aprendo così la possibilità del passaggio allo stato della riflessione. Quale funzione può avere la filosofia per educare alla riflessione? La filosofia deve "ritornare in mezzo agli uomini" e, come suggerisce J. Dewey, affinché si attivi l'impegno riflessivo, come particolare forma di pensiero, è necessario ritrovarsi in uno stato di dubbio, disagio, disorientamento. Parole chiave Specchio, dialogo, oralità/scrittura, senso comune/filosofia, pensiero riflessivo, attitudine alla riflessione. Summary The mirror is the metaphor of what produces, together with the unity of our image, also its doubling, opening thereby the possibility of moving toward the state of reflection. What role can philosophy have to educate for reflection? Philosophy must "return to the midst of men" and, as J. Dewey suggests, in order for reflexive thinking to be carried out as a particular form of thought, it is necessary to dwell a state of doubt, discomfort, disorientation. Keywords Mirror, dialogue, orality/literacy, common sense/philosophy, reflective thinking, reflective habit. La metafora dello specchio Non c'è riflessione senza un piano di resistenza e la conseguente rifrazione che genera nuove direzioni e allontanamento da sé della proiezione originaria. Così, non c'è riflessione allo stadio di fronte ad una partita o durante un concerto. Non c'è riflessione nelle pratiche di vita ordinarie, quando guidiamo l'automobile, quando percorriamo la strada verso casa, quando guardiamo la TV, e così via. Per passare dallo stato a-riflessivo a quello riflessivo deve prodursi quello sdoppiamento prodotto dalla rifrazione che, in quanto tale, non è mai duplicazione dell'identico, ma la sua frammentazione e dissociazione. Il senso dell'identità che ci fornisce lo specchio non c'era prima: non è una semplice restituzione, ma una ricostruzione. L'immagine
La scienza nella letteratura italiana, 2016
Definire una figura come quella di Leonardo Sinisgalli è un proposito arduo, temerario. L’opera più emblematica della sua produzione, quella che traccia la sinossi dei suoi molteplici interessi, è sicuramente il Furor Mathematicus, «strano mondo ipeuranio, temerario acervo, masso erratico di altre epoche, planisfero rinascimentale »1 che calca le orme dei codici leonardeschi, facendosi humus fertile alla simbiosi fra la cultura scientifica, quella artistica e quella tecnico-meccanica.
"Giacomo Rizzolatti: neuroni specchio", in "La coscienza. Contributi per specialisti e non specialisti tra Neuroscienze, Filosofia e Neurologia, 2013
Per gran parte del ventesimo secolo è stata dominante I'idea che le funzioni neuronali all'interno della corteccia cerebrale fossero spazialmente delimitate in maniera rigorosa e che, in particolare, le aree motorie corticali fossero preposte a ruoli esclusivamente esecutivi, privi di qualsiasi funzione percettiva e/o cognitiva. La divisione del lavoro neuronale avrebbe dunque rispecchiato una precisa distribuzione spaziale secondo la sequenza: percezione-cognizione-movimento ripartita in aree, rispettivamente percettive, associativo-integrative e motorie. Secondo questo modello le informazioni dovevano seguire un percorso progressivo seriale: giunte alle aree percettive, sarebbero poi transitate alle aree associative dove avrebbero ottenuto un integrazione unitaria e infine trasferite alle aree motorie per la strutturazione dei movimenti. Il sistema motorio rivestiva dunque, in quest'ottica, un ruolo esclusivamente esecutivo, era il braccio efferente in uscita, "robotizzato", di processi elaborativi sviluppati in altre sedi. A partire dalla fine degli anni Ottanta, molte indagini neurofisiologiche, sviluppate attraverso la registrazione dell'attività elettrica di singoli neuroni corticali motori della scimmia durante movimenti elementari o nel corso di specifiche stimolazioni visive, hanno mostrato quanto questa idea fosse semplicistica e troppo schematica. Gli sviluppi successivi di questi studi hanno portato a una nuova interpretazione generale delle funzioni dell'area motoria e promettono di rivoluzionare interi settori della neurofisiologia e della neuropsicologia clinica con possibili applicazioni rilevanti nel campo della riabilitazione e nel trattamento di importanti affezioni neurologiche e psichiatriche. L'origine e il grande sviluppo di queste acquisizioni fondamentali si deve al lavoro di un gruppo di neuroscienziati italiani diretti da Giacomo Rizzolatti all'Università di Parma.
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Annali Del Dipartimento Di Filosofia, 2009
"Filosofia e nuovi sentieri/ISSN 2282-5711", 2013
in Mauro Maldonato (ed.), Pensare la scienza, Bruno Mondadori, Milano 2009, pp. 260-292.
Lexia. Rivista di Semiotica, 2022