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pp 83, edizione 2015 - Tipolitografia Valpadana, email [email protected] Carlo Talenti, Albino Umiltà e le loro ricerche archeologiche effettuate rispettivamente nel XVIII e nel XIX secolo. Il principesco corredo etrusco che documenta come Brescello avesse già raggiunto una ragguardevole importanza verso la metà del VII sec. a.C.
pp 64, edizione 2014 - Editrice Diana + Associazione Culturale Italia Numismatica , www.classicadiana.it La storia e la tradizione si sono alleate per raccontare di tesori, nascosti e ritrovati, quindi non solo di quello celeberrimo del settecento, composto da ottantamila monete d'oro, ma anche di tutti gli altri tesori che le fonti storiche e la tradizione attribuiscono al territorio di Brescello, l'antico Brixillum di epoca romana.
La Storia in pdf (Accademia di Studi Storici Brig) n. 11, 2021
Ci sono tre nomi di strade che riguardano Brescello e che, fra le nebbie del passato, ammiccano fascinose o da sbiadite pergamene o dalla toponomastica locale. Le testimonianze più antiche riguardano la strada Teutonica o Tedesca e la strada Francischa o Francigena o Francese che, nel Medioevo, prima con un nome e poi con l'altro, passando da Brescello convogliava il flusso dei pellegrini verso Roma. È noto, infatti, che questi due toponimi equivalevano a strada Romea, ovvero diretta a Roma, ma, a differenza di questa, anziché il punto d'arrivo, ne specificavano la provenienza: i paesi tedeschi nel primo caso, la Francia nell'altro. Il terzo toponimo in esame è strada Imperiale che, a differenza degli altri due, persiste tuttora nella toponomastica locale. Scopo di questo studio è quello di identificare, limitatamente al territorio del Comune di Brescello, il tracciato di queste antiche strade, partendo dalla viabilità locale in epoca romana (fig. 1), perché, com'è ben noto, nel Medioevo le strade ripercorrevano, nei limite del possibile, gli antichi tracciati. Sappiamo che, in epoca romana, da Brescello si dipartivano sicuramente tre strade, tutte documentate da scavi archeologici che hanno evidenziato altrettante aree sepolcrali che le fiancheggiavano:
La storia in pdf n. 28, 2022
Lo scambio di corrispondenza fra Ireneo Affò e Guidantonio Zanetti di Bologna e, soprattutto, con l’abate Gaetano Marini, curatore del Museo Borgiano di Velletri, che portò Ireneo Affò a pubblicare nel 1790 il suo studio dal titolo “Illustrazione di un antico piombo appartenente alla memoria ed al culto di San Genesio vescovo di Brescello”.
La rocca di Breno tra preistoria e storia, (a cura) A. Giorgi, S. Signaroli: 17-33. Travagliato: Torre d’Ercole, 2012
Vercelli 2020 Questa pubblicazione non è destinata alla vendita e viene distribuita esclusivamente per gli scambi bibliografici. Una versione elettronica in pdf con più ampio corredo grafico è reperibile qui
Si tratta di uno studio scolastico effettuato al secondo anno di Liceo Artistico, nell'anno 1964-1965 (ritrovato nel 2023), che affronta il tema senza alcuna pretesa di fornire notizie o approfondire la materia, ma con l'unico scopo di mettere insieme la bibliografia esistente e di affrontare nel concreto un'esercitazione con argomento specifico. Trae principalmente origine dalla riscoperta effettuata l'11 gennaio 1965 della grande lapide funeraria della Gens Gavia, sino a quel momento utilizzata rovesciata come pietra d'altare nella chiesa di San Pietro in Savigliano. Indaga, con semplicità scolastica (ed è proprio per questo che il documento è curioso!), la millenaria presenza archeologica sul territorio di Savigliano. Si tratta di una seconda copia, realizzata con carta carbone (l'originale venne consegnato all'insegnante di Storia dell'Arte per la valutazione, che fu riconoscente ma non eclatante), i cui disegni hanno perso la nitidezza ed il dettaglio della versione primaria.
Notizie dei Cavi e degli Scavi Archeologia SABAP – SI 2018, Atti del Convegno Internazionale (Siena, 14-15 Luglio 2018), Bollettino di Archeologia online, 2019
The paper describes the investigations undertaken at Spaccasasso, a hill placed in the Regional Park of Maremma (Alberese, GR). Excavations at the site uncovered a Copper Age cemetery on the plan facing the Spaccasasso shelter, and a Neolithic cinnabar mine. Layers attesting the extraction of cinnabar have been excavated under the funerary layers. Survey investigations on the NW slope of the hill have individuated other mining areas that can date also to later phases.
E. Poletti Ecclesia, G. Tassinari, Archeologia della pietra ollare nel Verbano Cusio Ossola. Aree estrattive, segni di lavorazione, manufatti, in La pietra ollare nelle Alpi. Coltivazione e utilizzo nelle zone di provenienza, Atti dei convegni e guida all’escursione (Carcoforo, 11 agosto; Varallo, 8 ottobre; Ossola, 9 ottobre 2016), a cura di R. Fantoni, R. Cerri e P. de Vingo, Firenze, pp. 185-202.
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Diana Umbronensis a Scoglietto. Santuario, Territorio e Cultura Materiale (200 a.C. - 550 d.C.)
Quaderni friulani di archeologia, XXXII, 2022
A. Augenti, P. Galetti (a cura di), L'incastellamento: storia e archeologia. A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert, Fondazione Centro Italiano di Studi sull'alto medioevo, Spoleto, 2018
39° Convegno Nazionale sulla Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia, 2019
La storia in pdf (Accademia di Studi Storici Brig) n. 17, 2021
A scuola di archeologia da Mario Torelli, Dialogando. Studi in onore di Mario Torelli (MOUSAI. Laboratorio di archeologia e storia delle arti, 4), 219-230., 2017
in: Per amor di Classicismo. Ricerche di Storia dell’Architettura e dell’Arte in memoria di Francesco Quinterio, "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", nn. 24-25 (2015-2016, ma 2019), ISBN 978-88-98019-61-8, ISSN 1129-2800, 2019
Quaderni di Archeologia del Piemonte, 2017
NAVe 1 Notiziario di Archeologia del Veneto, 2012