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2012, Suvereto. Arte e storia, pp. 63-66.
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Lungo la viabilità di mezza costa e di crinale che collegava il castello di Suvereto (val di Cornia, attualmente provincia di Livorno) con quelli di Sassetta e Castagneto, a 262 metri s.l.m, in posizione isolata e distante dall’insediamento, si trova la chiesa dell’Annunziata. Non sono noti documenti che possano fornire informazioni sulla natura dell’ente, non nominato negli elenchi delle decime della diocesi di Massa (Massa Marittima, GR), per le quali ignoriamo del resto se fosse esente o dipendente da altri. L’edificio non era preposto alla cura d’anime ma connesso ad alcune strutture, riconoscibili nelle rovine ubicate nei pressi della fonte omonima, forse destinate ad accogliere viandanti, se interpretiamo il complesso come ospedale, più probabilmente funzionali alla vita in comune di una piccola comunità eremitica.
Nuovi Orientamenti, 2021
Le chiese ruraLi La presenza di una fitta rete di chiese rurali costituì parte essenziale del paesaggio rurale tardoantico e medievale della Puglia. Accanto allo sviluppo del sistema vicanico, e ad esso collegato, nelle campagne pugliesi si ebbe la diffusione delle chiese rurali 1. Tale fenomeno cominciò a partire dal V secolo, come è risultato dalle evidenze archeologiche. Le chiese rurali spesso vennero a costituire il fulcro dei vici rurali, tant'è che talvolta il villaggio, e poi il casale, prendeva il nome dal santo a cui era dedicata la chiesa. Sovente esse furono costruite utilizzando le strutture di preesistenti ville romane della prima e/o media età imperiale. L'affermazione delle chiese pievane 2 rurali si può ascrivere nel più ampio fenomeno delle istituzioni religiose private, favorito dalla debolezza, economica ed organizzativa, della chiesa ufficiale in ambito rurale, dipendente come era dalla figura e dal ruolo episcopale, per lungo tempo connotato da tratti eminentemente urbani. Esse hanno una duplice funzione: servire da luogo di culto a una popolazione sparsa e fare da catalizzatore per nuovi abitanti. Fra la seconda metà dell'VIII e la fine dell'XI secolo, quindi, duchi e principi, signori fondiari, vescovi e chierici moltiplicarono l'erezione di chiese, cappelle e monasteri privati sia nelle campagne che nelle città. Anche lo Stato, sia bizantino che longobardo, partecipò con una propria rete di chiese patrimoniali. Grazie alle chiese private, diffuse capillarmente nelle campagne, si assicurò per lungo tempo la cura animarum (attribuendosi talvolta anche funzioni battesimali) e l'inquadramento pastorale della popolazione rurale. Promuovere la fondazione di una chiesa costituiva, con il controllo che ne derivava, un'indubbia opportunità di promozione per le famiglie di parvenues, le quali si garantivano in questo modo una sorta di legittimazione sociale, mentre quelle già affermate vi vedevano il modo di rafforzare il proprio prestigio. In ogni caso, in questo impegno si intravedeva uno strumento idoneo per la promozione economica
La SS. Annunziata di Firenze Studi e documenti sulla chiesa e il convento, 2 Collana di contributi per la storia e per l'arte a cura della Provincia Toscana dei Servi di Maria, 1978
CONTENUTO E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi – 2) Il crocifisso delle Misericordie – 3) Descrizione e attribuzione dei due crocifissi – 4) Le statue della Vergine e di S. Giovanni – 5) Data e attribuzione I. Dina, Ex-voto d'argento all'Annunziata nel 1650 – Premessa – Trascrizione dell'inedito – Appendice E. Casalini, Il Montorsoli e le statue del coro dell'Annunziata R. Giorgetti, Sette secoli d'arte organaria all'Annunziata – Disegno Storico – Documentazione – Appendice E. Casalini, Note d'arte e d'archivio – 1) M. Senario, l'Annunziata, S. Marcello al Corso, in un affresco di Santi di Tito – 2) Il concorso per i pilastri di S. M. del Fiore – 3) La macchina dell’ Addolorata del 1754 – 4) Il «colosso» di S. Filippo Benizi – 5) Il coro – 6) L'altare maggiore – 7) La sagrestia – 8) Reliquiari – 9) Soffitto della chiesa – 10) Gli organi – 11) Sagrestia della Madonna – 12) Statue lignee ex-voto – 13) Cappella dell'Annunziata P. Ircani, I fatti del Giansenismo toscano – Premessa – Ricordanze del P. Costantino Battini – Appendice Indice dei nomi Referenze fotografiche Indice generale
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Monastero femminile edificato nel 1526 per volontà del principe Tagliavia
La SS. Annunziata di Firenze Studi e documenti sulla chiesa e il convento Collana di contributi per la storia e per l'arte a cura della Provincia Toscana dei Servi di Maria, 1978
CONTENUTO E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi – 2) Il crocifisso delle Misericordie – 3) Descrizione e attribuzione dei due crocifissi – 4) Le statue della Vergine e di S. Giovanni – 5) Data e attribuzione I. Dina, Ex-voto d'argento all'Annunziata nel 1650 – Premessa – Trascrizione dell'inedito – Appendice E. Casalini, Il Montorsoli e le statue del coro dell'Annunziata R. Giorgetti, Sette secoli d'arte organaria all'Annunziata – Disegno Storico – Documentazione – Appendice E. Casalini, Note d'arte e d'archivio – 1) M. Senario, l'Annunziata, S. Marcello al Corso, in un affresco di Santi di Tito – 2) Il concorso per i pilastri di S. M. del Fiore – 3) La macchina dell’ Addolorata del 1754 – 4) Il «colosso» di S. Filippo Benizi – 5) Il coro – 6) L'altare maggiore – 7) La sagrestia – 8) Reliquiari – 9) Soffitto della chiesa – 10) Gli organi – 11) Sagrestia della Madonna – 12) Statue lignee ex-voto – 13) Cappella dell'Annunziata P. Ircani, I fatti del Giansenismo toscano – Premessa – Ricordanze del P. Costantino Battini – Appendice Indice dei nomi Referenze fotografiche Indice generale
La Basilica dell'Ave Gratia Plena cuore della Comunità di Torre Annunziata, 2016
L'anno 1319 venne concesso il regio privilegio per la costruzione dell'antica cappella dedicata alla Vergine dell'Annunciata (Ave Gratia Plena) nei pressi della spiaggia, nel luogo detto Calcarola, dove poi si ergerà la torre dei Conti Orsini di Nola. L'articolo introduce all'aspetto storico del catalogo della 45ª mostra di presepistica che si tiene ogni anno in Torre Annunziata all'interno della Cappella dell'Arciconfraternita dei Santi Agostino e Monica.
Cronache Lucane, 2021
La chiesa dell'Annunziata a Forenza e la scoperta del suo architrave originale asportato nell'800
Description of the steps that led to the construction of the ceiling of the church of SS. Annunziata in Florence, which lasted from 1664 to 1670 Entrando nella basilica della SS. Annunziata di Firenze, fra i tanti capolavori d'arte, possiamo ammirare anche il soffitto dorato, con al centro un grande dipinto. Difficilmente però possiamo immaginare quale fosse il suo splendore prima che secoli di polvere e di nerofumo lo offuscassero e nascondessero l'ardito volo prospettico dell'Assunta del Volterrano. Ancora più difficile è immaginare quanto impegno venne profuso e quante difficoltà dovettero essere superate per completare la sua realizzazione, desiderata da anni. Il soffitto dorato si armonizza così perfettamente con l'interno della chiesa da rendere impossibile, agli occhi del moderno osservatore, immaginare quanto sia stata complicata e piena di ostacoli la sua realizzazione. Alcuni autori lo hanno descritto da un punto di vista estetico ed artistico, ma nessuno come il frate che compilava il Libro di Ricordanze del convento dell'epoca può condurci passo per passo a ripercorrere tutte le fasi della sua costruzione e le difficoltà che i Serviti dovettero superare fino al suo completamento, a suggello del quale lo stesso memorialista rivendicò con orgoglio e tramandò ai suoi successori la pervicacia con la quale i frati erano riusciti a portare caparbiamente a termine un'impresa così impegnativa, mai tentata in precedenza: " per dimostrare a' nostri Posteri, che non siamo vissuti totalmente inutili, e oziosi, mentre habbiamo principiato, e tirato a fine di quelle imprese, alle quali i nostri Passati si conosce che si sono spaventati a pensarci ". Il memorialista era Fra Evangelista Tedaldi, nato a Firenze nel 1620. Fu maestro di sacra teologia nell'Università di Firenze e venne nominato teologo personale da Ferdinando II e, successivamente, da Cosimo III, nonché Consultore del tribunale del Santo Uffizio. Resse la carica di priore del convento prima, e di Provinciale di Toscana poi, unitamente a quella di archivista e di memorialista del convento. Venne definito dallo scrittore suo contemporaneo Giovan Francesco Neri "Cronista insigne, uomo degno di somma stima" A metà del '600 la SS. Annunziata presentava ancora la copertura a capriate ultimata nel 1481 da Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo. Essendo molto scura, contrastava con il fulgore dei voti d'argento, che coprivano interamente le pareti della chiesa e la sua oscura semplicità non era la degna cornice di una Immagine, alla quale si rivolgevano i devoti, fossero essi potenti papi e monarchi, oppure semplici bisognosi di un aiuto per superare le difficoltà contingenti. Ultima considerazione, ma non la meno importante, quel tipo di semplice copertura non corrispondeva al gusto barocco imperante in quel periodo. Tutti questi motivi spinsero i frati a chiedere ad alcuni artisti di presentare i loro progetti per una nuova copertura, al fine di effettuare una prima valutazione.
in Virtute et labore, a cura di Rosa Maria Borraccini e Giamario Borri, Spoleto 2008, pp. 52 (Spedizione gratuita dei volumi disponibili) Cella sancte Marie iuxta flumen Clentis - La chiesa e la festa dell’Annunzita - Il Quattrocento e il preposito Pellicani - Il Cinquecento e mons. Maremonti - Il Seicento ed il Lili - Il Settecento - L’Ottocento ed il Garulli - Il Novecento - Prima del Mille. Appendice documentaria
Torre del Greco è notoriamente una città dove il senso religioso è stato ed è sempre molto vivo, lo si evince soprattutto dalle chiese quivi esistenti, molte delle quali dedicate a Maria Santissima. Andando a scorrere le Sante Visite fatte nei secoli scorsi dai vari cardinali succedutisi sulla cattedra che fu del glorioso S. Aspreno, possiamo notare infatti, che molte erano dedicate alla madre del Salvatore. Esse sorgevano un pò dovunque: nel centro abitato, nelle proprietà dei signorotti della zona ed anche in luoghi remoti laddove era anche difficile accedere. C'era anche chi dava vita a congregazioni di Spirito in case private, tale è il caso della Congrega dell'Assunta, che ebbe per primo luogo di riunione non una chiesa, ma una casa privata trasformata in oratorio. Una parte dei congregati faceva capo in origine ad un'altra confraternita che si riuniva presso la chiesa di S. Maria del Principio che si sciolse in seguito alla fondazione della nuova congrega dedicata all'Assunta 1 ed i confratelli confluirono nel nuovo sodalizio voluto da un padre gesuita, Francesco Pavone, che tanto si prodigò nella zona vesuviana perché sorgessero tali istituzioni.
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I Chiavari famiglia patrizia genovese dalle origini all’età contemporanea, a cura di A. Lercari, 2023
Carinola sacra, 2015
Cento e una storie nuove della SS. Annunziata di Firenze, 2023
Restauro archeologico, 2024
Entità di una distruzione, identità di una ricostruzione. La parrocchia della Santissima Annunziata nel rione degli Scacciati. A cura di R. Iacono, A. Fiasco. Atti del Convegno di Studi, Palestrina 25 Aprile 2012, 2013
Gli effetti dell’acqua sui beni culturali, Atti del XXXVI° Convegno internazionale Scienza e beni culturali, (Venezia, Aula Mario Baratto, Università Cà Foscari, 17-19 novembre 2020), a cura di G. Biscontin, G. Driussi.
Intorno alla chiesa di San Menna a Sant’Agata de’ Goti. Atti del Convegno di studi (Sant’Agata de’ Goti, 19 giugno 2010), a cura di F. Iannotta, 2014
Vita quotidiana e storia della SS. Annunziata di Firenze nella prima metà del Quattrocento, 2004
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