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pubblicato in Orientamenti Pastorali, 12/2004) INTRODUZIONE Non è difficile scorgere tra le righe dei documenti della Chiesa, nonché in vari studi o articoli di riveste specializzate, grande preoccupazione sul futuro della Chiesa. Preoccupazione che, del resto, è più che giustificata visto e considerata la scristianizzazione progressiva che stiamo assistendo in questo modo sempre più post-moderno. La frammentazione dei saperi, infatti, assieme al relativismo in campo morale e al particolarismo che stanno alla base di molte rivendicazioni politiche in diverse parti del mondo contraddicendo, in apparenza, la tendenza globalizzante non solo dell'economia che é in atto; sono fenomeni che fanno riflettere. E allora come portare il Vangelo in questo secolo che, come scrive giustamente Matteo Armando no è più solo in cambiamento, ma è già cambiato? In altre parole emerge con forza il problema dell'inculturazione del Vangelo che viene a porsi non solamente in modi non occidentali, di culture cioè, e religioni, non cristiane, ma nello stesso mondo occidentale.
In questo lavoro prenderemo in esame il testo di Freud La negazione. Questo breve scritto, che e' stato lavorato a lungo da Lacan nel Seminario I e verra' ripreso nel Seminario III, viene citato una sola volta nel Seminario II (1).
2014
L’unità di ricerca in Interazione si occupa di oggetti per i quali il senso emerge dall’interazione, tra persone e cose, persone e persone, o tra gli oggetti stessi se dotati di forme di autonomia. Sono materia della ricerca, quindi, le interfacce nella loro accezione più ampia, il cui senso è da ricercarsi nell’interazione tra le parti coinvolte. Con la crescente diffusione e ubiquità delle tecnologie informatiche, le nuove ecologie degli oggetti giocano un ruolo importante. Questa prospettiva obbliga i designer a concepire inedite pratiche di composizione e configurazione, e gli scienziati a inventare metriche e metodi di valutazione. In particolare, l’interazione gestuale e corporea, con le sue caratteristiche di continuità ed espressività, introduce nuove sfide metodologiche e inedite possibilità creative. L’interazione è anche al centro dei processi di fruizione e comunicazione dei prodotti, artistici e di design.È dunque manifesta la necessità di dedicare particolare attenzione alle attività di ricerca che riguardano gli aspetti tecnologici, teorico-scientifici e progettuali dell’interazione.
The essay examines French philosopher Jacques Derrida’s positions on the subject “improvisation”. Firstly an analysis about Derrida discussion of Ornette Coleman thesis will be given, both on the text "La langue de l’autry" then of the text "Joue – le prénom", concerning mostly the relationship between composition and improvisation. Then it will be discussed the possible role of corporeity to integrate somehow Derrida’s approach on improvisation, stressing the concept of non savoir and also the undecidability and un-programmable quality of time and space, with regard to the structure of the événement typical of an improvisational frame. Finally, the essay stresses the theoretical point that we do not know if an improvisation is really possible, but we can radically re-think to its shape and limits assuming a different point of view, centred on the body.
Un incontro dedicato all’esplorazione della percezione visiva. La riscoperta del territorio parte da chi osserva.
La medicina moderna sopprime spesso l'acidità gastrica di cui (specie gli anziani) abbiamo tutti bisogno per digerire e poi assimilare elementi nutritivi essenziali; si è parlato di AMA, cioè delle tossine che ingolfano il nostro organismo , di provenienza eterogenea, ma spesso conseguenza di uno stile di vita errato tra cui un alimentazione sbagliata e/o intolleranze alimentari. Tutto ciò per dire come l'Ayurveda, scienza medica millenaria , si avvale di concetti assolutamente attuali e riproponibili nella medicina occidentale con successo. Quante volte abbiamo sentito parlare di intestino, ma a quanti è nota l'importanza per la nostra salute?. Intestino, il grande organo dimenticato….eh si, perché si pensa sempre ad esso come ad una struttura passiva , di semplice funzione escretoria, e pochi si rendono conto invece di quanto esso sia fondamentale per il buon funzionamento del nostro corpo , in funzione anche e soprattutto preventiva nei confronti di diverse patologie , le più complesse e disparate. Partiamo col dire che l'intestino è colonizzato da una comunità complessa di batteri che viene chiamato MICROBIOTA e che influenza il sistema immunitario,(per l 80% presente nel nostro intestino!!) le funzioni metaboliche e addirittura il peso corporeo(giocando così un ruolo significativo nella patofisiologia dell'obesità) senza contare poi il nostro comportamento e i processi di apprendimento(ruolo dell'alterazione del microbiota nell'autismo!). Il microbiota umano è costituito da ben100 miliardi di cellule, almeno 10 volte il numero di cellule umane! Come riportato dall'Istituto di Scienza e Società: "Gli studi sempre più frequenti sul microbiota umano stanno ormai rivelando in modo inoppugnabile che gli esseri umani non sono singoli esseri autonomi, ma
Dottrina Segreta, 2020
Dottrina diffusa in tutto il pianeta fin dalla più remota antichità. La troviamo dai paesi nordici all'Africa, dall'Asia alle Americhe, in varie forme e credenze, talvolta nascosta dietro ritualità segrete, talaltra con rilevanze di natura filosofica. Il suo significato, però, è sempre lo stesso: rinascita della parte spirituale di un individuo in un corpo fisico diverso, simile a quello dal quale si era staccata in precedenza, dopo un certo periodo di tempo. In tempi molto lontani era considerata metempsicosi, soprattutto nei paesi orientali, che significava trasmigrazione dell'anima umana in corpi minerali, vegetali o animali, fino a quando essa perdeva totalmente la sua materialità. Solo in tempi più recenti la troviamo come metensomatosi, che ammette tale trasmigrazione solo fra umani.
Si riflette troppo poco sul fatto che l’invasione russa dell'Ucraina è stata, in ultima analisi, il risultato del fallimento della capacità di deterrenza dell’Occidente, ossia del fallimento di USA e EU nel dissuadere la Russia dal compierla. Mentre in molti hanno colto gli errori di analisi da parte russa nel quantificare la forza della resistenza ucraina, in pochi si sono soffermati ad analizzare il ruolo che la debolezza e l’ambiguità delle posizioni occidentali hanno giocato nell’incentivare l’aggressività russa. Riflettere su questo, tuttavia, è fondamentale per due motivi: in primo luogo perché la reazione dell’occidente è ancora complessivamente inefficace, e ciò proprio perché ancora basata su quegli stessi presupposti che hanno portato al fallimento della deterrenza; e, in secondo luogo, perché risolvere gli errori di percezione e di analisi che operano dietro le decisioni europee e americane è indispensabile per rendere la deterrenza più funzionale in futuro non solo verso la Russia ma verso tutti gli altri stati canaglia che minacciano la pace e la prosperità delle democrazie.
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"Phronesis", a. VII, n. 13, ottobre 2009, pp. 29-44, 2009
Persona e Mercato 2019/1, 2019
Giurisprudenza italiana, 2021
Castiglione e Falerna. Nascita e sviluppo di una comunità del Tirreno. Quadro storico di riferimento, 2019
PATH (Pontificia Academia Theologica), vol. 2, 223 - 237, 2003
Tesina per il conseguimento del Baccalaureato in Sacra Teologia - PUL, 2014