Un'orazione settecentesca in lode di Pio V

in «Commentari dell'Ateneo di Brescia», anno CCXVI (2017), 2020, pp. 189-202

Quinto: la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, “Arte e Cultura”, VI, 2021

Il contributo ricostruisce le diverse fasi di intervento scultoreo e pittorico all’interno dell’edificio di culto realizzate nel corso del XVIII secolo: dai lavori sugli altari lignei di Paolo Antonio Pisoni, ancora di impianto tardo barocco, agli stucchi di matura rocaille della dinastia dei Moosbrugger e ai paliotti in scagliola di Giuseppe Maria Pancaldi. Nuove attribuzioni vengono proposte per le sculture dei santi Pietro e Paolo all’artista Johann Ritz e per i teleri del presbiterio, rappresentanti i santi Ambrogio e Carlo Borromeo, ricondotti al pittore Carlo Martino Biucchi.

Curiosità su un volumetto seicentesco del Melosio, 2019

Le pagine di questo volume di poesie (1676) narrano una storia. Scritte, appunti, date...

ausiiio, per quel che riguardava 1e parti in greco, di Teodoro Gaza, 1o stampatore veneziano Nicolas Jenson ne pubblicava una ristampa con minime varianti,. Uno di questi esemplari è conservato presso 1a Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze con segnatura A_r9r; non appena io si comincia a sfogliare, colpisce 1a decorazione presente nella carta iniziale de1 proemio del1a Naturalis Histotia indirizzato alf imperatorevespasiano: trattasi di due fregi a bianchi girari, uno che occupa i1 margine interno e comprende 1a capitale a foglia d'oro, l'altro posto ne1 margine inferiore, al centro del quale spìcca 1a doppia etligie tipica dei libri di Giorgio AntonioVespucci (t44? -r5t4), recante a sinistra in campo azzurro ' Su questo noto stampatore, si veda ora M. LowRy, Nicolas Jenson e le origini dell'editor{a veneziana nell'Europa del Rinascimento (trad. it. dr G. Scuo»rn), Roma, llveltro, z,ooz. Per ulteriore bibliografia sull'incunabolo si veda la scheda registrata in Incunabula Short Title Catalogue (http://istc.bl.uk) alla sigla identifi cativa ISTC ipoo787ooo. ' Si tratta di ISTC ipooT88ooo; nella scheda relativa si trova anche il rinvio alla descrizione del BSB Ink (http://inkunabeln.digitale sammlungen.de) della Bayerische Staats Bibliothek, nel quale si recupererà 1'ordinata indicazione dei testi che accompagnano la Naturalk historid, ovyero due lettere di Plinio i1 Giovane, rispettivamente a Marco e a tcito, excerpta riguardanti Plinio ilVecchio tratti da1

L'immagine del rigore. Committenza artistica di e per Pio V in Lombardia e a Roma, a cura di L. Giordano e G. Angelini, Pavia-Como 2012, pp. 261-265, 2012

1. Il lavoro che presento è la rielaborazione di una parte della mia tesi di dottorato, Istituti metrici dell'ode e della canzonetta nel Settecento (Padova, Istituto di filologia neolatina, 1996), per il quale ho schedato l'opera completa dei poeti antologizzati da Bruno Maier nei Lirici del Settecento (Milano-Napoli, Ricciardi 1959) (con l'esclusione del Passeroni, del Calvo e dei favolisti Pignotti, Fiacchi, Gritti, e l'inclusione delle liriche di Metastasio, Parini, Monti, Filicaia, Crescimbeni, Volpi, Bassani, Pagnini, Da Ponte, Giovanni Paradisi), le Rime degli Arcadi (Roma 1716-1780, 13 voll.), le Rime scelte di poeti illustri de' nostri tempi (Lucca 1709), Anacreontici e burleschi del secolo XVIII (Venezia 1791), Lirici filosofici, amorosi, sacri e morali de secolo XVIII (Venezia 1791). 2. Un panorama complessivo sull'imitazione metrica di Orazio nella poesia italiana tracciano Mancini 1994 e, più brevemente, Capovilla 1998. 3. Rime di Paolo Antonio Rolli..., Londra, per Giovanni Pickard 1717; Odi di Labindo, A bordo del Formidabile [ma Massa] 1782. RODOLFO ZUCCO IMITAZIONI METRICHE ORAZIANE NEL SETTECENTO

Arte Lombarda, 2005

Il complesso di San Filippo Neri a Lodi fu costruito a partire dal 1740 su progetto di Giovanni Antonio Veneroni per volontà della locale congregazione dell'Oratorio. L'edifìcio comprendeva un tempo in un organismo unitario la chiesa, l'oratorio e la casa della Congregazione, ma in seguito alla soppressione degli oratoriani sotto il dominio napoleonico la fabbrica venne smembrata tra la chiesa, passata come sussidiaria alla cattedrale, e la parte conventuale, divenuta proprietà statale prima e comunale poi e da tempo sede della Biblioteca Laúdense e del Museo Civico di Lodi.

San Pio V nella storia. Convegno in occasione del terzo centenario di canonizzazione di Papa Pio V (Collegio Ghislieri, 24 maggio 2012), a cura di Carlo Bernasconi, 2012

La canonizzazione di papa Pio V, il domenicano Antonio Michele Ghislieri, ha visto la pubblicazione di due biografie, di diversa estensione e motivazione: quella di Paolo Alessandro Maffei e quella di Tommaso Maria Minorelli. Le due opere vengono esaminate e contestualizzate nel periodo storico-culturale in cui sono state prodotte e vengono inserite nella tradizione degli scritti biografici del santo, che datano a partire da pochi anno dopo la morte di questi.

Fonti Musicali Italiane, 2013