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Il complesso giudizio di Benedetto Croce sul barocco
Patrizia Guarnieri, Intellectuals Displaced from Fascist Italy. Migrants, Exiles and Refugees Fleeing for Political and Racial Reasons, Firenze University Press, Firenze 2019. ISBN: 978-88-6453-872-3. http://intellettualinfuga.fupress.com/en, http://intellettualinfuga.fupress.com
A biography of intellectual emigration and exile from Fascist Italy, with photos, maps and timeline of movements, emigrated family members, reference and support networks http://intellettualinfuga.fupress.com/en//scheda/viniciobarocas/1315, in the bilingual website "Intellectuals Displaced from Fascist Italy. Migrants, Exiles and Refugees Fleeing for Political and Racial Reasons" http://intellettualinfuga.fupress.com/en. Having been educated at the Arcetri School of Physics in Florence internationally renowned through the presence of Fermi, Persico, and Rossi in 1938 the 24 year old Vinicio Barocas was one of the many young men invisibly expelled by the academic community by the implementation of the Race Laws. Having just graduated, he was obliged to seek his first job abroad: he was too young to be seriously considered by the prestigious American institutions to which he applied, like many other applicants. Yet, after many adventures, he became an eminent astronomer in Great Britain.
L´architettura brasiliana, stilo barocco e neoclassico. Brasile ´600 fine ´800 ..
Il Barocco si estende dal 1625 al 1675 e riceve la sua principale impronta artistica dall'operato del Bernini. Il Barocco inizia con il papato di Urbano VIII e fu caratterizzato da un sostegno incredibile verso le opere artistiche e culturali (mecenatismo), da Urbano VIII in poi le maggiori imprese edilizie furono affidate agli architetti più improtanti. Tuttavia la monumentalità delle opere del Barocco esisteva soltanto nell'aspetto ma non nelle proporzioni: molti degli edifici barocchi costruiti a Roma avevano dimensioni molto contenute. L'obbiettivo principale dei Papi nell'età del Barocco rimaneva comunque San Pietro dove il Bernini, subito dopo l'accesso al pontificato di Urbano VIII, iniziò a lavorare al Baldacchino e fu ben presto assunto per ri-organizzare tutta l'area sotto la cupola. L'opera di Bernini in s.Pietro incorpora lo spirito del barocco in maniera più completa di qualsiasi altro complesso di opere di Roma, d'Italia e d'Europa. Tuttavia dopo l'era del Bernini, Cortona e Borromini Roma non mantenne la supremazia artistica degli anni precedenti.
In questo contributo proveremo non a delineare una storia esauriente dello stile ma a dare delle chiavi di lettura che possano far meglio comprendere e sentire ciò che tale periodo ha prodotto. Il barocco è una delle più interessanti stagioni dellʼarte, ragione non ultima il fatto che sia stata così pervasiva e significante di unʼepoca intera in tutte le sue espressioni: dalla pittura alla scultura allʼarchitettura alla musica. Lʼenorme quantità di testimonianze visive che affolla i nostri paesi ne rende imprescindibile la conoscenza almeno dei caratteri salienti. Il fascino del barocco consiste principalmente, a parer nostro, nel consapevole studio e uso della forza dellʼapparenza: «Si è detto che gli edifici barocchi e quelli di Borromini in particolare sono teatrali e ornati allʼeccesso. Borromini in persona forse non avrebbe compreso questa accusa. Egli voleva che una chiesa apparisse festosa, piena di splendore e di movimento. Se è scopo del teatro deliziarci con la visione di un mondo fatato, ricco di luce e di sfarzo, perchè lʼartista che progetta una chiesa non dovrebbe creare una suggestione ancora maggiore di fasto e di gloria per ricordarci il paradiso?» 2 Ci sono evidenti ragioni storiche che hanno portato a questo tipo di concezione: nella sfida con il protestantesimo era riaffiorato lʼantico problema del culto delle immagini, che i protestanti volevano abolire perché esse sono troppo "esteriori" e sfarzose, contro una fede vissuta principalmente come interiorità e soggettività. La Chiesa Cattolica riaffermò invece con forza che lʼuomo ha bisogno di segni, immagini, non per idolatrarle, ma perché attraverso la loro potenza possa rimettersi in rapporto con Dio. La bellezza, diceva Tommaso dʼAquino, è lo splendore del vero: non ha scopo in sé stessa, serve un contenuto: la verità della fede. Come il teatro, che è una finzione dove realmente accade qualcosa a chi vi partecipa, e si può uscirne cambiati: «Il mondo cattolico aveva scoperto che lʼarte poteva servire la religione ben oltre il compito limitato di insegnare il Vangelo agli analfabeti. Essa avrebbe potuto forse aiutare a persuadere e a convertire chi avesse magari letto troppo. Architetti, scultori e pittori furono chiamati a trasformare le chiese in grandi mostre dʼarte di travolgente splendore». 3 Un fonte di questo tipo di spiritualità è rintracciabile anche nel carisma dei Gesuiti: Ignazio di Loyola (contemporaneo di Lutero) riconoscerà sempre il valore oggettivo dellʼautorità della Chiesa, il valore sacramentale dellʼamicizia (gli amici sono il segno più grande di Cristo: Compagnia di Gesù), e la necessità che la fede informi la cultura umana in tutti gli aspetti. La pervasività di tale cultura si deve alla decisa volontà della Controriforma Cattolica e al carattere missionario e educativo della Compagnia di Gesù: "Ovunque nella Chiesa, anche nei campi più difficili e di punta, nei crocevia delle ideologie, nelle trincee sociali, ove vi è stato e vi è i il confronto tra le esigenze brucianti dellʼuomo e il perenne messaggio del Vangelo, la vi sono stati e vi sono i Gesuiti", è detto di Paolo VI.
L'arte del disegno. Il disegno dell'arte, Atti del 41 Convegno Internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione
F. Gasparetto; L.Baratin; P.A.M. Triolo, La “bottega” di Federico Barocci. Gli strumenti digitali per studiare il disegno e l’opera in P. Belardi (a cura di) Riflessioni. L'arte del disegno. Il disegno dell'arte, Atti del 41 Convegno Internazionale dei docenti delle discipline della rappresentazione, 19-21 settembre 2019, online.
Moving from the text of a letter written by Martin Heidegger, the concept of ‘Baroque’ is investigated from a theoretical viewpoint in order to underline its function within the overall structure of the reflection of Jacques Lacan. The surrealistic genesis, the phase of the mirror and the attention for anamorphosis represent well-known stages of Lacan’s thought to be examined in a philosophical perspective inspired by the reflection of Deleuze on Baroque. Il testo prende spunto da una lettera di Martin Heidegger per studiare teoreticamente il concetto di Barocco ed evidenziarne la funzione nella struttura complessiva della riflessione di Jacques Lacan. La genesi surrealista, la fase dello specchio e l’interesse per le anamorfosi sono note tappe del pensiero lacaniano da esaminare in una prospettiva filosofica ispirata dalla riflessione deleuziana sul Barocco.
Patrizia Guarnieri, Intellectuals Displaced from Fascist Italy. Migrants, Exiles and Refugees Fleeing for Political and Racial Reasons, Firenze University Press, Firenze 2019. ISBN: 978-88-6453-872-3. http://intellettualinfuga.fupress.com/en, http://intellettualinfuga.fupress.com
A biography of intellectual emigration and exile from Fascist Italy, with photos, maps and timeline of movements, emigrated family members, reference and support networks http://intellettualinfuga.fupress.com/en//scheda/liciabarocas/1314, in the bilingual website "Intellectuals Displaced from Fascist Italy. Migrants, Exiles and Refugees Fleeing for Political and Racial Reasons" http://intellettualinfuga.fupress.com/en. An Italian from Egypt, at the age of 18 Licia Barocas came to Florence with her mother and her brother to study. She graduated in philosophy in October 1938. From that point on, as the family were Jewish, there was no prospect for them in Italy. Her brother Vinicio left for England, and after many hardships, remained there all his life, working as an astronomer. Licia returned with her mother to Alexandria, where from 1940 onwards the Italians were persecuted whereas Jews were discriminated against and therefore not interned. She returned to live and work in Florence as a translator and expert in the teaching of English.
Studi e testi» è una collana con revisione paritaria «Studi e testi» is a Peer-Reviewed Series biblioteca dell'arcadia Studi e testi 2 RobeRto GiGliucci realismo barocco roma 2016 edizioni di Storia e letteratura
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Luca Vitone. Io, Villa Adriana/Eu, Villa Adriana, Org. Anne Palopoli, Sao Paulo, Museu de Arte Contemporânea de Sao Paulo, p. 36-39, 2022
F. Del Sole (a cura di), Paesaggi di pietra e di verzura. Omaggio a Vincenzo Cazzato, 2023
Teatro e Allegoria, 2016
Logiche dell'espressione, 2009
Barocco del Val di Noto - Vol. 1: Barocco Patrimonio dell’Umanità, 2018
in Federico Barocci, L'incanto del colore. Una lezione per due secoli, a cura di A. Giannotti, C. Pizzorusso, Cinisello Balsamo 2009, pp. 204-215.
Torquato Tasso: il filosofo cortigiano e il poeta senza confini, 2017
Studia Politica: Romanian Political Science Review, 2016
BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 2021
Ripensare il barocco (secoli XVII e XVIII): nuove prospettive storico-critiche, Torino, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2019, pp. 57-59
Prefazione alla seconda parte de "Gli Invisibili". Antologia-saggio del 900 poetico italiano alternativo, di Marzio Pieri e Marco Albertazzi., 2008
Ricerche di Storia dell'Arte, 124, 2018, pp. 23-35, 2018