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Devotio

2004, Studi Romani

DEVOTIO 1. IL MITO, generalmente, orienta una religione, legandola a certi eventi primordiali che bastano a giustificare e garantire la realtà come qualcosa d'immutabile: ciò si basa sull'idea che, nel tempo attuale, determinate cose -ad esempio gli eventi dai quali sono nati gli dèi, l'umanità e le istituzioni -non accadono più, mentre nell'epoca mitica poteva accadere ogni cosa e la realtà era aperta a tutte le possibilità (1) . La religione demitizzata di Roma si fondava invece sul fatto che qualunque avvenimento potesse aver luogo purché questo fosse il volere divino (2) : il cosmo, ossia l'ordine del mondo, era sentito non come qualcosa di statico, bensì come qualcosa di dinamico e, in esso, Roma si presentava mediante un'attiva funzione armonizzante, muovendosi nel sistema voluto dal sovrano celeste, Giove. Questa concordia si manifestava per mezzo della pax deorum, la pace o il pactum fra uomini e dèi, che ogni azione cultuale romana tendeva a mantenere o restaurare quando talune circostanze lasciavano supporre la necessità di una modifica dei rapporti precedenti (3) .