Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2004, Studi Romani
…
41 pages
1 file
DEVOTIO 1. IL MITO, generalmente, orienta una religione, legandola a certi eventi primordiali che bastano a giustificare e garantire la realtà come qualcosa d'immutabile: ciò si basa sull'idea che, nel tempo attuale, determinate cose -ad esempio gli eventi dai quali sono nati gli dèi, l'umanità e le istituzioni -non accadono più, mentre nell'epoca mitica poteva accadere ogni cosa e la realtà era aperta a tutte le possibilità (1) . La religione demitizzata di Roma si fondava invece sul fatto che qualunque avvenimento potesse aver luogo purché questo fosse il volere divino (2) : il cosmo, ossia l'ordine del mondo, era sentito non come qualcosa di statico, bensì come qualcosa di dinamico e, in esso, Roma si presentava mediante un'attiva funzione armonizzante, muovendosi nel sistema voluto dal sovrano celeste, Giove. Questa concordia si manifestava per mezzo della pax deorum, la pace o il pactum fra uomini e dèi, che ogni azione cultuale romana tendeva a mantenere o restaurare quando talune circostanze lasciavano supporre la necessità di una modifica dei rapporti precedenti (3) .
The devotio was a Roman religious act that was used only in very dangerous and extreme battle situations. The consul, military and religious chief of the army, could recourse to this ritual and offer his life to the deities in change for victory. This is the ritual aspect of the nearly magical practice, what for the tactical effects? They will extend over two aspects: the effect on the morale of the armies, both enemy and friend, and the physical effect on enemy soldiers. We can try to analyze these two aspects with the help of ancient sources, military history literature and physics.
Mediterraneo antico - economie, società, culture XXII, 2019
Wellesley, Mass.) W. Schuller (Konstanz) · M. Wörrle (München) Presidente del Comitato editoriale M. Mazza (Roma) Co-presidente del Comitato editoriale
Camera qualunque: sedie, letto, pettiniera, finestra in fondo, porta a sinistra, porta a destra.
Scegliere L'APOLLINEO E IL DIONISIACO COME CATEGORIE DELLA CREAZIONE ARTISTICA è un viaggio curioso ed insolito che attraverso la "ragione filosofica", tenta di indagare l'origine stessa dell'atto creativo.
Will Religious Devotions even disappear? Devotions and saints, cults and pilgrimages still occupy the religious scene at the Millennium. They challenge the classic Weberian account of "disenchantment" as a unidirectional tendency of modernity, and the typical belief of Post-Conciliar Catholicism that popular religion was destined to be overcome by an "adult" Christianity. In this framework, the John Paul II's pontificate has contributed decisively to the revival of traditional devotions through modern tools. They have conveyed eschatological tensions, relationships with the States, ecclesiastical policies, family ethics, and commitment to peace, especially in the aftermath of the Soviet Empire collapse. The massive spreading of religious devotions in the contemporary age has been yet fueled by the increasing space that the media have given them, but also by the mass tourism and, within it, the practice of the weekend: mass phenomena that have revived the experience of the pilgrimage between religion, art, culture and nature.
LA POLARITÀ ARCHETIPICA DIONISIACO-APOLLINEA NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA Pubblicato sugli atti del Congresso della FIAP su "Eros e Psyche: il corpo in psicoterapia" Ischia, novembre 2016
2007
Dizionario dei temi letterari, a cura di Remo Ceserani, Mario Domenichelli, Pino Fasano, vol. I, Torino, UTET, 2007, pp. 658-668 Dizionario dei temi letterari, a cura di Remo Ceserani, Mario Domenichelli, Pino Fasano, vol. I, Torino, UTET, 2007, pp. 658-668 1958), fino alle note di Theodor Adorno (Minima moralia, 1951), e ai seminari di Jacques Derrida (Donare il tempo, 1991; Donare la morte, 1992). Nonostante la grande diversità di impostazione, queste riflessioni e studi hanno imposto il dono all'attenzione generale, mettendone in evidenza l'ambiguità e il fascino, nel momento stesso in cui, con sfumature diverse (dalle propensioni antimoderne alle tendenze nostalgiche, dall'inclinazione estetizzante e utopica alla critica sociale) ne evidenziavano l'inattualità. Ma come si legge in un'opera visuale di Joseph Kosuth (The Gift, 1990), che riporta un aforisma di Ludwig Wittgenstein, il dono è soprattutto per i moderni «un problema da risolvere», una sorta di disagio cognitivo che sembra costituire l'elemento comune di tutte queste diversissime visioni critiche del dono: un disagio che riguarda tutta la gamma delle sue possibili declinazioni, dalla scelta del regalo all'etica del donare, e che influenza estensivamente le rappresentazioni del dono nella letteratura e nell'arte moderna e contemporanea. Nondimeno il tema del dono è da sempre presente nella letteratura e nell'arte, e ciò conferma che si tratta di un tema estremamente persistente e vasto. Vale dunque tentare di delimitare alcune modalità ricorrenti della sua rappresentazione. Nella grande varietà di sfumature che la caratterizzano, la rete tematica del dono può essere articolata, sul piano funzionale e simbolico, intorno ad alcune idee preminenti: il dono malefico, il dono fastoso, il dono come sacrificio, come iniziazione, come talento, come grazia, come dote, come pegno, come ricompensa, come opera, come carità. Sono possibili poi ulteriori articolazioni, tuttavia sostanzialmente riconducibili ai tipi di base (dono come intuizione, ispirazione, dispendio, munificenza, consumo, prestito, distinzione, ecc.). Tutte queste tipologie subiscono nel tempo profonde trasformazioni e assumono diversa rilevanza, ovviamente, a seconda dei generi e delle epoche. Tuttavia si può sostenere che mantengano, proprio nel repertorio di gesti, motivi, convenzioni linguistiche che ne accompagnano la rappresentazione, un'unità di fondo o un legame sostanziale.
L'argomentazione pubblica sulla sicurezza. Discorsi, politiche e pratiche ai vari livelli di governo del territorio, 2012
F. M. Giani, "Giovanni Pietro De Donati e Giovanni Ambrogio De Donati. Assunzione della Vergine", in "Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2. Dal territorio al museo", catalogo della mostra, a cura di G. Agosti, J. Stoppa, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2018, pp. 164-167, 2018
Instrumenta Inscripta VIII. Plumbum litteratum, 2021
TreCompariMusicanti-ArchivioAntropologicoApolito - 17, 2023
Axon. Iscrizioni storiche greche , 2017
Est enim ille flos Italiae--: vita economica e sociale …, 2008