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(Discorso pronunciato in occasione della consegna del premio Kyoto 2008) In questo saggio, che rappresenta un unicum nella carriera del pensatore canadese, Taylor riflette sul senso profondo della propria esperienza intellettuale di filosofo a cavallo tra tradizioni e scuole di pensiero anche molto diverse. Una versione ridotta del testo è apparsa con il titolo "Il mio tuffo nella filosofia", su «Reset», 118, 2010, pp. 71-78. La traduzione del testo è mia.
Annali di Studi Religiosi, 2022
This is the Italian translation of an unpublished paper by Charles Taylor. Its topic is human moral growth. We often live in a mental/emotional space which is narrowly centered on us. But we are also aware that we inhabit an ethical space, in which other people and higher goals also matter; in which we recognize claims on us by others, and modes of human fulfilment that are fuller, and more essential parts of our nature. These two spaces, the narrower and the wider are in tension, but we can occasionally leap beyond this, and feel the full inspiration of and force of this wider call to live in a much bigger space. This is where the insight that human history is the site of a slow growth in ethical vision becomes relevant. But the process of realizing this goal is not smooth and continuous. It has a dialectical form, but not in the Hegelian sense where each move resolves a tension and thereby creates a new one. In fact, things are more messy and chaotic than this. For in the drive to ethical ascent in human history attempted steps forward can generate other evils and these evils can in turn call forth remedies. But if we are converging on a common ethic, must it follow that we are heading for a single universal spirituality/religion? Obviously not. Each spirituality offers paths of transformation-through liturgy, prayer, meditation, disciplines-without which our ethic will be forever a dead letter. Essay available at: https://books.fbk.eu/pubblicazioni/titoli/annali-di-studi-religiosi-23-2022/
Annali di Studi Religiosi, 2000
This is an interview I made with Charles Taylor in Montréal in the Fall of 1999.
"Sociologia", XLV (2011), n. 2, 2011
In questa lunga recensione rifletto sull'intento teorico profondo della interpretazione della secolarizzazione proposta da Charles Taylor nel suo libro "A Secular Age". In this long critical notice, I reflect on the main theoretical goals of the historical interpretation of secularization proposed by Charles Taylor in "A Secular Age."
Questa è un'antologia di saggi di Charles Taylor da me tradotti e pubblicati nella collana di filosofia morale di Vita & Pensiero nel 2004. Qui pubblico il frontespizio, l'indice e l'introduzione. Quest'ultima è un po' datata, ma affronta una questione esegetica centrale: la relazione tra etica e indagine sulla forma di vita umana nell'opera tayloriana.
Disertatio ad Baccalaureatum
Questa è la prima versione della traduzione di Varieties of Religion Today (in appendice anche A Catholic Modernity?), pubblicata poi da Meltemi nel 2004.
2001
Questo libro è il primo studio sistematico su Charles Taylor pubblicato in Italia. In esso il pensiero del filosofo canadese, uno degli autori più influenti nel panorama della filosofia e delle scienze umane, viene analizzato e discusso a partire dai primi lavori sulla spiegazione del comportamento sino ai più recenti scritti sull'identità moderna e il multiculturalismo. La tesi di fondo del volume è che il principale motivo d'interesse della proposta teorica tayloriana consista proprio nel suo intento comprensivo e, almeno tendenzialmente, sistematico, che, a sua volta, viene interpretato come il portato di un'esigenza intellettuale profonda: il bisogno, teoretico e pratico, di offrire una risposta commisurata ai nostri tempi all'interrogativo tradizionale "che cos'è l'uomo?". Questa domanda è il vero filo conduttore della ricerca di Taylor e intorno a esso si dipanano anche i quattro capitoli del libro, che, al di là del suo intento esegetico, può essere letto anche come un tentativo di riflettere, attraverso il corpus teoretico del filosofo canadese, sulle alterne vicende storiche e le prospettive future di una visione umanistica.
Sintesi La pandemia segnala la necessità di invertire la sequenza dei valori che ci hanno portato all'innominabile attuale: da Libertà, Uguaglianza, Fraternità a Fraternità, Uguaglianza, Libertà. Sarebbe oltretutto opportuno riconoscere che in Atene, verso i IV sec. a.C. hanno commesso un errore madornale chiamando Mortale chi invece doveva essere chiamato Terrestre. … L'epidemia del Corona Virus rappresenta una opportunità inaudita per far sorgere una coscienza planetaria in cui la Terra e i Mortali che la abitano siano visti e vissuti come un unico organismo vivente. La follia dell'Occidente si radica, come ci ha insegnato Severino, nel concetto greco di cosa per cui ogni ente è oscillante tra il nulla da cui sorge e il nulla in cui tramonta. Così concepita, ogni cosa è a nostra disposizione, è sotto il nostro dominio e può essere creata, trasformata, usata e gettata via senza colpa alcuna perché, in fondo, ogni cosa è niente: altrimenti come potrebbe essere il Nulla sua origine e destino? Ma il nichilismo non è la follia originaria, non è la prima follia. L'errore iniziale, il primo passo nel 'Sentiero della Notte', è stato quello di chiamare l'Uomo 'mortale'. Affibbiando all'uomo questa etichetta, la conseguenza necessaria è stata di fare della vita l'oggetto del contendere con gli Dèi. La vita: limitata la nostra e illimitata la loro. Loro che comunque pretendono di essere viventi, viventi senza misura. Da questa asimmetria sgorga la tonalità vendicativa del vivere umano: la nostra vita sarà pur limitata, ma noi possediamo la vissutezza (Bazlen) di cui gli Dèi son privi, e facciamo in po' quello che cazzo ci pare. La 'gloria' riservata al mortale è dunque quella di vivere per la vissutezza, oltretutto in modalità vendicativa. La presenza della morte ha distrutto ogni limite e permesso al mortale di vivere in un
Giornale critico della filosofia italiana, 2024
Presentazione della sezione della rivista che raccoglie alcune delle relazioni tenute alla giornata di studi "Cesare Luporini e la filosofia", tenutosi a Pavia il 18 maggio 2023
2021
Mai pubblicati prima d’ora in italiano, i tre testi di Charles Taylor che aprono questo libro si intitolano "Poetiche romantiche", "Forza e senso, le due dimensioni irriducibili delle scienze umane" e "La spiritualità della vita e la sua ombra". Segue un’ampia e anch’essa inedita conversazione con Paolo Costa che si configura come una sorta di bilancio dell’eredità intellettuale del filosofo canadese, con un duplice risvolto: autointerpretativo e di supervisione critica. Alle risposte di Taylor fanno da controcanto undici brevi interventi dei principali interpreti internazionali della sua opera (Arto Laitinen, Hartmut Rosa, Jocelyn Maclure, Michiel Meijer, James K.A. Smith, Rajeev Bhargava, Ruth Abbey, Ronald Beiner, Nicholas H. Smith, David McPherson, Nikolas Kompridis). Uscita: 28 Ottobre 2021
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Annali di Studi Religiosi, 2019
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Feltrinelli, 2009
Filosofia e nuovi sentieri, 2019
Altritaliani, 2012