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A partire da una sintetica riflessione sulla geometria del mondo classico e dalla descrizione dei rapporti armonici, musicali e dimensionali, dall’antichità fino al Rinascimento, nello studio si analizzano le più comuni costruzioni geometriche degli ovali a quattro centri, mostrando come esse non determinino figure con un rapporto armonico tra gli assi. Di conseguenza, utilizzando queste costruzioni, in ciascuna pianta ovale si deve rinunciare ad applicare, a meno di grossolane approssimazioni, la teoria della proporzione. Invece, costruzioni dell'ovale che utilizzano come triangolo generatore un triangolo rettangolo con i lati di lunghezza proporzionale ai numeri 3, 4 e 5, cioè il cosiddetto ‘triangolo sacro’, consentono di disegnare una famiglia di ovali in cui il rapporto tra gli assi è un rapporto armonico. Il volume è corredato da esempi che mostrano come in alcune architetture antiche siano state utilizzate queste costruzioni, la cui origine ancora ci sfugge e che sono state del tutto escluse dai trattati di disegno e di geometria. Nel volume si definiscono e si commentano, inoltre, l’ovale aureo, l’ovale diagoneo e l’ovale equilatero.
"L'Orto". Rivista di lettere e arte - Un' avventura culturale nella Bologna degli anni Trenta, a cura di B. Basevi, M. Nottoli, D. Schiavina. Maggioli Bologna, 2019
La rivista "L'Orto" fu il periodico culturale più importante della Bologna degli anni Trenta. Pubblicato fra il 1931 e il 1939, era stato fondato da un gruppo di giovani artisti e intellettuali bolognesi: Giorgio e Otello Vecchietti, Nino Corrado Corazza, Gianni Poggeschi e Giannino Marescalchi. Ripercorrerne la storia significa indagare cosa furono dal punto di vista culturale gli anni Trenta a Bologna e in Italia.
Esperimenti armonici. Azione scenica in tre quadri, 2022
The action takes place around the year 1585, in Florence, in the home of Vincenzio Galilei. Vincenzio is with a pupil, Sofia, who plays a piece on the lute. The arrival of Galileo, at that time a student of medicine in Pisa, will be the occasion for a dialogue on the theory of music. The questions of Sofia and the ideas of Vincenzio and Galileo will lead to the birth of a new science, acoustics.
Il Tempio Armonico. Musica e architettura all'Inviolata di Riva del Garda e in altre chiese, 2021
2010
incisione) trarre dall'oblivione" 9 . È questa la prima apparizione pubblica del progetto più ambizioso che verrà portato a termine quindici anni dopo.
2015
The oval that characterizes the dome of the church of San Carlino, designed by Francesco Castelli, called Borromini, is a subject that has always attracted the interest of many scholars. Many design drawings describe a geometric trace of a polycentric curve, or an oval, with a complex plot of lines, some needed to geometrical construction and correspondence with architectural drawing, others of uncertain interpretation. This study aims to investigate the actual role which has the oval shape in the project of San Carlino by comparing the design drawings and the detailed study of the model derived from the survey. In particular this study analyze the sections of the elements where the shape of the oval is present:the tiburium, the coffered dome, the lantern.
2012
In occasione della pubblicazione dei dati dello scavo del 2004 dell'anfiteatro di Man'u vium, si è realizzato nel 2008, un nuovo rilievo topografico dell'edificio, con strumentazione elettronica, che includesse le strutture rinvenute.
Ogni bassista, anche alle prime armi, si è trovato alle prese con i "famigerati" armonici, basta pensare alla prima volta che il nostro insegnante ci ha fatto accordare lo strumento, al fastidio che proviamo nel momento in cui stoppiamo le corde per le risonanze oppure, perché no, anche agli esasperanti fischi provenienti dall'amplificatore del nostro chitarrista… La tecnica degli armonici ed il loro effettivo utilizzo è sempre stato limitato ad una ristretta fascia di musicisti, i più sperimentatori e per così dire "estremi" (ma non per questo migliori degli altri). Questo perché il range di frequenze di questi suoni è strettamente diverso da quello del basso comunemente usato nel rock. Quanti di voi e dei vostri colleghi si sono fatti ingannare dalle preziose linee di Pastorius in un pezzo come "Birdland" dei Weather Report, pensando che lui suonasse i "pedali bassi" e che ci fosse un chitarrista a suonare il celebre tema? Persino Joe Zawinul dopo che Pastorius gli fece sentire il suo demo (che era sostanzialmente il suo primo album solista con "Portrait of Tracy", "Continuum", etc.) pensò che Jaco non suonasse il basso elettrico ma un upright bass oppure un basso tre-quarti come peraltro faceva Stanley Clarke chiedendogli al momento dell'ingaggio (dopo Alphonso Johnson): "Hey Kid, do you play electric bass too?" (Ehi ragazzo, te suoni anche il basso elettrico?).
GIOVANNI GASPARRO. Il nuovo teatro del divino, 2023
Nei rinnovati locali del Museo Diocesano di Molfetta, dal 1° settembre al 29 ottobre 2023, Giovanni Gasparro ha esposto una sua personale con opere attinenti al sacro. Pur non essendo in mostra, il pittore ha espresso il desiderio che nel catalogo, edito a Foggia per i tipi di Claudio Grenzi, fossero citati i due ovali realizzati per l'Insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano in Siena, fra il 2016 e il 2018, raffiguranti la Beata Anna Maria Taigi, terziaria trinitaria e madre di famiglia, vissuta tra il '700 e l'800, e il duecentesco Beato Pietro, terziario francescano reso noto da Dante nella Commedia (Purg. XIII, 124-129) come il Beato Pier Pettinaio. I due ovali rappresentano beati senesi legati al territorio della Parrocchia di Santa Maria in Provenzano: posti sui pilastri dell'arco trionfale, all'estremità del coro ligneo dei canonici, rappresentano l'ultimo anello di una catena di committenza artistica che per oltre quattro secoli ha impreziosito il patrimonio culturale della Collegiata, e che oggi rannoda Gasparro alla grande stagione del '600 senese presente nella chiesa con Rutilio Manetti, Francesco Vanni, Francesco Rustici, Bernardino Mei, Deifebo Burbarini e Dionisio Montorselli.
Lettera Matematica Pristem, 2016
97 Lettera Matematica 16 Fare design è un atto di libertà in un sistema produttivo di tipo industriale. Con gli oggetti per la sezione di Ottica del Museo delle scienze arabe di Mascate è, per di più, un modo per materializzare astrazioni che si sono consolidate in secoli di storia e di cultura e che hanno a fondamento principi basilari nel campo delle scienze fi siche, geometriche, matematiche. Fare design, date le circostanze, è dunque più che mai coltivare un istinto dell'eccellenza al servizio della scienza. I singoli oggetti non sono prodotti "di serie" ma, di fatto, soltanto "prototipi". Tuttavia, benché nello status di "opere prime", si possono pur sempre considerare interni alla sfera del design. Ciò perché, già in origine, essendo implicati i concetti di sistema, di funzione, di standard qualitativo, di trasformazione dei materiali, di algoritmo costruttivo, di reversibilità associativa dei componenti, ogni aspetto tecnico, rispetto a sue applicazioni, si eleva a più complessa e problematica dimensione tecnologica nella quale sono implicate la dialettica delle scelte possibili, l'alternatività delle soluzioni, la congruenza alle fi nalità d'uso, la cifra estetica adeguata allo scopo, la possibilità di una fedele e stabile replicazione in futuro. Quest'ultimo aspetto contempla un positivo risvolto per quanto riguarda la durabilità dell'oggetto visto che, essendo codifi cato ogni singolo componente, se deteriorato, in ogni momento potrà sempre essere replicato. Ed allora, se l'assunto scientifi co è per sempre, il supporto che lo materializza avrà comunque lunga vita. Poiché qui il design è messo in campo al fi ne di rappresentare l'intangibile, occorre che ogni aspetto, inevitabilmente materiale, sia ridotto ai minimi termini. Anzi, ogni sforzo VASSOIO "PLATEA" PRODOTTO DA UNOPIÙ TRAMITE ELETTRO-FRESATURA A CONTROLLO NUMERICO (COMPOSIZIONE CIRCOLARE A STRISCE IN RAPPORTO AUREO TRA LORO LIBERAMENTE INTERPOLATE, LEGNI DI ROVERE, CILIEGIO E WENGÉ) (CORTESIA DELL'AUTORE)
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Leonardo e il Rinascimento nei codici napoletani. Influenze e modelli per l’architettura e l’ingegneria, catalogo della mostra (Biblioteca Nazionale Napoli, 12 dicembre 2019-13 marzo 2020) a cura di A. Buccaro, M. Rascaglia, CB Edizioni, Napoli 2020, pp. 405-416., 2020
B. Mazzei (ed.), Il cubicolo degli apostoli nelle catacombe romane di Santa Tecla. Cronaca di una scoperta., 2010
Madrigali tifernati per il monastero vallombrosano di Oselle, 2016
Bollettino dei Musei Civici Veneziani, 2018
Il progetto del reale. Il design che non torna alla normalità, 2020
Caravaggio a napoli. Ricerche in corso , 2020
in “Aurea Parma”, 2007, pp. 37-50