2008
G li studi intrapresi su specifiche realtà urbane hanno evidenziato l'importanza delle commissioni d'Ornato nell'ambito del generale rinnovamento edilizio delle città italiane nel XIX secolo (1). Le prime commissioni furono istituite a Milano e Venezia a partire dal 1807 in forza di un decreto napoleonico: i compiti di questi organismi consistevano nell'elaborare progetti intesi al miglioramento e al decoro degli spazi pubblici e nel vigilare sulle trasformazioni edilizie di iniziativa privata. A Pavia, dove in base al decreto era stata nominata una deputazione con analoghi scopi, è stato compiuto in anni recenti uno studio sistematico sull'argomento (2), che ha messo in evidenza una ricca documentazione sullo sviluppo e sul rinnovamento della città nel corso di un ampio arco cronologico, a partire dall'età giuseppina sino alla prima metà del XX secolo. La deputazione pavese ereditava le funzioni dell'antica magistratura dei Giudici delle Strade e, a seguito dei nuovi regolamenti postunitari, ampliava le proprie competenze sui piani regolatori, divenendo a tutti gli effetti l'antesignana delle odierne commissioni edilizie comunali. Per quanto concerne Vigevano è possibile ricostruire la storia della Commissione d'Ornato dalla prima metà dell'Ottocento sino alla vigilia del primo conflitto mondiale e vagliare le sue competenze, passando in rassegna le richieste dei privati e gli interventi urbanistici di maggior rilievo (3).