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Introduction to Veneto agro. Operai e sindacato alla prova del leghismo (1980-2010), a cura di Alessandro Casellato e Gilda Zazzara, Ires-Istresco, Mestre-Treviso 2010
Osservatorio Immigrazione, Regione Veneto , 2020
La fase preliminare di ricognizione e studio della bibliografia esistente sul tema delle nuove emigrazioni è stata propedeutica alla costruzione di una cornice tematica entro la quale inquadrare il percorso di ricerca. 23% 33% 18% 26% Città piccole, < 100mila ab. Città medie, 100-500mila ab. Grandi città, 500mila-1milione ab. Metropoli, > 1milione ab. Graf. 2.3-Distribuzione degli intervistati per dimensioni della città di residenza
Itinerari nel bestiario veneziano, 2024
Venezia è popolata di animali che nelle opere d’arte esposte sui palazzi, nelle calli, nei campi, negli edifici religiosi e nei musei, raccontano fatti e miti, tessendo una trama lunga secoli che attraversa l’Oriente e l’Occidente. Questo moderno bestiario ne dipana l’intreccio e svela avvenimenti, segreti e curiosità che illustrano la storia della città. Seguendo le leggende di draghi, centauri, sirene, manticore, sfingi, pavoni, grifoni, lepri e leoni, il libro offre una mappa per scoprire la Venezia d’acqua e di terra lungo vie alternative ai tradizionali percorsi turistici. Un libro che è un invito a vivere questa magica città con l’animo del viaggiatore per meglio sperimentare il sentimento di meraviglia che solo l’eccezionale e l’inatteso sanno donare.
Itinerari della Destra Tagliamento fra Veneto e Friuli. Alla scoperta di un territorio fra storia, arte e natura, Latisana-San Michele al Tagliamento, La bassa, 2007, 2007
Teglio Veneto è, con i suoi 2.200 abitanti, il più piccolo comune della provincia di Venezia, situato all'estremo confine orientale della Regione Veneto. La vicinanza con il Friuli ha avuto da sempre notevoli riflessi sul piano linguistico e storico, dato che per secoli (fino alla caduta della Repubblica di Venezia) questo territorio appartenne alla Patria del Friu/i, la provincia più orientale dello" Stato da Terra" veneziano, con capoluogo Udine. Villam de Ti/eo e P/ebem de Ti/eo del 1186/1187 sono le prime citazioni di questa località che troviamo nei documenti: essa viene elencata nella bolla papale concessa da Urbano III al vescovo di Concordia Gionata, in cui veniva riconosciuta la giurisdizione temporale e spirituale del Presule su gran parte del Friuli occidentale, tra i fiumi Livenza e Tagliamento e dalle prealpi al mare. La seconda testimonianza (la forma usata è ecc/esiam de Ti/eol, risale a pochi anni dopo e più precisamente al 1191 allorché il vescovo di Concordia Romolo, con la conferma del patriarca aquileiese Gotofredo, donò al Capitolo cattedrale concordiese per il proprio sostentamento le rendite della pieve diTeglio. SeTeglio alla fine del XII secolo veniva definita pieve, il villaggio doveva avere già una certa dimensione urbana ed una importanza non trascurabile, il che fa legittimamente supporre un'origine almeno altomedioevale, inoltre una continuità insediativa deve esserci stata almeno dall'epoca romana, alla luce dei ritrovamenti risalenti ai primi secoli dell'era cristiana restituiti dal territorio. l'antica chiesa del paese, dedicata a San Giorgio Martire era di probabile fondazione alto-medievale. Essa sorgeva in una posizione assai defilata rispetto all'abitato; forse la motivazione va cercata in una situazione geomorfologica diversa rispetto all'attuale, legata al passaggio di un ramo del fiume Tagliamento scomparso nel Medioevo. Per la sua ubicazione così decentrata e a causa dello stato di degrado che la interessava, alla fine dell'Ottocento la parrocchiale fu ricostruita nel centro del paese.
L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e le persone che agiscono per conto dell'Istituto non sono responsabili per l'uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo Rapporto.
Historia Regni, 2020
Riccardo Pasqualin, Jules Verne e il destino del Veneto, in «Historia Regni», 23/10/2020: https://www.historiaregni.it/jules-verne-e-il-destino-del-veneto/
Bellezza e produttività nel giardino e nel paesaggio rurale italiano, 2022
Bellezza e produttività nel giardino e nel paesaggio rurale italiano. Convegno nazionale di studi in collaborazione con: Orto Botanico dell'Università degli studi di Padova, International Scientific Committee on Cultural Landscapes ICOMOS-IFLA, Associazione Parchi e Giardini d'Italia
La Val Vogna, che si estende da Riva Valdobbia allo spartiacque con la valle del Lys, costituisce una delle più lunghe valli laterali dell'alta Valsesia. La parte inferiore della valle è caratterizzata dalla presenza di insediamenti permanenti; quella superiore da maggenghi e alpeggi. La conservazione dell'architettura del territorio, affiancata da una grande ricchezza di fonti documentarie, consente un'accurata ricostruzione delle modalità di occupazione degli spazi e della gestione delle risorse in età tardomedievale ( ). (da FANTONI, 2008).
Romanesque church architecture in the Veneto region (Italy). The book focuses on the relevant buildings of the XIth and XIIth centuries. The pdf file is an excerpt only from the book. PROVIDED FOR NON-COMMERCIAL RESEARCH AND EDUCATIONAL USE ONLY. NOT FOR REPRODUCTION OR DISTRIBUTION OR COMMERCIAL USE.""
Viaggio in una bottega campobassana dell'800 , 2019
Che cosa c'era all'interno di una bottega artigiana di inizi '800? Un viaggio all'interno della bottega della famiglia Presutti di Campobasso.
Egitto in Veneto, , a cura di P. Zanovello e E.M. Ciampini, 2013
In questo contributo tenterò di cogliere alcuni elementi che hanno caratterizzato -a mio vedere -le ricerche di storia dell'agricoltura veneta pubblicate nell'ultimo trentennio. Le domande che mi ero posto nel momento di impostare il lavoro concernevano la collocazione della ricerche venete nel contesto nazionale e internazionale; e quali novità -tanto metodologiche quanto conoscitive -siano venute emergendo rispetto agli studi precedenti. Nell'esaminare i lavori (o meglio, una parte della cospicua mole di pubblicazioni che sono apparse) mi sono posto dei limiti che riguardano il periodo -fra il Cinquecento e la caduta della Repubblica -; il territorio considerato -la terraferma italiana, escludendo così l'Istria e i domini d'oltremare -; l'attività agricola e le sue istituzioni. Ciò comporta che non mi occuperò degli aspetti strettamente culturali (istituzioni accademiche, agronomia), sociali e politici che hanno interessato le campagne della Repubblica.
Col nome di Esercizi Spirituali si definisce una pratica religiosa introdotta da S. Ignazio di Loyola nei primi decenni del 1500. Ufficialmente approvata dalla Chiesa nel 1548, per la grande efficacia spirituale, essa fu subito adottata come mezzo di formazione di uomini del potere economico e politico. Elio Petri -Todo Modo Nel chiuso di un eremo, esponenti del potere politico ed economico si ritrovano per dedicarsi agli esercizi spirituali e fornire così al Paese un'immagine coesa e al contempo penitente, ascoltando le richieste di moralizzazione che sempre più insistentemente provengono dall'opinione pubblica. Non si tratta del weekend appena concluso, ma del 1974 e del 1976. L'eremo è quello di Zafer, i protagonisti sono (presumibilmente) membri della Democrazia Cristiana e gli ideatori di questo ritiro sono Leonardo
2012
The author introduces the session devoted to tourist cultural itineraries in the rural areas, recalling briefly the basic philosophy and the main criteria that have inspired the investigations on these issues by the research group "The historical memory of rural land", at the Department of Historical and Geographyc Studies at the University of Florence. The first product was realized on the occasion of the Jubilee of 2000, the most recent ones have been dedicated to the cultural heritage of the rural world, giving preference in most cases to the electronic version and to the online dissemination. Nell'ottica della rationale dell'iniziativa promossa da Geoprogress Onlus, intesa come momento di "studio e di discussione di proposte per il progresso del turismo e
2021
in La signoria rurale nell'Italia del tardo medioevo, 5, Censimento e quadri regionali, a cura di F. Del Tredici, Roma 2021, pp. 57-70
Paper on the presence of vines in Trentino: from the first archaeological evidence in the prehistoric to Roman times.
Cent’anni di Veneto Agricoltura. Dall’Istituto di ricostruzione e rinascita agraria all’Agenzia veneta per l´innovazione nel settore primario (1920-2020), 2021
Le origini dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario – Veneto Agricoltura risalgono al lontano 1920, quando l’élite politica, economica e intellettuale veneta diede vita all’Istituto di ricostruzione e di rinascita agraria di Venezia e Treviso, il nucleo originario di quello che sarebbe diventato qualche anno più tardi l’Ente di rinascita agraria per le Tre Venezie e che avrebbe assunto nel 1939 la denominazione di Ente Nazionale per le Tre Venezie. L’ ENTV, rimasto in vita fino al luglio 1977, si impegnò in particolare a favore della cooperazione nel settore primario e dello sviluppo agro-industriale, fino ad attuare innovativi progetti di promozione turistica. Ad assumere molte delle funzioni proprie dell’ENTV fu l’Ente di Sviluppo Agricolo del Veneto (ESAV), istituito nel marzo del 1977. Negli anni Ottanta l’attenzione dell’ESAV venne rivolta soprattutto verso l’utilizzo delle terre incolte e lo sviluppo della conduzione consociata di terreni e allevamenti. Nell’ultimo decennio del secolo scorso si sviluppò un acceso dibattito sulla funzionalità e l’economicità di questo ente, che portò alla sua soppressione. La Regione decise allora di far nascere, nel 1997, una realtà completamente nuova – l’Azienda regionale del Veneto per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura” – che riassunse in sé, oltre alle funzioni dell’ESAV, quelle dell’Azienda Regionale delle Foreste del Veneto e dell’Istituto lattiero caseario e per le biotecnologie agroalimentari di Thiene. Veneto Agricoltura non era più ora soltanto un ente impegnato nel settore agricolo, ma veniva formalmente destinato a operare nel settore agroalimentare e in quello forestale. In questo modo, in un’unica Azienda iniziarono a interagire mondi che fino ad allora avevano seguito percorsi separati. L’ultimo passaggio della trasformazione di questo Ente si è avuto nel novembre 2014, quando venne ufficialmente istituita l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario – Veneto Agricoltura. Oggi questa Agenzia si impegna in maniera ancor più incisiva che nel passato a diffondere i principi della sostenibilità nel settore primario veneto attuando le direttive dell’Unione Europea.
2017
in Cipriani M., Pontrandolfo A., Scafuro M., Dialoghi sull'Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo, Atti del II Convegno Internazionale di Studi, vol. 2.1, 55-56
2006
Nel maggio 2006 è stato presentato nel Veneto il Documento Strategico Regionale per la programmazione dello sviluppo rurale per il periodo 2007-2013. La stesura del nuovo PSR, non solo nel Veneto, cade in un periodo caratterizzato da rilevanti mutamenti istituzionali e di mercato. Da un lato nel 2005 è stata avviata la Riforma Fischler con la piena applicazione del disaccoppiamento, dall'altro i prezzi di molti prodotti agricoli hanno subito cadute rilevanti, che hanno comportato interventi straordinari a livello nazionale. Oggetto di questa nota non è tanto l'analisi delle novità, delle continuità e anche delle criticità presenti nel nuovo corso delle politiche di sviluppo rurale adottate dalla UE con il reg. 1698/2005 (1), quanto la valutazione delle strategie adottate da una regione importante per lo sviluppo agroalimentare del Paese per comprendere in che misura le sue strategie saranno in grado di rispondere alle nuove domande che emergono dal settore primario e agroalimentare, ma anche a quelle che l'intera società veneta rivolge al mondo rurale. Il Documento Strategico Regionale Veneto è suddiviso in due parti, la prima dedicata all'analisi del contesto socio-economico regionale, mettendone in luce i punti di forza e di debolezza, mentre nella seconda sono individuate le linee strategiche per l'attuazione delle politiche di sviluppo rurale. Per comprendere le differenti opzioni del Piano, è utile partire da una breve descrizione del sistema agroalimentare veneto, così come emerge dal quadro conoscitivo. Una breve descrizione dello sviluppo agricolo e alimentare del Veneto http://www.agriregionieuropa.univpm.it 1/5 brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk provided by Catalogo dei prodotti della ricerca
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