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Politica e mistica, 1975 La scrittura della storia, 2006 Fabula mistica. xim-xm secolo, 2007 (in prep:) Miche1 de Certeau LA SCRITTURA DELLA STORIA Edizione italiana a cura di Silvano Facioni Produzione di un'archeologia religiosa movimento che si produce al livello delle pratiche religiose nel corso del XVII e XWI secolo. Esso mette in causa simultaneamente, nell'assiomatica dell'agire, delle modificazioni sociali e dei cambiamenti: -Vediamo lì costituirsi come distinto dal sistema «religioso» un sistema politico, poi economico, proprio mentre, come ha mostrato R.R. Palmer14, il cristianesimo condiziona ancora il corso generale della filosofia. Un'altra combinazione sociale di sistemi distinti, così come un altro modo del pensabile, s'insinuano gradualmente nell'elemento ancora fortemente religioso (che non significa necessariamente cristiano) della popolazione francese. -Una nuova formalità delle pr~tiche permette di cogliere queste trasformazioni strutturali al livello stesso dei comportamenti religiosi e dei loro funzionamento, senza dover necessariamente passare dalle ideologie elaborate da un'élite intellettuale. -Partendo da questo fatto, con la possibilità d'isolare queste due serie, abbiamo forse il mezzo per analizzare come da una parte si articolano, in un caso particolare, delle pratiche e delle ideologie, e dall'altra come si opera il passaggio da un tipo sociale di articolazione ad un altro. l4 Robert R. Palmer, Catholics and Unbelievers in Eighteentb Century France, Princeton University Press, Princeton 1970.
La scoperta dell'acciaio inossidabile si deve all'inglese Harry Brearly di Sheffield: nel 1913, sperimentando acciai per canne di armi da fuoco, scoprì che un suo provino di acciaio con il 13-14% di cromo e con un tenore di carbonio relativamente alto (0,25%) non arrugginiva quando era esposto all'atmosfera. Successivamente questa proprietà venne spiegata con la passivazione del cromo, che forma sulla superficie una pellicola di ossido estremamente sottile, continua e stabile; per questo l'acciaio inox resiste alla corrosione sia in ambiente umido che asciutto. Ma non solo: gli acciai inox offrono anche molte proprietà secondarie che li rendono materiali di grande versatilità.
Genesis. Rivista della Società Italiana delle Storiche, 2023
Le donne di Westeros. Agency femminile fra tradizione e trasgressione nel medioevo immaginato del Trono di Spade Matilde Cazzola, Luca Sandrini Le donne, il matrimonio e l'ordine sessuale dell'Impero britannico (c. 1715-1815). Commento a margine di Black Sails e Bridgerton Giancarlo Poidomani How the West was won: come le serie tv hanno raccontato il mito della Frontiera da La casa nella prateria a Outer Range Raffaella Bianchi L'esportazione di modelli femminili delle serie tv turche: Noor e Fatmagül tra violenza e desiderio Eros Francescangeli Visioni caleidoscopiche. Identità nazionale, conflitti culturali e rappresentazioni di genere in tre serie televisive turche Ricerche Stefano Gardini Primi sondaggi per un approccio di genere agli user studies in ambito archivistico Louise Bonvalet Sorcier ou sorcière? Les époux Di Rossi et Stellopulla devant l'inquisition vénitienne Rubriche Recensioni Paola Stelliferi «Non è che l'inizio!»: il processo di Verona del 1976 Antonella Petricone Un nuovo immaginario in cui riconoscersi Resoconti Marilena Casella The Other Side of Power. Il rapporto tra donne e potere dall'epoca tardorepubblicana all'età tardoimperiale
Sono alcuni giorni che si è generato un complicato dibattito in rete a partire da alcune affermazioni di Piergiorgio Odifreddi sull'Olocausto, il nazismo, e via via l'ermeneutica storica, lo statuto di verità di della disciplina storica stessa. Odifreddi ha fatto il punto su questa polemica che lo ha visto come oggetto, più che come soggetto del discutere, nel post precedente, rispondendo a Christian Raimo che qui, sua volta, indirettamente (rispondendo a Quit the Doner) lo chiamava molto direttamente in causa. In questo intervento spostiamo l'attenzione su alcune questioni di metodo che investono la storia, il suo uso pubblico, e la funzione dell'intellettuale nel dibattito pubblico.
F. D’Avenia (ed), La storia, gli storici (ed. orig. 2004), 2012
Rationes Rerum, 2016
Le istituzioni attribuite ad Alba Longa nelle fonti letterarie ed epigrafiche
Vorrei partire dalla riflessione di Arnaldo Momigliano sulle teorie della storia universale, in particolare dal confronto che egli fece tra la storiografia greca e la storiografia ebraica, al cui interno emerge la questione del rapporto fra profezia e storia.
Nel 1891 Saussure tornato a Ginevra ricoprì la cattedra di Storia e comparazione delle lingue indoeuropee. Dal 1906 ad essa affiancò a questo l'insegnamento di linguistica. Già da molto tempo la riflessione di Saussure si era concentrata sull'elaborazione di una teoria globale del linguaggio; fin dal 1894 egli si poneva problemi riguardanti la classificazione logica dei punti di vista dai quali il linguaggio viene considerato. Quando morì nel 1913, oltre il Mémoire egli non aveva al suo attivo che qualche articolo di grammatica comparata e non aveva pubblicato nemmeno un rigo sui problemi intorno ai quali si erano accentrate, in gran parte, le sue riflessioni e la sua attività. Fu allora che due suoi discepoli, Charles Bally e Albert Sechehaye, intrapresero il lavoro di ricostruire l'opera saussuriana. Nel 1916 fu pubblicato un Cours de linguistique générale, che è dunque una sintesi ricostruita sulla base delle lezioni svolte durante quei tre anni di insegnamento. Il linguaggio è un fenomeno estremamente complicato, per dominare la complessità e sfuggire alle confusioni Saussure ebbe l'audacia di svincolarsi dalle ricerche erudite e minuziose in cui si erano rifugiati i comparatisti dell'800. Egli tentò di stabilire delle leggi generali e di fare così di tanti lavori una sintesi intelligente e solida. A dire il vero quei principi erano stati per la maggior parte già intravisti prima di lui sin dall'antichità, ma egli ha avuto il merito eccezionale di esprimerle con chiarezza, di integrarle in un sistema coerente. La linguistica, dice Saussure, non è in realtà che una parte di una scienza generale più vasta, che egli chiama <semiologia> e il cui compito sarebbe di studiare <la vita dei segni nel quadro della vita sociale>. Molto importante è quindi il segno, che per Saussure è arbitrario. L'idea di bue, egli afferma, non è legata da nessun rapporto intrinseco con la serie di suoni b-u-e che le serve da significante; essa potrebbe essere indicata da qualunque altro significante, come provano le differenze tra le lingue. Il termine <arbitrario> non sta ad indicare che il significante dipenda dalla libera scelta del soggetto parlante, ma vuol dire <che è immotivato, vale a dire arbitrario in rapporto del significato>. Saussure respinge un'obiezione: le onomatopee sembrerebbero indicare che la scelta del segno non sempre è arbitraria, ma le onomatopee non sono mai elementi organici di un sistema linguistico e la loro scelta è già in qualche misura arbitraria perché esse non sono in realtà che <l'imitazione approssimativa e già a metà convenzionale di certi rumori>. Tuttavia Saussure ammette che vi sono dei casi, nel meccanismo della lingua, in cui <il segno può essere relativamente motivato>. È opportuno inoltre notare che il termine <segno> ha dato talvolta una certa ambiguità al discorso di Saussure, tanto che egli, in un secondo tempo, s'indusse a sostituire <concetto> con <significato> e <immagine acustica> con <significante>, riservando il termine <segno> per indicare il totale che risulta dall'unione di un significante con un significato; <il segno linguistico è dunque un'entità psichica a due facce>, vale a dire esso si compone di un'immagine acustica (il significante) e di un concetto (il significato). Appunto in virtù di questa definizione Saussure dichiara che il segno linguistico è arbitrario, ossia immotivato. Da un lato infatti i significanti (concetti) costituiscono un dato che noi percepiamo attraverso i sensi e dall'altro i significanti (immagini foniche) ci sono imposti dal vincolo sociale e formano tra loro un sistema di relazioni. Il vocabolo singolo è arbitrario in rapporto al significato, ma non è arbitrario in rapporto al sistema. Il significante, essendo di natura fonica, si svolge solo nel tempo. I significanti acustici non dispongono che della linea del tempo: i loro elementi si presentano uno dopo l'altro, formano una catena. Tale carattere appare immediatamente non appena li si rappresenti per mezzo della scrittura e si sostituisca la linea spaziale dei segni grafici alla successione del tempo. In tal modo alle solidarietà d'ordine sintagmatico, cioè lineare, si contrappongono delle solidarietà d'ordine associativo. Una distinzione fondamentale è quella tra langue e parole: la
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Frammenti di Storia.Materiali lapidei dell'età moderna nelle collezioni dell'ex museo civico, 2016
«Spolia. Journal of Medieval Studies», 2016
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO. 450 ANNI DI STORIA, a cura di L. Zangheri e Bert W. Meijer, 2015
L'identità Nazionale. Storie, film e miti per raccontare l'Italia