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MEDIA CULTURALISTA: Implica concentrare l'attenzione sul contenuto e sulla ricezione dei messaggi dei media, influenzati dal contesto personale immediato. * MEDIA MATERIALISTA: Porta a privilegiare gli aspetti politico-economici e tecnologici dei media in questione. * SOCIO CULTURALISTA: Sottolinea l'influenza dei fattori sociali sulla produzione e ricezione dei media e le funzioni di questi ultimi nella vita sociale * SOCIO MATERIALISTA: Considera i media un riflesso delle condizioni economiche e materiali della società anziché la causa prima. 4 DIFFERENTI TIPI DI TEORIA Intendendo per teoria ogni insieme di idee utile a capire un fenomeno, orientare l'azione o prevedere una conseguenza, si possono distinguere 4 tipi di teoria relativi alla comunicazione di massa:
La figura del divo così come la conosciamo nasce a partire dagli anni Dieci del Novecento grazie all'industria cinematografica di Hollywood. Nella società ipermoderna attuale si sta sviluppando un processo di moltiplicazione dei divi, che invadono progressivamente ogni territorio sociale (giornalismo, sport, moda, politica, arte e alta cucina). Nel passato i divi erano intangibili perché erano considerati soggetti che vivevano in una condizione superiore rispetto a quella umana e avvicinata spesso a quella divina. Oggi invece, tramite i media, i divi sono diventati un pò più simili al resto del genere umano.
Riassunto analitico dei capitolo I, II, III, VII, VIII, IX, X, XIII, XVI, XVIII
Il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Emilia-Romagna (Corecom) svolge funzioni di garanzia per cittadini e imprese, di verifica del rispetto delle disposizioni legislative e delle normative di settore per gli operatori della comunicazione e di consulenza per gli organi della Regione e la comunità regionale.
La comunicazione può essere interpretata come un atto semplice e autoconclusivo o come un processo dinamico.
Mondoperaio, 2018
Siamo un paese che eccelle nella produzione di beni per l'export, che ha accumulato risparmi privati senza confronto con quelli di altri paesi occidentali: ma ampi settori del ceto medio hanno visto diminuire proventi e occasioni di lavoro. Sono cresciuti gli impieghi a bassa redditività, occupazioni che nascondono una proletarizzazione di settori sociali: dipendenti di supermarket aperti fino a mezzanotte e nei giorni festivi, dipendenti delle compagnie aeree low cost, operatori di call center, e altri se ne potrebbero aggiungere. La gran parte dei giovani non può aspirare a livelli economici migliori di quelle dei genitori; in troppi soffrono condizioni di lavoro che rimandano a tempi che sembravano dimenticati: stipendi bassi anche per i laureati, tanti lavori a tempo determinato mascherati da partite Iva. A livello locale è difficile trovare una capitale europea nelle stesse condizioni di Roma. L'attuale amministrazione brilla per la sua incompetenza, ma almeno quattro o cinque amministrazioni precedenti hanno fatto tutto il possibile per trasformare i servizi municipali in enti autoreferenziali: strutture impegnate a tutelare i dipendenti, non ad assolvere il loro compito. Manca una strategia per fare fronte ad una immigrazione senza precedenti: l'Africa nei prossimi decenni raddoppierà la sua popolazione, e in tanti pensano che l'Italia e l'Europa possano essere la valvola di sfogo di questo evento. Le élite appaiono incapaci di farsene carico: per vanità, perché vivono una vita agiata, per rigidità ideologica . E la loro scarsa propensione alle riforme è il migliore strumento di promozione del populismo. Sono anche lo specchio di una società che nella sua maggioranza propende a lasciare le cose come stanno: a gran voce si chiede che tutto cambi ma poi si critica ogni possibile intervento nel timore di perdere i vantaggi presenti. Più che riforme si vorrebbero dei miracoli indolori.
Manuale di Semiotica di Nuovi Media, di Giovanna Cosenza. Elaborato per lo studio di Semiotica dei Nuovi Media, Scienze della Comunicazione.
LINGUAGGI E SEMIOTICA DEI PRODOTTI MEDIALI , 2017
Appunti completi II semestre "Linguaggi e semiotica dei prodotti mediali", prof.ssa Alice Cati, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Laurea in Linguaggi dei Media
Alfredo Mela: 'Sociologia delle città'
La comunicazione può essere interpretata come un atto semplice e autoconclusivo o come un processo dinamico. Nel primo caso è più corretto parlare di informazione (intesa come attività performativa e manipolatoria), si ravvisa cioè un'intenzionalità comunicativa (la semplice trasmissione di un messaggio da un emittente a un destinatario). Il rapporto comunicativo si realizza dunque a partire da un disallineamento tra la fonte e il ricevente. Un secondo caso è rappresentato dal processo attivato dai membri di una società nei confronti di eventi naturali o sociali ai quali vengono attribuiti significati a prescindere da qualsiasi intenzionalità comunicativa. Anche in caso di una relazione condizionata, se, cioè alla modificazione di A corrisponde una modificazione di B, si può parlare di comunicazione (in particolare, di dinamica stimolo-risposta). Bisogna però tenere presente che la comunicazione non appare per nulla come un atto definito, bensì come un processo continuo.
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Orizzonte Cina, 2016
Cheli E., Come difendersi dai media. Gli effetti indesiderati di giornali, radio, TV e internet., 2011
in "Lessico di etica pubblica", n. 1, pp. 157-178, 2022