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Questo contributo è dedicato alla presentazione di un eccezionale scarabeo rinvenuto durante l'esplorazione archeologica preliminare del nuovo tracciato della SP 25 Fuorni-Giffoni Valla Piana, nel tratto interessato dal progetto del termovalorizzatore di Salerno in loc. Cupa di Siglia 1 .
in LANX 5, 2010, pp. 208-216., 2010
L’esemplare di scarabeo dalla necropoli di Colle del Forno presentato in questa sede fornisce lo spunto per alcune brevissime considerazioni in merito alla produzione di stile globulare anche a fronte del recente lavoro di sintesi di U. Hannson sul tema che costituisce ad oggi un utilissimo aggiornamento sulle questioni stilistiche, formali, iconografiche, sugli aspetti produttivi nonché una discreta integrazione del corpus che era già stato apprestato da Peter Zazoff.
Atti dell'8 Congresso Internazionale di Studi Fenici e Punici. Carbonia, Sant'Antioco, 21-26 ottobre 2013, 2018
During the 1992 excavation led by G. Ugas in the sacred well’s area of St. Anastasia in Sardara (ca), was found a steatite’s scarab. It’s provided with a silver frame and engraved with a subject of Egyptian origin. The drawing includes a bovid against papyrus stems above the sacred boat. The finding can be placed among the Egyptian’s manifactures from the workshops of Naucratis or Memphis, although we can’t rule out a local imitation. The stratigraphic context can be dated to the vii -vi centuries B.C., perhaps even at times a little later, and it’s of particular interest because such evidences are quite common among grave goods but not as much in holy contexts. This case suggests a votive function of it or a possible link as matrix for the sealing use. This paper aims to analyze the typology and iconography of the Sardara’s scarab also investigating it’s meaning in a nuragic sanctuary.
La Tomba del Guerriero di Tarquinia, a cura di A. Babbi e U. Peltz, p. 269
Redaktion: Marie Röder (RGZM) Satz: Dieter Imhäuser, Hofheim a. T. Umschlaggestaltung: Reinhard Köster (RGZM) unter Verwendung einer Fotografie der Installation des Kriegergrabes in der Dauerausstellung der »ITALIA ANTIquA« im Berliner Alten Museum. Foto: Johannes Laurentius -Staatliche Museen zu Berlin, Antikensammlung
in Aristonothos. Scritti per il Mediterraneo antico 3, 2008, pp. 73-86., 2008
This brief note focuses on an unpublished seal of the Lyre Player Group found in Tarquinia. This particular class of seals, widespread in the basin of the Mediterranean and reaching the Italian Peninsula during the Orientalizing period, represents a good indicator for the study of the circulation of craftsmen and traders. In particular, this paper presents some considerations about the development of glyptic in Etruria during the Orientalizing period.
Fragmenta Entomologica, 2008
Nella presente nota viene descritto <em>Rhegmatobius</em> <em>petriolii</em> n. sp. della Grotta l’Arnale N° 871 La/Fr (Lazio), specie di grosse dimensioni ben distinta…
Melchiorre Zoppio, Giuliano cacciatore, a cura di Lorena Vallieri, perugia, Morlacchi, 2023., 2023
La pubblicazione dell’inedita tragedia Giuliano cacciatore di Melchiorre Zoppio, a lungo ritenuta perduta e conservata manoscritta in un codice della Biblioteca Oliveriana di Pesaro, offre l’occasione per una riflessione sulla vocazione teatrale dell’accademia dei Catenati di Macerata, fondata intorno al 1574 dal padre di Melchiorre, Girolamo Zoppio, e su quella bolognese dei Gelati, di cui il drammaturgo fu il principale promotore. La lunga dedicatoria da lui indirizzata a Serafino Olivier Razzali dà voce a una poetica tragica ricca di riferimenti culturali e mai disgiunta dalla prassi scenica in cui le posizioni personali dell’autore dialogano con quelle dei due sodalizi in un dialettico confronto con le più innovative sperimentazioni drammaturgiche coeve.
Quaderni di archeologia fenicio-punica/CM 02] [Alle sorgenti del Kothon] Il rito a Mozia nell'Area sacra di Baal 'Addir -Poseidon Lo scavo dei pozzi sacri nel Settore C Sud-Ovest (2006-2011) [di Lorenzo Nigro e Federica Spagnoli] [con contributi di Francesca Alhaique, Francesco Guizzi, Ingrid Melandri] ROMA 2012 [1.] Ingrid Melandri [Uno scarabeo in Egyptian Blue dalla Favissa F.2950] MOTYE [16]
Kubaba
RIASSUNTO Il presente articolo si pone quale ulteriore studio e approfondimento di un argomento affrontato in un precedente contributo presentato nell’anno 2009 in occasione della XLIV Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, I.I.P.P. . Esso è volto al tentativo di comprendere la giusta attribuzione cronologica da assegnare allo scaraboide proveniente dal sito di Monti Prama, località ubicata nella Sardegna centro occidentale, presso Cabras (OR). Tale manufatto rappresenta l’unico scaraboide rinvenuto presso quella necropoli-santuario di età nuragica meglio nota per le statue a grandezza naturale di recente restauro. In questa sede lo scaraboide di Monti Prama viene comparato con altri esemplari ad esso molto simili, nel tentativo di darne un inquadramento cronologico osservando, nel contempo, le evidenze di altri rinvenimenti glittici avvenuti in Sardegna, sulla penisola italiana e nell’ambito geografico mediterraneo d’Oriente e d’Occidente. ABSTRACT This article is a further study on the subject of a previous paper presented in 2009 at the XLIV Scientific Meeting of the Italian Institute of Prehistory and Early History, I.I.P.P.. It aims at understanding the correct chronological attribution of the scaraboid from Monti Prama, a site located in Central West Sardinia, near Cabras (OR). This artifact represents the only seal found in this Nuragic necropolis-sanctuary which is better known for its life-size and recently restored statues. In this contribution the scaraboid is compared to other objects of a very similar types, in an attempt to amend its chronology and also bearing in mind aspects of other glyptic discoveries from Sardinia, the Italian peninsula and other Mediterranean sites.
Bonetto J., Mantovani V., Zara A. 2021 (a cura di), Nora. Il Tempio romano (2008-2014), Scavi di Nora X, Roma, 2021
Incipit: Durante gli scavi svolti presso l’area del Tempio romano di Nora, è stato rinvenuto uno scarabeo in steatite (figg. 1 A-C), provvisto di montatura in argento alquanto ossidata (NR14/PP/24051/S/7227). Il reperto, all’atto del recupero, era incluso in unostrato humotico già interessato da interventi di età contemporanea, aspetto che ha suscitato perplessità circa l’autenticità storica del reperto in questione. Ad un più approfondito esame, fatti salvi gli opportuni accertamenti microscopici e chimico-mineralogici, si può senz’altro affermare che si tratta di un manufatto originale antico, escludendo pertanto l’eventualità di una riproduzione moderna. Come si cercherà di dimostrare nel presente contributo, la tipologia e il genere di materiale utilizzato nonché l’iconografia e la tecnologia produttiva riconducono l’oggetto ad un arco cronologico compreso tra il VII e il VI sec. a.C
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Lignan, a cura di M. Bortolotti, Udine, Società filologica friulana, pp 83-110, 2015
Festschrift per Vittorio Sgarbi. Settanta scritti e altrettanti auguri, Franco Maria Ricci , 2022
M.T. Iannelli (a cura di), Hipponion, Vibo Valentia, Monsleonis. I volti della città, Reggio Calabria 2014, pp. 87-93., 2014
in G. Bagnasco Gianni, C. Chiaramonte Treré, F. Chiesa, Interpretando l'antico. Scritti di archeologia offerti a Maria Bonghi Jovino, Milano 2013., 2013
STUDI ETRUSCHI VCL. LUI -MCMLXXXV -(SERIE III)., 1987
in F. Redi, A. Forgione (a cura di), VI Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (Sala Conferenze “E. Sericchi”, Centro Direzionale CARISPAQ “Strinella 88”, L'Aquila, 12-15 settembre 2012), All'Insegna del Giglio, Firenze, 2012
Rinascimento visto da Sud, 2019
Σύναξις καθολική. Beiträge zu Gottesdienst und Geschichte der fünf altchristlichen Patriarchate für Heinzgerd Brakmann zum 70. Geburtstag, hrsg. Diliana Atanassova, Tinatin Chronz, 2014
Quaderni di Archeologia del Piemonte, 2020