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Il problema del cosiddetto ‘omphalos di Napata’

2006, Ricerche di Egittologia e Antichità Copte” VIII (2006), pp. 49-60

Il cosiddetto omphalos di Napata 2 (tav. I) fu rinvenuto, durante gli scavi del Reisner del 1915, in una camera (B 503) del Grande Tempio di Amon al Gebel Barkal. È un oggetto di forma semiovale, in arenaria, con tracce di stucco e di pittura. Le dimensioni riportate nella scheda contenuta nel catalogo Soudan 3 sono: altezza 62,5 cm e diametro 59,2 cm 4 . Sul corpo vi è un'apertura quadrangolare (24 × 20 cm), che dà accesso ad una cavità (con una profondità dagli 8 ai 13 cm) 5 praticata evidentemente per contenere un importante oggetto. Originariamente l'apertura doveva essere chiusa da una porticina, oggi scomparsa. Sembrerebbe che sia stata divelta, forse per rubarne l'oggetto contenuto. È evidente dunque che l'oggetto trafugato fosse prezioso non tanto per il suo signifi cato ideologico, quanto, invece, per il suo valore intrinseco; si trattava probabilmente di un oggetto costituito da materiale pregiato, come oro, argento e/o pietre preziose.