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Sofocle Antigone 2 PERSONAGGI DEL DRAMMA ANTIGONE ISMENE CORO DI VECCHI TEBANI CREONTE GUARDIA EMONE TIRESIA I MESSAGGERO EURIDICE II MESSAGGERO Armati di Creonte. Ragazzo che guida Tiresia cieco. Corteo funebre di Emone. La scena è in Tebe, davanti al palazzo reale.
Cratilo 2 Platone CRATILO ERMOGENE: Vuoi dunque che mettiamo a parte di questo nostro discorso anche Socrate, qui presente? CRATILO: Se a te pare. ERMOGENE: Cratilo,(1) qui presente, sostiene che ciascun essere possiede la correttezza del nome che per natura gli conviene e che il nome non è quello col quale alcuni, come accordatisi a chiamarlo, lo chiamano, mettendo fuori una piccola parte della propria voce, ma che una correttezza riguardo i nomi esista per natura per Greci e barbari ed è la stessa per tutti. Io gli domando dunque se egli ha a nome Cratilo conforme verità ed egli ne conviene. «E che dire», gli chiedo, «per Socrate?» «Socrate», mi risponde. «Dunque anche per tutti gli altri uomini, il nome col quale chiamiamo ciascuno, questo è il nome che a ciascuno conviene?» «Ma non per te, di certo, il nome è Ermogene»,(2) ha risposto, «anche se tutti gli uomini ti chiamano così». E benché io gli domandi e desideri sapere cosa mai dica, non si spiega per nulla, e si prende gioco di me, fingendo di pensare qualcosa entro se stesso, come se ben conoscesse in merito tali cose che, se volesse dire chiaramente, farebbe in modo che anch'io concordassi e dicessi quello che lui dice. Se tu dunque in qualche modo sei in grado di cogliere il responso di Cratilo, ti ascolterei volentieri.
Simposio 2 Platone SIMPOSIO APOLLODORO: (1) Mi pare proprio di non essere non esercitato riguardo a quello che volete sapere da me. Me ne venivo per caso, avanti ieri, in città da casa mia. Ed ecco uno dei miei conoscenti, vedendomi dalle spalle, mi chiamò da lontano, e scherzando, insieme alla chiamata mi disse: «Oh, Falereo, eccolo il nostro Apollodoro! Non ti fermi un po'?». Ed io fermandomi l'aspettai.
Fedro 2 Platone FEDRO SOCRATE: Caro Fedro, dove vai e da dove vieni? FEDRO: Dalla casa di Lisia, Socrate, il figlio di Cefalo, (1) e vado a fare una passeggiata fuori dalle mura. Ho passato parecchio tempo là seduto, fin dal mattino; e ora, seguendo il consiglio di Acumeno,(2) compagno mio e tuo, faccio delle passeggiate per le strade, poiché, a quanto dice, tolgono la stanchezza più di quelle sotto i portici.
Fedone 2 I ECHECRATE Di' un po', Fedone, eri presente tu quando, in carcere, Socrate bevve il veleno o ne hai sentito parlare da altri? FEDONE C'ero io proprio, Echecrate. ECHECRATE E che disse prima di morire? E come morì ? Vorrei proprio saperlo; perché, noi di Fliunte, non andiamo quasi mai ad Atene e da quella città non è venuto nessuno che potesse riferirci notizie sicure su questo fatto. Così sappiamo soltanto che è morto dopo aver bevuto il veleno. E nessuno ci ha saputo dire di più.
Da mio nonno Vero: il carattere buono e non irascibile. 2
The survival of the feelings of Antigone in a saying of the Ionian Calabria
Volumi antichi: libro aperto sulla città
estratto di Roma un volume che, omaggio al capo del governo, era stato da questi donato al Governatorato per essere …collocato in idonea raccolta. Si trattava di un esemplare tra i più antichi, dell'Antiquae Urbis Splendor di Giacomo Lauro contenente, come specifica la lettera del segretario particolare del capo del governo, specialmente immagini di antichi edifici romani 3 (Fig. V, cat. 180). È infatti l'edizione del 1614 di Giacomo Mascardi senza il testo sul verso delle tavole che comparirà invece nell'edizione di Andrea Fei del 1641 (cat.87). Con procedura anche più diretta, nel '37, viene donato al Museo di Roma dal Governatorato il volume di Ridolfino Venuti Collectanea antiquitatum romanarum (cat. 167) del 1736, consistente in tavole incise all'acquaforte, già nella biblioteca del castello di Neder-Hennert in Olanda e da qui prelevato da Luisa e Iacob Constant van Wassenau 4 per farne omaggio al Duce del Fascismo (Fig. VI-b). Sempre nel '37 perviene alla nascente collezione del Museo una guida di Roma del 1793, con dedica autografa di Joinville Chantecaille al duce datata Bordeaux, 5 Mai 1936 (cat. 127), insieme anche ad una raccolta di vedute della città di Pieter Schenk 5 (Fig. VII). Agli anni trenta risale anche l'acquisizione temporanea, poi divenuta permanente, di libri, opere e documenti di proprietà dell'ex circolo di artisti tedeschi, al Museo di Roma, in occasione della mostra dei pittori di Olevano 6. Si tratta ancora una volta, per la maggior parte, di volumi di incisioni: la collezione delle 49 incisioni con scene dell'Iliade e dell'Odissea di Bonaventura Genelli, le 24 tavole di Les Argonautes (cat. 40) realizzate su invenzione di Asmus Jakob Carstens ed incise da Joseph Koch del 1799, e le 12 tavole disegnate ed incise da Johannes Riepenhausen della Vita di Raffaelle da Urbine del 1833. Ma la provenienza più consistente e sistematica di questo primo nucleo di vo
Aldo Canestrari, SITO WEB “ANTIGONE” http://www.mesopotamia-ita.com/Antigone/ Presentazione del Sito Web. Questo Sito Web è dedicato ad Antigone: sia alla tragedia di Sofocle, universalmente considerata uno dei capolavori della letteratura mondiale, sia a molte delle sue rivisitazioni: le letture critiche ed analisi culturali, letterarie, filosofiche, etno-antropologiche, storico-politiche, e le interpretazioni nel teatro, nel cinema, nella letteratura. Una particolare attenzione è qui rivolta al dibattito contemporaneo, con un approfondimento specifico al tema della giustizia e della legge, a cui la vicenda di Antigone è fortemente connessa. Il conflitto alla base dell’Antigone sofoclea tra la legge della ‘polis’, legge scritta e configurata in ordinamento politico, e le “leggi non scritte”, radicate nei vincoli familiari e di sangue (‘oikos’), affettivi, la cui origine si perde nella notte dei tempi e reclama un’eternità religiosamente fondata sulle divinità più ancestrali, preolimpiche, a partire da Dike, ebbene, tutto ciò prefigura i successivi millenni di dibattito tra diritto positivo ed il cosiddetto ‘diritto naturale’, sulla disobbedienza alla legge costituita, in nome di superiori principi di giustizia, sull’esigenza che le leggi costituite non siano autoreferenziali, basate su forza ed arbitrio, ma invece fondate su princìpi più universali, che oggi vengono ricondotti in particolare al diritto costituzionale; su tutto ciò aleggia la consapevolezza dell’esigenza di prendere in considerazione sia le ragioni di Antigone che le ragioni di Creonte: entrambe hanno una loro validità, e ciò che è mancato nella vicenda sofoclea, come lo stesso Sofocle risulta lucidamente consapevole, è stato proprio il dialogo tra queste due ‘dimensioni’, tra due protagonisti entrambi monoliticamente immobili nella loro posizione. D’altra parte, come è stato teorizzato da innumerevoli voci, da Hegel a Goethe a Jaspers, per citarne solo alcune, essenza del ‘tragico’ è proprio questa contrapposizione non dialogica e non dialettica ove è esclusa la possibilità di suo superamento. maggio 2022 - Aldo Canestrari - [email protected]
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Kreativität im Schnittpunkt der Observanzen/ Creatività e osservanza Italienische Literatur um 1600 zwischen Gegenreformation und Regelpoetik/ Letteratura italiana del Seicento tra Controriforma e normatività poetica, 2023
Le Sirene di Kroton. Catalogo della Mostra (Museo Archeologico Nazionale di Crotone, 2010), 2010
Antígona: a eterna sedução da filha de Édipo, 2000