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The fortified site of Santa Giulitta, in south-west Piedmont and close to Liguria, stands in an important position both for the Tanaro valley and linking paths from the plain to the see coast. According to some clues, it can be supposed that the castrum belonged to the Early Middle Ages, maybe to the Byzantine defensive system, but a more recent dating cannot be excluded.
CROSETTO, 2015
Aggiornamento delle ricerche su due diversi cantieri di Tortona e Asti
N Nu um me er ro o S Sp pe ec ci ia al le e: : r ri is sp po os st ta a a al l D Do os ss si ie er r s su ul l S Se ed de ev va ac ca an nt ti is sm mo o La Veglia pasquale secondo Robert Amiet Cantor ROBERT AMIET: La veillée pascale dans l'église latine, tome I: le rite romain
ARNALDO MARCONE (a c. di), L’imperatore Giuliano. Realta` storica e rappresentazione (Studi sul Mondo Antico STUSMA 3), Milano, Le Monnier 2015, pp. VII-349, 2019
Rivista "AboutArt", 2024
Salvatore Gregorietti un protagonista dell'arte siciliana tra '800 e '900 nei dipinti al Museo Diocesano di Monreale. di Lisa SCIORTINO Salvatore Gregorietti[1] nacque a Palermo nel 1870. Avviato dal padre alla carriera ecclesiastica, frequentò per alcuni anni il Seminario cittadino dove conobbe Gioacchino Di Marzo che, riconoscendo in lui una propensione verso l'arte, lo avviò agli studi di disegno della Scuola tecnica serale di Disegno di istituzione comunale. Qui incontrò il pittore Enrico Cavallaro (1858-1895) con il quale collaborò nel 1891 alla decorazione dei foyer e dei corridoi del Teatro Politeama[2] e alla sala dei Gonfaloni a Palazzo delle Aquile a Palermo[3]. Nel 1894 fu nominato socio fondatore del Circolo Artistico del capoluogo siciliano del quale decorò le sale interne, ma presto, in aperta polemica con alcune scelte artistiche, se ne dissociò. Nello stesso anno partecipò con La loggia dell'Incoronazione alla I Esposizione della Società Promotrice Siciliana di Belle Arti di Palermo e, nel 1896, alla V con Donne della Kalsa e Vicolo palermitano (Fig. 1), della Civica Galleria d'Arte Moderna di Palermo.
1989
II momento qualificante la collana è quello del progetto. Essa pertanto non si presenta come un prodotto monolitico, ma, di volta in volta, prende in considerazione un singolo progetto, documentandolo in tutte le fasi di elaborazione, o un architetto, del quale cerca di mettere in risalto le peculiarità progettuali attraverso la lettura di una o più opere significative, oppure, infine, esamina occasioni particolari che vedono il concorso di contributi disciplinari diversi su di un tema dato. Ciò che dà unità a ciascun volume della collana è la stretta adesione al tema, che si configura come momento emblematico nell'ambito della cultura architettonica contemporanea. In questa ottica assume significato particolare anche la "costruzione" stessa di ciascun volume, che tende a proporsi come un "progetto" fornito di proprie autonome caratteristiche, che riflette, nella sua forma, i contenuti che esprime e rappresenta. La collana privilegia l'area progettuale piuttosto che quella esecutiva, che viene comunque documentata nei limiti in cui rientra nel luogo della rappresentazione in quanto momento complesso di idealità e progettualità. Inoltre, in tal modo, si vuole innescare un processo di progressiva estensione delle tematiche che, a partire dal "dettaglio", giungono a mettere a fuoco la personalità complessiva di un architetto, o la singolarità di un tema, o la pluralità di letture di un'occasione progettuale. Attraverso i testi critici introduttivi si compie quella lettura storica che, centrando il tema dell'opera nella ricostruzione teorica dell'operazione progettuale, consente di stabilire quella continuità necessaria, affinchè ciascun "progetto" non si ponga come oggetto isolato, ma piuttosto come elemento a partire dal quale tratteggiare un quadro complessivo, e non antologico, nel quale si colloca un momento particolare della ricerca architettonica. E' evidente anche il senso didattico dell'operazione, che fornisce veri e propri materiali di studio, sulla genesi di diversi progetti, dallo schizzo all'architettonico, cercando di rendere il più esplicita possibile la metodologia sottesa da ciascuna opera. Un altro elemento caratterizza questa collana, tutta rivolta al contemporaneo, la volontà di svelare e mettere in scena anche quegli aspetti onirici e surreali, e tuttavia "testimonianze" tra il pubblico e il privato dell'attuale dimensione culturale, che caratterizzano in modo particolare una condizione della ricerca, e, dunque una produzione per la maggior parte condannata all'ineffettualità. L'eloquenza del di-segno, in cui predomina il rifiuto del compromesso, mentre individua un luogo teorico del progetto, ne sottolinea un rigore morale che, in anni recenti, ha pagato il prezzo di una non voluta emarginazione dai luoghi della decisione. L'illustrazione, innanzitutto teorica, si propone anche come momento di documentazione sull'opera complessiva di questi architetti contemporanei, attraverso l'integrazione dell'apparato bio-bibliografico con il regesto delle opere, che contestualizza il progetto in una panoramica antologica che lo ripropone all'interno di una ricerca complessiva.
neral Construction S.p.A., sono state verifi cate tutte le aree interessate dalle lavorazioni e, al momento del rinvenimento di evidenze di natura archeologica, sono stati effettuati saggi di scavo stratigrafi co con relativa documentazione, fi nanziati integralmente dalla società committente.
ALTROVE QUI-"Tra mar Jonio e monti silani". Cultura del sacro, conoscenza e comunità in un luogo immaginato: la Valle del Trionto.
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Memorie dell'Accademia Roveretana degli Agiati, a.252, serie II, vol. V, t.II, pp.305-326, 2002
Francesco Paolo Michetti Catalogo generale, 2018
Cees de Bondt, “Il gioco della racchetta a Venezia (1590-1775 ca.)”, in Studi veneziani, LXXXV-LXXXVI, 2022, pp. 115-132., 2022
L'impresa degli Agiati, Rovereto, 2018
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2021