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Le esperienze mutualistiche e solidali e leconomia di comunione

Abstract

Il saggio individua nell’ambito del pensiero protosocialista e successivamente nella scuola cristiano-sociale la genesi dei pilastri ideali e organizzativi che avevano consentito in Europa la nascita e il consolidamento del movimento cooperativo, che avrebbe trovato proprio nel Trentino di Chiara Lubich una terra particolarmente fertile su cui attecchire. Passa quindi a verificare le affinità tra impostazione di fondo, soprattutto di carattere motivazionale, dell’impresa cooperativa con quella che aderisce alla proposta di «Economia di Comunione». Viene rilevata una serie di elementi di convergenza tra le idealità propugnate dalle costruzioni teoriche del protosocialismo e le realizzazioni messe in campo da Chiara Lubich e da lei trasferite con un’intuizione particolarmente felice nel modello operativo dell’«Economia di Comunione». Un tratto comune particolarmente evidente risulta essere quello riscontrabile attorno alla realizzazione di rapporti, tra le persone e tra i popoli, improntati all’armonia.