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C. Boito, Macchia grigia Gerace

al fantastico» (R. Caillois, Nel cuore del fantastico, Milano, Feltrinelli, 1984, pp. 11, 13). 4 C. Benedetti, Lʼenunciazione fantastica come esperienza dei limiti cit., p. 349. 5 «La nevrosi è il risultato analogo di una perturbazione similare della relazione tra lʼio e il mondo esteriore» (T. Todorov, La letteratura fantastica, Milano, Garzanti, 2000, p. 152). 6 «La sera, di mano in mano che cresce lʼoscurità, si fa più intensa di contro a me» (Macchia grigia, p. 171). 7 «Notate poi che, quando chiudo gli occhi per dormire, io sento la mia macchia dentro di me. E allora è un supplizio diverso. La macchia non si aggira più intorno a se stessa, ma cammina, corre. Corre in su, e nel correre tira in su la pupilla; sicché mi pare che il globo dellʼocchio debba rovesciarsi, arrotolando dentro nellʼorbita. Poi corre in giù, poi corre dalle parti, e il globo dellʼocchio la segue, e i legamenti quasi si schiantano, ed io dopo un poco mi sento dolere, proprio effettivamente dolere gli occhi» (ibidem, p. 173). 8 Ibidem.