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Oggi viviamo in un mondo che sembra diventare sempre più inospitale, percorso da minacce di ogni genere e da un'angoscia diffusa che incide persino sulle nostre scelte più banali e quotidiane, come prendere la metropolitana o decidere la meta di un viaggio (per un approfondimento dei temi trattati, cfr. Pulcini 2009). È innegabile che la globalizzazione ha mutato profondamente lo scenario antropologico e sociale, ponendoci di fronte a sfide inedite e aprendo necessariamente nuove prospettive sul piano etico e politico. Si potrebbe affermare che le due sfide fondamentali che siamo chiamati ad affrontare sono prioritariamente due: la sfida sociale, vale a dire l'emergere della figura dell'altro come diverso (basti pensare alla drammatica questione dei migranti che equivale sempre più a una triste contabilità dei morti); e la sfida ecologica, che riguarda il destino stesso dell'uma-nità e del pianeta.
UNIBA - Thesis - L'Assistenza Umanitaria Internazionale (Pt.2), 2019
All’indomani della crisi libica del 2011 e del contemporaneo acuirsi degli scontri in Siria, gli Stati europei affacciati sul Mediterraneo e quelli posti alla frontiera est dell’Unione, si sono ritrovati a fronteggiare un inatteso e massiccio flusso immigratorio. La destabilizzazione politica e militare dell’area nordafricana - da sempre argine alla rotta migratoria sub-sahariana - ed il collasso socio- economico dello Stato siriano, hanno aperto le porte ad una mole incontrollata ed indiscriminata di soggetti in fuga, non sempre titolari di protezione internazionale e spesso, si sottolinei, con esiti infausti dei disperati trasferimenti eseguiti via terra o via mare, per lo più gestiti da “trafficanti di esseri umani”. Si sono così accesi i fari degli operatori umanitari sulle aree richiedenti un intervento urgente, auspicato non solo per l’inerzia delle istituzioni internazionali e regionali, ma anche (e forse in primis) dagli stessi Stati di approdo, trovatisi nell’incapacità di affrontare autonomamente ed efficacemente una gravissima emergenza di irregolarità immigratoria, impattante tanto sulla condizione umanitaria degli immigrati, quanto su quella sociale della stessa popolazione locale. Si è dunque aperta la strada ad un inedito approccio operativo dell’azione umanitaria, per l’individuazione ed il dislocamento - dapprima in zone sicure vicine, poi in Stati di accoglienza, per via aerea - di soggetti “particolarmente vulnerabili”, tramite corridoi umanitari realizzati da enti religiosi in partenariato con le istituzioni governative dello Stato di destinazione. Si procederà dunque, dopo un approfondimento sulle fonti e sulla prassi concernente i corridoi umanitari in quanto forma di assistenza umanitaria, ad una scansione cronologica e fenomenologica dei diversi approcci con cui li si è adoperati, fino al più recente progetto pilota “Corridoi Umanitari, 2015”, che inaugura il c.d. approccio ecumenico. Alla luce del successo conseguito, in conclusione, se ne prospetta un’estensione ad ulteriori operazioni di tipo umanitario, già affette dalle ben note criticità legate al c.d. approccio integrato e all’earmarking.
Analisi multidisciplinare del mito del diluvio. Prima pubblicazione: 21-03-2010
Tesi di dottorato-PhD dissertation. Università degli studi di Genova - XXI ciclo (2006-2008). This thesis deals with the popularization of Antonio Gramsci in Italy between the '40s and' 60s by analyzing the Italian popular weeklies, particularly those in the social-communist area: "Calendario del Popolo", "Vie Nuove" and "Noi Donne". The aim is to show what are the elements of Gramsci's thought and biography used to make it known to the Italian proletarian masses, for which at the end of the war he is still practically unknown. Questa tesi affronta la popolarizzazione di Antonio Gramsci in Italia tra gli anni '40 e '60 analizzando i settimanali popolari italiani, particolarmente quelli di area socialcomunista: "Calendario del Popolo", "Vie Nuove" e "Noi Donne". L'obiettivo è mostrare quali sono gli elementi del pensiero e della biografia di Gramsci utilizzati per farlo conoscere alle masse proletarie italiane, per le quali alla fine della guerra è ancora praticamente uno sconosciuto.
2017
Il contributo analizza lo «shell shock», il trauma psichico provocato dalla Prima Guerra Mondiale. Gli «shell shocked man» erano troppo traumatizzati e mentalmente disturbati per continuare a combattere la guerra. Questo articolo, inoltre, tratta la storia delle politiche di trattamento del trauma e le strategie di controllo dell’anormalita nei soldati traumatizzati durante la Prima Guerra Mondiale. Questa ricerca in particolare prende in considerazione i soldati del manicomio di Racconigi, in provincia di Cuneo, tra il 1909 e il 1919. This paper focuses on «shell shock», the psychic trauma provoked by the First World War. The «shell-shocked man» was too traumatized and mentally broken to continue fighting the war. This article also outlines the history of trauma treatment policies and control strategies of the anormality in traumatized soldiers of the First World War, by taking into consideration the soldiers confined to Racconigi Asylum, in the province of Cuneo, between 1909 and ...
Convegno internazionale: Oltre Worms. La costruzione dello specifico occidentale nel XII secolo tra declinazioni dei poteri locali e dimensione universale. Abbazia di Farfa 14-16 settembre 2022
Studia Patavina, 2016
The French Dominican friar Claude Geffré is one of the most famous theologians devoted to study the impact of globalization on the expression of the Christian faith. This study intends to highlight his important contribution as an answer to the challenges Christendom has to face in this always more interconnected world. First of all we review the work of famous thinkers who have guessed how an encounter between theology and historical data is badly needed, in order to explain how nowadays, under Geffré’s guide, we must focus on geographical coordinates in order to build up a really universal Christendom.
Etnoantropologia, 2014
The paper traces a biography of the gift in post-tsunami Sri Lanka. It shows that the process of "commodification" of international aid was not produced by a monolithic humanitarian apparatus, considered as the perverse expression of the interference of the North on the South of the world. Various ethnographic studies prove that the "competitive humanitarianism" that emerged in Sri Lanka resulted by an interrelate network of individuals and organizations which overcomes the rigid distinction between beneficiaries and donors, expatriates and locals, experts and non-experts.
Peer-review. Articoli e note inviati per la pubblicazione alla rivista sono sottoposti -nella forma del doppio anonimato -a peer-review di due esperti, di cui uno almeno esterno al Comitato Scientifico o alla Direzione. Ogni due anni sarà pubblicato l'elenco dei revisori.
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, 2021
Le ipotesi di riforma nazionale e le leggi regionali approvate per il sostegno dell'attività dei caregiver familiari. Il lavoro è inserito (cap. 7) all'interno del volume "L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia" a cura di NNA, Maggioli Editore, 2021.
A first review of statistical surveys about tourism damages caused by 2016-17 earthquake in Umbria province (Italy), measuring accommodation flows and museum flows.
E' vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata. INDICE Presentazione, di E.L. Quarantelli pag. 11 Introduzione » 15 1. Fasi acute del disastro; minaccia e allarme; impatto e reazione immediata. Una prospettiva sociologica, di C. Pelanda
(Dis)ordini mondiali La ripresa del conflitto armato in Nagorno Karabakh, da un lato come scontro etnico-religioso, dall'altro come guerra per procura, è uno dei numerosi segnali dello scricchiolamento dell'ordine mondiale affermatosi dopo il crollo sovietico, a sua volta erede, quanto alle sue radici profonde, degli assetti geopolitici risultanti dall'affermazione dello Stato nazione e dall'intraprendenza coloniale delle grandi potenze; imperialismo e colonialismo, cui le potenze emergenti extraeuropee del XIX-XX secolo, prima gli Stati Uniti, poi il Giappone, hanno finito per adattarsi, e che attualmente la Cina sembra voler rielaborare
Anna Maria Boileau, nata a Casale Corte Cerro (Novara) nel 1943, si è laureata in sociologia nel 1969 presso l'Università di Trento. Dal 1969 lavora all'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia, dove ha curato ricerche sui servizi socio-assistenziali e sui problemi delle minoranze etnico-linguistiche. Dal 1976 è incaricata di sociologia presso la Scuola superiore di servizio sociale di Verona. Bernardo Cattarinussi, nato a Marano Lagunare (Udine) nel 1946, è contrattista di sociologia presso la facoltà di scienze politiche di Trieste e collaboratore dell'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia. Ha pubblicato studi e ricerche sull'associazionismo, sulle comunità di pescatori, sugli svantaggiati e sul pensiero utopico. Giovanni Detti Zotti, carnico, classe 1950, si è laureato in scienze politiche-indirizzo sociologico a Bologna nel 1974. E' ricercatore dell'Istituto europeo di Firenze e collaboratore dell'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia. Carlo Pelanda, nato a Tolmezzo nel 1951, è laureando in scienze politiche all' Università di Trieste. Raimondo Strassoldo, friulano, nato a Roma nel 1942, ha studiato scienze politiche a Trieste e sociologia a Trento, dove ha lavorato dal 1968 al 1971. Dal 1972 è direttore dell'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia e dal 1973 incaricato di sociologia urbana e rurale all'Università di Trieste. Ha pubblicato i volumi La suburbanizzazione della collina veneta e friulana (1971), Sviluppo regionale e difesa nazionale (1972), Sistema e ambiente. Introduzione all'ecologia umana (1977) e (come curatore) "Confini e regioni" (1973). E' stato relatore a diversi congressi e consulente del Consiglio d'Europa. Bruno Tellia, nato a S. Possidonio nel 1943, si è laureato in sociologia a Trento e specializzato all'Università del Wisconsin (Usa). Attualmente è docente di sociologia delle comunicazioni presso l'Università di Trieste. Tra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie Il comportamento politico-elettorale dei giovani (in collaborazione) (1972), Politica, classi sociali e personalità (1974), Gruppi di pressione e decisione politica (1975). Attribuzioni Agli effetti di legge, le pp. 27-129, 285-308, 343-362 sono state scritte da R. Strassoldo; le pp. 133-158, 211-221, 241-285, da B. Cattarinussi; le pp. 221-240 da A.M. Boileau. Il cap. 7 è di B. Tellia, l'8 di G. Delli Zotti, l'11 di C. Pelanda.
2008
Welfare state: le riforme interrotte Welfare state in Europa Diritti e tutele nel mondo Speciale lavoro minorile Approfondimenti NotiziarioInca M Intervento T Il riformismo concreto del Partito democratico 5 di Enrico Letta M Welfare state: le riforme interrotte T Il Protocollo del welfare, la legge 247/07 11 e l'iniziativa dell'INCA di Luigina De Santis T Lo strano caso dell'opzione «retroattiva» 19 di Francesco Baldassari T Si riparte: da pensioni e salari 27 di Luciano Caon T Riordino degli enti o non riordino: questo è il problema! 31 di Rita Cavaterra M Welfare state in Europa T La spesa per la protezione sociale in Europa 37 di Carlo Caldarini T Le convenzioni internazionali in materia 63 di sicurezza sociale nei Paesi Bassi di Eleonora Medda e PieterVanden Broeck M Diritti e tutele nel mondo T ILO -Conferenza internazionale del lavoro 71 Più impegno per la giustizia sociale e per una globalizzazione equa di Vittorio Longhi T Flexicurity, il modello danese 75 di Anna Mette Skipper Sommario ©Tutte le immagini di questo numero sono tratte da «CGIL Le raccolte d'arte» edito da Ediesse, 2005 Alberto Manfredi Paesaggio (particolare) 1992 Olio su tela cm. 80×80 Camera del Lavoro di Reggio Emilia
Teo, l'Orban ed altri finti orbi, Dittatori d'Europa? Di social media, di Africa splendida, e di meschini in campagna elettorale.
Rivista del diritto della navigazione, 2021
This article aims at contributing to the debate on the possibility to extend to pilots of unmanned ships the shipmaster’s duty to render assistance at sea, as well as on the overall compatibility with the said duty of the advent of such ships. To this end, the content and scope of the duty to render assistance at sea, as well as of the related obligations, are briefly described. This will allow not only to consider these obligations applicable to pilots of unmanned ships, but also to argue that the use of such ships does not conflict, in principle, with their content. On the other hand, in assessing the compatibility of the use of unmanned ships with respect to the aforementioned duty, the investigation will be extended beyond the aspects relating to a possible violation of the duty in the strict sense, examining the overall consistency of the search and rescue legal regime, as well as its future effectiveness. On the basis of this analysis, the need to integrate the regulatory framework will be supported, and some possible solutions will be indicated within the framework of the recent trends that characterize the regulatory activity conducted by the International Maritime Organization.
Il Regno - Moralia Dialoghi, 2018
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