Coda al commiato

This is a pamphlet against the debate between analytic and continental philosophy as it was framed at the end of the XXth Century. It was written in 1996 and appeared as hypertext in in first issue of "I fascicoli di Analitici e Continentali" (1998) on an Italian site which collected papers on the debate. The site where it was hosted seems to be accessible no longer, but the following to that pamphlet, titled "Coda al commiato", was published on "Studi sulla Formazione", and it is freely accessible, <http://www.fupress.net/index.php/sf/issue/view/869>.

RFIC 144 (2016) 156-174

Review article of: Eustathii Thessalonicensis Exegesis in Canonem Iambicum Pentecostalem, recensuerunt indicibusque instruxerunt Paolo Cesaretti – Silvia Ronchey (Supplementa Byzantina, 10). Berlin-Boston, Walter De Gruyter 2014, in «RFIC» 144 (2016), pp. 156-174.

2012

Fanalini di coda di Lucia Re [Pubblicato in Gruppo 63. Il romanzo sperimentale. Col senno di poi, a cura di Nanni Balestrini e Andrea Cortellessa (Roma: L'Orma, 2013)] 1 Renato Barilli, Fausto Curi e Niva Lorenzini, Il gruppo 63 quarant'anni dopo: Bologna, 8-11 maggio 2003 : atti del convegno (2005) 283.

Osservazioni sulla sua origine ed applicazione negli stili esecutivi dei secoli XVI, XVII, XVIII.

"Commedia" e lo spettacolo italiano tra le due guerre a cura di Antonella Di Nallo, 2014

Per la prima volta in maniera approfondita viene raccontata la storia di "Commedia" - una fra le riviste teatrali più importanti del Novecento - nel contesto della cultura e della società italiana fra le due guerre mondiali.

In this contribute I have examined some toponymes from the so-called Cimbrian Corridor, a wide area connecting the linguistic islands on the Cimbrian highland of Asiago (Roana-Mezzaselva and Luserna) with Lessinia (Giazza). In this area, where the once spoken Cimbrian languages are nowadays extincted, some toponymes probably derive from more or less conservative Cimbrian compounds. Considered the data from Valdagno (Vi), I claim that such toponymes are also likely to be found in urbanized floor valley when Cimbrians settled as well. Secondly I show that the Cimbrian enclaves will share the 'Cimbrian Corridor' condition in a short time: L1 speakers of Cimbrian language are in fact quickly disappearing. In the near future, I hope, I will investigate the Venetian dialects inside the Cimbrian Corridor to highlight the Cimbrian imprinting in a restricted lexical area: although both the high hill productive activities and the mountain flora and fauna languages are quickly exstinguishing, a few Cimbrian words belonging to this lexical area can still be used metaphorically in the modern Cimbrian Corridor dialects.

Cohortes alpinorum, 2013

La vita del doge Domenico Contarini (1581-1675). Ricerca genealogica del ramo contariniano dei "Ronzinetti", da cui discende il doge, ed esame dei possedimenti di questo in terraferma. Lo studio si concentra sulle proprietà terriere e immobiliari a Motta di Livenza (TV), ancor oggi esistenti.

La eficiencia del transporte como objetivo de la actuación de los poderes públicos liberalización y responsabilidad, 2015

Some remarks on first degree sentence against the Captain of Costa Concordia Il contributo trae spunto dalla nota vicenda della Costa Concordia. che si inserisce nel contesto delle problematiche aperte dal gigantismo navale nel settore delle crociere. Viene analizzato in particolare il dispositivo dalla santanza di condanna in primo grado del comandante della nave.

La martire, il culto e le identità territoriali a cura di Elena Onori Il volume propone un percorso originale che si snoda tra le quattro sezioni del convegno itinerante che si è svolto nel 2018 in quei luoghi dove sono vivi la memoria e il culto di Santa Vittoria vergine e martire. Dai temi storico-territoriali legati alla Sabina e al monachesimo in riferimento al culto dei santi e alla loro diffusione nell'età tardo antica e medioevale, si passa ai culti martiriali e alle rilevanze archeologiche relative al culto di Santa Vittoria, per poi prendere in esame le diverse espressioni figurative e devozionali della Vergine e martire romana. Il percorso si conclude con un focus sulle vicende storiche e cultuali della Santa nella marca fermana anche in relazione ai rapporti con l'Abbazia di Farfa. Agli studiosi il compito di cogliere quanto è stato puntualizzato circa i concetti già acquisiti e le problematiche già sviscerate e tutti gli spunti validi per nuovi approfondimenti e nuove acquisizioni.