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Collaborative visual ethnographies and visual self-documentation by cultural minorities.
2000
◆ Il paradigma tecnologico: come nello stile architettonico dei Metabolisti (anni 60), lo scheletro interno della macchina è espresso in evidenza, quasi orgogliosamente: conoscere il programma equivale a conoscerne il funzionamento interno.◆ Il paradigma metaforico: Si prende una rappresentazione del mondo reale con qualche attinenza all'ambito dell'applicazione, e si imita il modello reale con il modello del computer, attuando una metafora.
in «DWF – donnawomanfemme», Modelli femminili, n. 3-4 (87-88), 2010, pp. 3-10, 2010
Vittoria Surian (a cura di) La città salvata. Omaggio a Simone Weil, 2014
Antropologia Pubblica, 2019
Quali difficoltà e ambiguità solleva la collaborazione fra diversi saperi professionali e approcci disciplinari nei contesti di intervento? In che modo la presenza di un antropologo interroga le expertise dei nostri interlocutori e quanto, viceversa, vengono negoziate e rimaneggiate quelle categorie (epistemologiche, metodologiche e deontologiche) a cui l'antropologia è più intimamente affezionata? Chi impara da chi? E ancora, quali processi vengono facilitati per tradurre le criticità e reciproche resistenze in soluzioni condivise e percorsi di cambiamento? Con questi interrogativi si apriva il panel Senso condiviso: sapere antropologico e altre expertise professionali, da me coordinato in occasione del V Convegno Nazionale della Società Italiana di Antropologia Applicata "Collaborazione e mutualismo: Pratiche trasformative in tempo di crisi", organizzato presso l'Università degli Studi di Catania (14-17 dicembre 2017).
sociologa, Sapienza Università di Roma, nel 2021 conclude il dottorato in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale, curriculum Ricerca Sociale teorica e applicata, presso l'Università di Roma Tre. La sua ricerca, Il mondo dentro casa. Studio sull'accoglienza domestica nella realtà ostile delle inerzie 1 , verte sull'accoglienza dei migranti nata da una contestazione sociale della cittadinanza. È cultrice della materia in Storia del pensiero sociologico, Sociologia generale e Sociologia economica e dello sviluppo. È stata relatrice in convegni internazionali come IMISCOE Conference 2019 per International migrantio, integration and social cohesion presso l'Università di Mälmo e Mesa Redonda València-Roma presso l'Università di Valencia. Iscritta al master interuniversitario di II livello Sociologia:
Studi e saggi, 2016
Like a two-faced Janus, Siro Ferrone carried out both research on theatre and theatre criticism, combining academic research and stage experience. His reviewer activity, carried out without interruptions, is now for the first time transcribed and organically collected in a volume. The articles, which appeared on the pages of “l'Unità-Toscana”, are today an important source for the analysis of significant shows staged in the main Tuscan theatres between 1975 and 1983. The result is the documentation of a period of fertile and avant-garde theatrical production, here retraced through the aware and illuminating testimonies of one of the main Italian historians of performing arts.
da "Lo sguardo del Turista e il raccnto dei luoghi", Franco Angeli 2003
La scoperta di uno stato di quiete, di una “dimensione del sublime” si concretizza parallelamente a un nuovo concetto di paesaggio e ad una maggiore attenzione verso gli elementi che lo compongono, a partire dai movimenti artistici che si vennero a formare all’inizio del XX secolo in poi. Con il Futurismo e con il Dadaismo si avrà non solo un’attenta e sapiente ricerca scientifica di un linguaggio figurativo che metterà le radici in una ormai consolidata “metodologia“, ma anche un nuovo atteggiamento, una nuova espressione culturale verso la natura. Il paesaggio diventa ora una realtà scoperta, chiara, fatta di elementi che interagiscono tra loro e con il mondo circostante e l’uomo ne è l’artefice1. Non esiste un’esaustiva e schietta descrizione del paesaggio, ma nell’atto riproduttivo si finisce per spostare, per aggiungere qualcosa all’oggetto rappresentato divenendo così un’interpretazione propositiva, quasi progettuale. Il tema paesaggio, appartenendo sia all’architettura sia agli altri campi del sapere e dell’operare umano quali la rappresentazione, le descrizioni letterarie, la scienze geografiche, ha sempre avuto mille facce e mille interpretazioni nel corso della storia. La rappresentazione del paesaggio in particolare si concretizza definitivamente con la nascita della prospettiva moderna con la quale verrà definito e strutturato metodologicamente il meccanismo attraverso il quale è possibile “guardare“ il paesaggio.
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Le Vie dei Mercanti. Cielo dal Mediterraneo all'Oriente, 2008
Quaderni D Italianistica, 1998
ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, 2015
Lo sguardo sulla persona Psicologia delle relazioni umane (4.a ed), 2023
Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia , 2021
Quando l’Arte lascia il segno. Collezioni grafiche del Museo Civico di Pordenone, 2023