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2006, il Mulino
I sistemi migratori che coinvolgono l'Italia sono considerevoli. Il volume degli ingressi è elevato, così come il tasso d'incremento della popolazione straniera presente sul territorio nazionale. Se un decennio fa la presenza straniera legale nel nostro Paese superava di poco le settecentomila unità, oggi supera i due milioni e mezzo. Poi ci sono gli immigrati irregolari.
Mediterraneo Mediterraneo, 2010
This article analyses Italian migrant literature since its early publishings in the 1990s and its reception by Italian and international scholars, investigating its themes, the genres adopted by migrant writers as well as their statute as writers and their relationship with the Italian language. Migrant writers force Italian readers to take into account Italian migration and colonial past which are often removed/repressed and to face the big changes of their homeland, Italy, which has become an immigration country and has developed a multicultural society in a short time. Migrant literature offers as well the possibility of knowing narratives written for the Italian public in a language that has been deeply renewed with images and echoes from all over the world. The last section is devoted to Turkish migrant writers in Italian.
Storia del lavoro in Italia, v. 6, Il Novecento, t. 1, 1896-1945, a cura di Stefano Musso, Castelvecchi, Roma 2015, 2015
«E poi che aveva venuto quella maledetta dettatura fascista, che aveva proibito a tutte e lavoratore di amicrare nelle altre nazione, […] restaie senza lavoro e senza niente, e non aveva imparato niente con 5 anne di soldato, solo che mi aveva imparato a bestemiare.
Nuova Antologia, 2019
Rivista di lettere, scienze ed arti Serie trimestrale fondata da GIOVANNI SPADOLINI La rivista è edita dalla «Fondazione Spadolini Nuova Antologia» -costituita con decreto del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, il 23 luglio 1980, erede universale di Giovanni Spadolini, fondatore e presidente a vita -al fine di «garantire attraverso la continuità della testata, senza fine di lucro, la pubblicazione della rivista Nuova Antologia, che nel suo arco di vita più che secolare riassume la nascita, l'evoluzione, le conquiste, il travaglio, le sconfitte e le riprese della nazione italiana, nel suo inscindibile nesso coi liberi ordinamenti» (ex art. 2 dello Statuto della Fondazione).
Fino alla metà degli anni '70 l'Italia era considerata un paese esclusivamente di emigrazioni, nel quale si incrociavano due differenti flussi, uno in direzione dei paesi dell'Europa centrale e l'altro all'interno dei confini stessi della nazione verso le regioni del nord-ovest. Nei trent'anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale alle crisi petrolifere di metà anni '70, per lo più sono state le aree industriali 1 con il crescente bisogno di manodopera a determinare i movimenti di migranti in cerca di lavoro. L'anno storico che segna per la prima volta l'inversione di tendenza è il 1973 2 , anno in cui il numero degli arrivi supera quello delle partenze, un dato influenzato da due fattori principali: da una parte la drastica riduzione dei flussi in uscita, dall'altra l'aumento del numero di ritorni. Un cambiamento provocato in buona parte dalle trasformazioni sociali allora ancora agli albori: le ristrutturazioni delle imprese industriali hanno causato la contrazione del numero di addetti nel settore e la contemporanea affermazione del terziario nel numero di occupati. Un cambiamento di questa portata provocò ripercussioni anche nei flussi migratori. Per la prima volta anche i paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo sono diventati luoghi di destinazione. Tuttavia, tale nuova ondata migratoria si afferma compiutamente molti anni dopo. Tale problematica è infatti entrata pienamente nel dibattito politico e legislativo solo a partire dalla fine degli anni '80 e dai primi del decennio successivo.
Studi Storici Rivista Trimestrale Dell Istituto Gramsci, 2012
Nell'agosto del 201 1, nel corso di un'intervista al «Wall Street Journal riel Roubini, oggi uno degli economisti più noti al mondo-innanzitut la lucidità e la precisione con cui, nel 2005, aveva delineato i contorni d terribile crisi che di li a tre anni avrebbe investito prima la finanza e p nomia mondiale-sintetizzava il suo giudizio sull'inadeguatezza delle ris governative a quella crisi e, più in generale, sull'insostenibiltà di un pr caratterizzato dal continuo trasferimento di reddito dal lavoro alla ren salari al profìtto, con un'affermazione che non poteva non imbarazzar compassato interlocutore: «Karl Marx got it right, at some point capit can destroy itself»1. Naturalmente, Roubini, ormai ascoltato consulent le grandi banche centrali, del Fondo monetario e di altri importanti is 4 R.
2019
Nota a Luca Barbari, Francesco De Vanna (a cura di), Il “diritto al viaggio”. Abbecedario delle migrazioni, postfazione di Gualtiero Bassetti, Giappichelli, Torino 2018, pp. 347. www.azionenonviolenta.it
Statistiche rapide, 2006
Analisi statistica dell'attività edilizia a Brescia.
Civitas e civilitas, 2013
Sono trascorsi quasi vent'anni dal XXX Deutscher Rechtshistorikertag svoltosi a Berna e dedicato alla scuola storica, in cui fui chiamata a rappresentare l'Italia 1 e quasi cinquanta dal XIV congresso in cui Francesco Calasso aprì, con una rapida ed efficace sintesi 2 , una linea di studi che si sarebbe mostrata feconda e stimolante sull'interesse di Savigny per il nostro Paese nel più generale contesto della recezione in Europa dell'insigne giurista di cui si celebrano i 150 anni dalla morte.
Vent'anni color seppia. Storia e storie di Masone 1919-1943, 2007
I vent’anni del fascismo in un paese dell’entroterra ligure. Dalla rivoluzione delle camicie nere subito dopo la prima guerra mondiale fino al 25 luglio 1943. Un cammino scandito attraverso documenti d’archivio, giornali, testimonianze e tante immagini fotografiche d’epoca che non riguardano solo Masone e la valle Stura, ma che raccontano anche di Sestri Ponente, di Pegli, di Voltri e di Ovada. E’ la storia di una colonizzazione che negli anni Venti è stata soprattutto subita, quindi accettata quando il fascismo si è fatto regime e, quindi, nuovamente subita e rifiutata quando ha portato la guerra. E’ la cronaca di un’affermazione lenta e contrastata soprattutto dal clero e dai cattolici, ana-lizzata attraverso lo spaccato di un paese del quale si raccontano le condizioni del lavoro e dell’igiene, la scuola e i divertimenti, le opere pubbliche e i campi militari. Per arrivare ai razionamen-ti, agli sfollati, alle tessere annonarie e alle pentole fuse per farne cannoni. In mezzo, qualche episo-dio di violenza, un omicidio e la storia dello “smemorato di Masone”, ma anche il progresso sociale, gli sforzi amministrativi dei podestà per far fronte alla crisi economica, le opere pubbliche e il gene-rale miglioramento delle condizioni di vita quotidiana, le campagne demografiche, l’avvento dei “surrogati”, le parate e, infine, i caduti e dispersi.
2004
1. Introduzione.–2. Le caratteristiche elementari delle politiche migratorie.–3. La genesi delle politiche migratorie italiane.–4. Il processo di politicizzazione delle politiche migratorie.–5. Riformare le riforme: i cambiamenti legislativi nel corso degli anni'90.–6. Da vincoli inespressi a obiettivi rivendicati: la riforma del 2002.–7. Conclusioni.
Ragion Pratica, 2019
In the privileged position of founder of the PhD Course “Human Rights: Evolution, Protection and Limits” at the University of Palermo, the Author traces the evolution of the philosophical and legal research about human rights in the last twenty-five years starting from the dissertations produced. He highlights the growing interest in the collective and identity rights together with a deeper economic inequality. The essay represents also an opportunity to think about issues of great theoretical relevance, such as the crisis of the concept of citizenship.
Studi Emigrazione, 2019
The paper focuses on the emigration regulation in Italy between the end of the 19th and the beginning of the 20th century. After mentioning the first administrative deeds concerning emigration, the author examines the norms enacted to face the expatriations, highlighting the "police character" of such a legislation and the central role assigned to the emigration agents. Introduzione Nel 1883 il Presidente del Consiglio Agostino Depretis, rispondendo a un'interrogazione presentata in Senato da Diomede Pantaleoni, affer-mava, nella evidente convinzione che non fosse né possibile né neces-sario affrontare il problema migratorio, che «la questione è già per sé molto complessa, così per le cause che la determinano come per i suoi rimedi, se pure il fenomeno merita qualche provvedimento governati-vo», e che «non bisogna credere che sia in facoltà del Governo di trovare prontamente e applicare i rimedi» (Atti parlamentari, 1883). Egli, per-tanto, negando che le disposizioni in materia di emigrazione dovessero dare luogo ad alcuna legge speciale, si sarebbe limitato a inserire alcu-ne previsioni in materia (sostanzialmente alcuni obblighi a carico degli agenti e l'attribuzione di funzioni di vigilanza alla direzione generale di pubblica sicurezza) in due progetti di riforma della legge di pubblica sicurezza, il primo presentato alla Camera il 7 dicembre 1880, il secon-do il 22 giugno 1886, destinati a non essere mai approvati. Le dichiarazioni di Depretis ci lasciano interdetti se consideria-mo che, se è vero che in Italia la "grande emigrazione" ebbe luogo
Ricerca, valorizzazione e management: tra passato e futuro del Parco archeologico di Baratti e Populonia, Atti del Convegno per il ventennale del Parco (Baratti, 11-12 luglio 20189, 2021
>>> 90 >>> Ricerca, valorizzazione e management: tra passato e futuro del Parco archeologico di Baratti e Populonia <<< 1 >>> delle mura), con l'indicazione dei saggi di scavo eseguiti durante il Progetto Ales (in retino grigio, lettere A-F) e dei punti in cui sono stati individuate le scale (nn. 1-2) e la viabilità secondaria (nn. 3-5). I tratteggi indicano i tracciati ricostruiti in base alle emergenze.
E' recentemente stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "Studi Emigrazione" un articolo di Franco Pittau e Antonio Ricci dal titolo: il superamento di cinque pregiudizi sulla presenza albanese in Italia. Una rilettura di 20 anni di immigrazione albanese in Italia. Centro Studi Emigrazione di Roma (CSER)
REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana, 2012
Welforum.it, 2019
I tassi di criminalità degli stranieri irregolari e di quelli regolari in italia. Le straordinarie differenze.
The debate on migrations into, in, and out of Italy
Altritaliani.net , 2017
Oggi come ieri, contraddittori, enfatizzati, occultati o sminuiti sono i numeri e le statistiche del fenomeno migratorio, da sempre fonte di opinioni discordanti e oggetto di dibattito politico. I dati sulle migrazioni anche al giorno d'oggi presentano forti limiti, ma possono anche offrire importanti elementi di riflessione spingendoci a guardare alla storia passata. È a tal fine che nel seguente articolo verranno messe in luce le logiche e i principali retroscena della sempiterna «guerra dei numeri».
DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, 2013
Sommario. 1. Le politiche "programmatiche" sull'integrazione in Spagna. 2. Il nomen iuris dell'integrazione nella disciplina dell'immigrazione spagnola. 3. Le Regioni e il monitoraggio dell'integrazione degli immigrati dal basso. 4. Osservazioni finali
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