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I riti di passaggio

I riti di passaggio costituiscono un punto di riferimento ricorrente in etnologia e antropologia culturale. Claude Levì-Strauss riabilita il pensiero di Van Gennep per quanto riguarda il totemismo, poiché la scuola francese di Durkheim, Marcel Mauss e gli altri, aveva gettato un certo discredito sull'argomento. Van Gennep ha impiegato le sue energie negli studi di etnologia e in quelli sul folklore. Possiamo dimostrare l'esistenza di due fasi nelle opere di Van Gennep: la prima dominata da interessi di tipo etnologico, la seconda da interessi di tipo folklorico. Il suo lavoro critico l'epoca dei lavori sul totemismo, ed inaugura la questione mito -rito. Dall'etnologia provengono i lumi, le ispirazioni, le categorie che servono per lo studio del folklore; tutte le ricerche condotte nella sua fase etnologica lo portano a realizzare l'opera in analisi. I riti di passaggio costituiscono quindi una cerniera tra le due fasi. L'idea è proprio lo schema dei riti di passaggio per analizzare l'enormità di studi fatti fino a quel momento. Questi schemi sono applicabili sia alle società di interesse etnologico sia al nostro tipo di società. La società umana, per Van Gennep, è assimilabile a uno spazio delimitato da linee di confine e organizzato in un certo numero di comparti secondo precise linee di divisione. Una società non si distingue dalle altre stabilendo confini intersocietari, ma provvedendo a tracciare linee di divisione interne. Società vuol dire divisione. Questo assunto si rifà alla scuola francese. Van Gennep oltre al tema della divisione ha recepito anche quello della classificazione da Durkheim e Mauss. La classificazione, per egli, è un bisogno sociale e il totemismo non è altro che uno dei possibili sistemi di classificazione ( visione inversa a quella di classificazione di Durkheim ). Per sopravvivere ogni società deve soddisfare due requisiti fondamentali: la coesione interna e la continuità temporale del gruppo. Classificare significa produrre legami di natura particolare tra individui che ne fanno parte. Si creano società particolari interne a una società generale. Le società differiscono per il numero di ripartizioni interne. Tutte le società conoscono due grandi divisioni: una a base sessuale, l'altra a base magico -religiosa. Il duplice problema che ogni società deve affrontare ( coesione e continuità ) si precisa in relazione agli individui che la compongono. In una società come la nostra caratterizzata da una certa labilità delle linee di separazione interne, si realizzano numerosi passaggi che richiedono un semplice mutamento economico. Il passaggio dallo stato di laico a quello di sacerdote non è solamente un cambiamento economico, ma implica alcuni meccanismi cerimoniali. Più basso è il gradi di civiltà, maggiore è il predominio del sacro. I riti di passaggio sono proprio quei meccanismi di ogni tipo che regolano i mutamenti di ogni