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Un fugace ma tenace ricordo

Abstract

Un fugace ma tenace ricordo * ingrazio molto chi mi ha accolto e anzitutto voluto in questo consesso nonostante la marginalità di unesperienza diretta che non ho potuto non definire, in tutta onestà, assolutamente fugace. E ringrazio in particolar modo lo scrupolosissimo Mario Gandini, che da tempo e da sempre ricostruttore esemplare, accurato e solerte, di tutte le angolature di una biografia di tal fatta, ha ritenuto che anche un contributo per forza di cose minimale, esiguo come il mio, avrebbe potuto avere la sua parte (quantomeno, aggiungo, di rispettoso ed anche grato ricordo). Devo infatti a una sua cortese lettera, e a un successivo incontro ben prima che di convegni si parlasse, lidea di dire qualche cosa di personale. Di diverso, cioè, da quello che poteva essere un intervento esterno più freddamente accademico anche se più sistematico e circostanziato, su unopera che, nel suo insieme, non ho certo la competenza, né la presunzione, di mettermi oggi, non dico a commentare adeguatamente, ma neppure a chiosare qua e là.