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ntroduzione alla sezione monografica del N° 4 (2015) di "Ticontre. Teoria Testo Traduzione" dedicata a Furio Jesi
About writing system and practices in the Mycenaean World
2018
In questo lavoro di tesi sperimentale, inquadrato nel progetto Notariorum Itinera, ho analizzato alcune carte del primo registro del notaio Antonino de Iuliano di Bitetto, le più antiche conservate nell'Archivio di Stato di Bari. Una parte introduttiva è dedicata alla panoramica del notariato in Italia e in Puglia, seguita da una breve analisi paleografica. Il nucleo centrale è dedicato all'edizione critica dei documenti, per lo più emptiones e obligationes.
Studi Acrensi, 2005
Palazzolo nella seconda metà del XIX secolo visse un periodo di intensa attività culturale promossa da Vincenzo Messina, barone di Bibbia, ottimo letterato e poeta, fondatore nel 1868 dell'Accademia del Progresso, dal marchese Giuseppe D'Albergo, da Nicolino Zocco, da Gaetano Italia Nicastro, dal barone Giuseppe Feria e da una nutrita schiera di dotti intellettuali.
A new reading proposed for an Etruscan archaic inscription; some insights on theonym Vea/i, suffix -asa- and other lexical and grammatical elements.
Politica.eu, 2022
this paper, inspired by a recent conference of the anthropologist of law Norbert Rouland on human rights in the West and China, aims to focus the discipline of the anthropology of law through a specific case study, concerning the peculiarity of the Chinese cultural context, and discussing the theoretical premises in which the Chinese notion (Rén) that translates the Western idea of «human rights» has developed. The privileged method in this article focuses on the representative dimension of the two cultural spaces being compared, West and China, trying to emphasize the relevance of language in the construction of the structures of meaning that constitute each culture, of which the wording of the law is an essential part. The purpose of this analysis is to highlight and discuss the remarkable conceptual discontinuities between West and China, showing, below these differences, the ontological elements likely to be the true spaces of intersection between these two cultural worlds.
This paper explores the tale – which is also a saga – of the escape of Lopichis, a Langobard, from the Avaro-Slavic captivity in the first half of the 7th century, described by Paul the Deacon in his «Historia Langobardorum» (book IV, chapter 37). Lopichis was the great-grandfather of Paul the Deacon. The analysis focuses on the episodes of the encounter with a wolf who tooks the leadership until Lopichis decided to shoot him with a bow; and the encounter with an old Slavic woman who saves the young man from the death. The tale written by Paul the Deacon is formed by two opposite sections: the first figures as a descensus ad inferos, the second as ascensio to the salvation.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 14, 2004
Nel 1998, durante i lavori di sterro e restauro del c.d. "Grande Vestibolo" di Villa Adriana, è stato individuato un interessante edificio, situato di fronte alle Cento Camerelle, che è stato oggetto recentemente di due campagne di scavo (figg. 1-2). E' costituito di una vasta esedra semicircolare (diam. interno m 27), formata da un duplice muro, collegata a un recinto rettangolare antistante (m 63 x 23) che racchiude due massicci corpi rettangolari (m 15 x 9), prospettanti sulla strada basolata diretta al Vestibolo (fig. 3). L'intero complesso risulta costruito su un banco di tufo appositamente spianato. Purtroppo le radicali spoliazioni dei secoli scorsi e i lavori agricoli hanno quasi completamente raso al suolo l'edificio, di cui sono stati per ora messi in luce l'esedra, i corpi rettangolari e parte dell'area recintata (fig. 4). Fin dalla prima campagna sono emersi interessanti elementi, in grado di illuminare la natura di quello che era sembrato a prima vista uno dei tanti ninfei-giardino della villa. Lo scavo ha rivelato un'articolazione interna del recinto di tipo rigorosamente geometrico, comprendente un lungo canale (euripus) rivestito di lastre marmoree interrotto sull'asse centrale, affiancato da fosse per aiuole che proseguono intorno ai due corpi rettangolari, a loro volta circondati da un marciapiede mosaicato. Al di sotto si sviluppano lunghi cunicoli scavati nel tufo, dotati di pozzi circolari, che servivano per attingere acqua, ma anche per raccogliere il deflusso. L'evidenza di scavo, quindi, mostra che l'area davanti all'esedra presentava una complessa sistemazione, in cui si compenetravano elemento idrico, arte del giardinaggio e decorazioni marmoree.
Pictor 9, Peintures et stucs d’époque romaine. Études toichographologiques, Actes du 31e colloque de l’AFPMA (Association francaise pour la peinture murale antique), Troyes 23 et 24 novembre 2018, 2021
Peintures et stucs d’époque romaine. Études toichographologiques, Actes du 31e colloque de l’AFPMA (Association francaise pour la peinture murale antique), Troyes 23 et 24 novembre 2018
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II edizione del ciclo di seminari TILIA “Trends In Latin: Insights and Approaches” – 28 febbraio 2023, 2023
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 215, 2011
Il crescente peso della Cina nell'economia mondiale e nella finanza internazionale, 2007
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 105, 2008
CulturElite, 2024
La cronaca del Trecento italiano IV vol., 2020
M. Ricciardi, A. Rossetti, V. Velluzzi (eds.), “Filosofia del diritto. Norme, concetti, argomenti”, Carocci, Roma, 2015, pp. 269-284.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 229, 2011