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RFIC 144 (2016) 156-174
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20 pages
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Review article of: Eustathii Thessalonicensis Exegesis in Canonem Iambicum Pentecostalem, recensuerunt indicibusque instruxerunt Paolo Cesaretti – Silvia Ronchey (Supplementa Byzantina, 10). Berlin-Boston, Walter De Gruyter 2014, in «RFIC» 144 (2016), pp. 156-174.
The present paper collects some entries excluded from the original 1998 pamphlet titled "commiato dal Commiato" (a small farewell to the Great Farewell to "modernity" in philosophy), thus it tackles often with sarcastic flavour topics such as relativism, hermeneutics, fragmented knowledge, which mainly concern the debate between analytic and continental philosophy. The entries are related to each other in a sort of hypertextual structure rather than in a linear order.
2018
EnglishRelying on the most recent scholarly findings, this essay quickly retraces the presence of the figure of Homer and its meaning in the whole of Giovanni Boccaccio’s literary works. The aim is to ponder the role of the Greek poet in the intellectual biography of Boccaccio, and to better understand the author’s knowledge of Homer in its chronolog-ical development and unfolding. In this chronological survey, a prominent role is played by the recently reemerged Homer’s portrait, which is sketched in the final page of the so-called ‘Toledan Dante’. The essay focuses on the meaning of this fascinating and enig-matic page, in order to formulate a new interpretative hypothesis. italianoIl saggio ripercorre rapidamente l’intera produzione letteraria di Giovanni Boccaccio al fine di riflettere, in prospettiva diacronica e alla luce delle scoperte piu recenti, sulla presenza e sul senso della presenza del poeta greco nella biografia intellettuale del Certaldese e di meglio collocare nel ...
This is a pamphlet against the debate between analytic and continental philosophy as it was framed at the end of the XXth Century. It was written in 1996 and appeared as hypertext in in first issue of "I fascicoli di Analitici e Continentali" (1998) on an Italian site which collected papers on the debate. The site where it was hosted seems to be accessible no longer, but the following to that pamphlet, titled "Coda al commiato", was published on "Studi sulla Formazione", and it is freely accessible, <http://www.fupress.net/index.php/sf/issue/view/869>.
Edizioni di Pagina via dei Mille 205 -70126 Bari tel. e fax 080 5586585
I testimoni del vero. Su alcuni libri in biblioteche d'autore, a cura di Emilio Russo, 2000
I rapporti del Boccaccio con l'opera oraziana, al di là di una pagina dell'Hortis, una nota di Vittore Branca all'edizione dell'Amorosa Visione e pochi altri cenni, non sono mai stati fatti oggetto di attenzione specifica 1 . Si tratta di una circostanza a tutta prima spiegabile in termini abbastanza lineari. A differenza di quanto avviene per altri autori classici, variamente assunti a grandi modelli, quali Ovidio o Apuleio, Virgilio o Stazio, il corpus oraziano non si è rivelato mai una fonte privilegiata per l'immaginario e per i generi boccacciani, e ciò senza nulla togliere all'auctoritas che il Boccaccio indiscutibilmente riconosceva al Venosino, giungendo a tributare parole di grande ammirazione per chi «uomo di altissima scienza e di profonda fu, e massimamente in poesia fu espertissimo» 2 . Eccettuata l'ipotesi, proposta a più riprese da Hollander, di una complessiva esemplarità di genere dell'Orazio satirico per l'autore del Decameron 3 , argomenti e indizi circa una presenza importante del referente oraziano nell'opera del Boccaccio risulterebbero -ancora a quanto è possibile 107 1 A. HORTIS, Studj sulle opere latine del Boccaccio, Trieste, Libreria Julius Dase, 1879, pp. 402-403; V. BRANCA, commento a G. BOCCACCIO, Amorosa Visione, Firenze, Sansoni, 1944, pp. 421-22 (nota ripresa, in forma più scorciata, in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, Milano, Mondadori, vol. III, 1974, pp. 586-87); G. PADOAN, commento a G. BOCCACCIO, Esposizioni sopra la Comedia, in Tutte le opere, cit., vol. VI, 1965, p. 828 (che cito dalla ristampa Milano, Mondadori, 1994). 2 Il giudizio è tratto dalla ampia chiosa a Inf. IV, 89, ivi, pp. 198-99. 3 R. HOLLANDER, «Utilità» in Boccaccio's Decameron, in «Studi sul Boccaccio», XV, 1985-86, pp. 215-33: 215-16 e n. 2; ID., The proem of the Decameron: Boccaccio between Ovid and Dante, in Miscellanea di studi danteschi in memoria di Silvio Pasquazi, 2 voll. , Napoli, Federico & Ardia, 1993, vol. I, pp. 423-40: 435; ID., C. CAHILL, Day ten of the Decameron: the myth of order, in «Studi sul Boccaccio», XXIII, 1995, pp. 113-70: 163-66 e n. 100. In tutti i casi Hollander ha corroborato la sua tesi sull'esemplarità oraziana rimarcando la sorprendente identità di parola in incipit (umana/humano) fra l'Ars poetica e il Decameron. Ma sul valore modellizzante dell'Ars nella poetica boccacciana cfr. infra, pp. 111-13. dedurre dall'esegesi e dalla critica più recenti -alquanto esigui se solo paragonati a qualsiasi altro degli autori sopra ricordati.
EUSEBIO DI CESAREA, VITA DI COSTANTINO CHIAVI DI LETTURA, 2016
Contributo per un seminario nell’Institutum Patristicum Augustinianum, anno accademico 2016-2017. Pubblicato in https://www.codice28.it/contributi/
Resumen. El relato de Jerónimo sobre la carrera de Lactancio en el De uiris illustribus (80) es bre-ve, y, por otra parte, son pocas las indicaciones proporcionadas por Lactancio en sus escritos que ayuden a ubicarlo en un lugar y un tiempo específi cos. La reconstrucción de sus movimientos des-pués del 303, cuando fue obligado a renunciar a su cátedra de retórica en Nicomedia, depende mu-cho de la fecha en que Constantino le designó como tutor de su hijo Crispo en Tréveris. En este cargo, Lactancio podría haber ejercido una infl uencia signifi cativa sobre Constantino. Las copias medievales de las Diuinae institutiones supervivientes indican que Lactancio produjo dos ediciones. Ambas son casi idénticas, pero una incluye la dedicatoria al emperador Constantino. Anomalías tex-tuales en estas copias permiten afi rmar que la edición dedicada al monarca es la más reciente. Abstract. Jerome's account of the career of Lactantius in his work De uiris illustribus (80) is brief, and few indications in Lactantius' own writings help to locate him in a specifi c place at a specifi c time. The reconstruction of his movements after 303, when he was forced to resign from his rhetoric chair in Nicomedia, depends very much on the date when Constantine appointed him as the tutor of his son Crispus in Trier. In this position Lactantius may have exerted signifi cant infl uence on Constantine. The surviving medieval copies of Lactantius' Diuinae institutiones indicate that he produced two editions. They are nearly identical except one that includes a dedication to the emperor Constantine. Textual anomalies in these copies allow us to argue that the edition dedicated to Con-stantine was the later one.
Giovanni Filoramo (ed.), Monachesimo orientale. Un’introduzione , 2010
L'Anatolia monastica posteriore a Costantino, estesa dalla provincia romana di Armenia Minor ad est fino a Costantinopoli ad ovest, non è un'area omogenea. I diversi gruppi ascetici, cui le fonti permettono di attribuire un'identità sufficientemente precisa, sono accomunati da alcune convinzioni di fondo -prima fra tutte la rinuncia alla famiglia (attraverso la pratica della parthenia = verginità; o quella dell'enkrateia = continenza, riservata, quest'ultima, a membri sposati dei due sessi), in funzione della creazione di una famiglia alternativa, formata da comunità di celibi. Tali convinzioni, tuttavia, non sono mai perfettamente coincidenti da gruppo a gruppo. Inoltre, in mancanza di contatti documentabili, esse non bastano, da sole, a disegnare un panorama coerente, fatto di dipendenze reciproche o di prestiti accertabili. Al massimo, permettono di intravedere uno sfondo culturale condiviso, che però resta ancora largamente indecifrabile (Mitchell, 1999, pp. 91-121).
Studia universitatis hereditati znanstvena revija za raziskave in teorijo kulturne dediščine, 2016
tudia niversitatis 21 tudia niversitatis tudia niversitatis tudia niversitatis In questo articolo verrà presentata l'opera di Girolamo Muzio, autore capodistriano di famiglia e d'affetti. Muzio era un uomo che oggi potremmo definire "di regime", allineato con le strutture di potere. Infatti, verso la metà del Cinquecento, si trovò nella tipica posizione di servitore e di letterato, quando oramai la corte diventava sempre più centro del potere politico, mettendo così in crisi la figura dell'intellettuale, visto come maestro di civiltà. Nell'articolo viene illustrata la sua ampia produzione letteraria che comprende diversi ambiti: da quello religioso, alla questione della lingua e alle regole del comportamento. Parole chiave: Girolamo Muzio, Controriforma, letterati capodistriani, il "martello degli eretici", Il Duello. V članku so predstavljena dela Girolama Muzia, avtorja, ki izhaja iz koprske družine in je na Koper bil zelo navezan. Muzio je bil osebnost, ki ga lahko danes imenujemo »človek režima«, naklonjen takratni oblasti. Sredi 16. stoletja se uveljavi v vlogi dvornega privrženca in učenjaka, prav v času, ko je dvor vedno bolj postajal sedež politične moči. Tako je žal zastrt lik izobraženca kot učitelja civilizirane družbe. Članek predstavlja ves avtorjev literarni opus, ki zajema različna področja: od verskih do jezikovnih vprašanj in tudi pravil olike v družbi.
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Riscrivere gli antichi, riscrivere i moderni e altri studi di letteratura italiana e comparata tra Quattro e Ottocento, 2002
Iohannes de Certaldo. Beiträge zu Boccaccios lateinischen Werken un ihrer Wirkung, herausgegeben von Karl Enenkel Tobias Leuker und Christoph Pieper, Hildesheim, Georg Olms Verlag (ISBN 9783487152721), 2015
AA.VV., Briciole di discorsi amorosi. Scritti per Sara Natale & Simone Albonico offerti dagli amici fiorentini, Pisa, Edizioni il Campano, 2018, pp. 27-30. - ISBN: 978-8-86528-433-9., 2018
F. Paolucci (a cura di), Divina Simulacra. Capolavori di scultura classica della Galleria degli Uffizi (cat. della mostra), Firenze, Gallerie degli Uffizi, 12 dicembre 2023 - 30 giugno 2024
A. Frisetti (a cura di) "Castrum de Sancti Angeli de Rupecanina. Ricerche archeologiche nel castello di Sant'Angelo d'Alife (Ce)", Cerro a Volturno, 2021
Lo spazio letterario di Roma antica. VI I testi: 1. La poesia, 2009
I mille volti del passato. Scritti in onore di Francesca Ghedini, a cura di J. Bonetto et al., Roma , 2016