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2012, Bloom: trimestrale in composizione architettonica dell'Università di Napoli - n. 14 (Sett/2012), pp. 31 - 37
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Il "nuovo realismo" sarebbe tanto piaciuto a Lewis Carroll, ne siamo sicuri. Abituato a stravolgere la realtà, passando per specchi e inseguendo conigli vestiti da sabato sera, il matematico inglese non avrebbe potuto non notare che la rivendicazione dei realisti, seppur non abbia nulla di "nuovo," 1 è maledettamente ragionevole. Vediamo di capirci qualcosa. Carroll piegava la realtà, giocava con la modalità, rendeva ambigua ogni espressione e festeggiava i "non-compleanni" per avere più regali. Ma lo faceva per un motivo: dimostrare il potere dell'immaginazione nel lavorare sui fatti, stravolgendoli. Immaginazione e fatti, appunto. Qualcosa c'è, ed è indipendente da noi, ma possiamo divertirci a pensare che non ci sia, o che sia come noi lo vorremmo. Tuttavia, c'è un "però", ed è anche bello grosso: il nostro potere è vincolato all'immaginazione. Carroll, nella vita reale, non sarebbe mai partito all'inseguimento di un coniglio, non avrebbe parlato con un brucaliffo, o reso onore alla regina di cuori.
2014
The article attempts a critical comparison with Totaro's arguments, of which ap preciates the high level of philosophy. It covers three main points: the concept ion of the unconditioned, the relation of the finite with the absolute and the p erspectivism of truth. Very convincing are the defense of the ontological approa ch and the attempt to found ethics on the ontology. Just the close relationship between ethics and ontology should orient toward the affirmation of freedom as t he original principle. Finally, it seeks to show that the perspectivism of truth is better established in a hermeneutics that does not dissolve the truth but th ink it as inexhaustible.
S. Piazzese, Dal thaûma tragico. Alcune riflessioni su Metafisica concreta, in «IlPequod», anno V/10, dicembre 2024, pp. 63-72, ISSN: 2724-0738, 2024
Frutto di una ricerca nell'ambito delle Conferenze Internazionali organizzate dalla Fundação Eça de Queirós, l'intervento prende in analisi il racconto "A Morte de Jesus" di Eça de Queirós, mettendolo in rapporto con le modulazioni del tema religioso presenti nelle opere di più largo respiro del grande scrittore portoghese dell'Ottocento e le sue fonti (da Renan a Petruccelli della Gattina).
A rich philosophical debate has developed in Italy in recent years, culminating in the publication of Maurizio Ferraris’ Manifesto del nuovo realismo (2012) and the contemporary Italian translation of Günter Figal’s Gegenständlichkeit. Given the importance of these developments, it is useful to examine the origin of this narrative in the philosophical tradition, and especially in the work of Hegel. The reflections of the new realists invite us to reconsider the importance of objects, reality, and truth. In this sense, they invite us to move beyond postmodernism. Looking back to Hegel’s Phänomenologie des Geistes, we find a passionate declamation in favor of Reason rather than rational intellect. Against all other philosophers at the time—and in particular against Kant—Hegel gives a privileged position to Sense-Certainty and argues that it is the only way to reach Absolute Knowledge.
As frequently noted, in the last decades of the XX century there has been "a resurgence of metaphysics" in the analytic tradition and it is not difficult to see that this resurgence has been due to the developments of logic. In his lectures on analytic philosophy, of 1976, Ernst Tugendhat actually suggested that the “new logic” created by Frege and Russell contained new and decisive resources for ontology. So recent metaphysicians have somehow confirmed Tugendhat's insight. The first part of the article updates and radicalizes Tugendhat’s hypothesis, focusing on what really in “logic” (classically intended as the study of validity “in virtue of form”) gives the conditions of the study of “being qua being”. It is shown that the metaphysical “spirit” of logic is typically Aristotelian, alethic, and realistic, despite the effective realism, or Aristotelianism, or interest in truth, of any single metaphysicians; but truth and realism are intended in logic in a light and liberalized way: they correspond to a methodological rather than substantive choice. The second part tries to apply the conclusions of the previous analysis to the problem of ontological “levels”. It is argued that the existence of levels is semantically revealed by typological and conceptual stratifications. But there is no alethic need of moving from semantic to metaphysical evidence: the world might only consist of the entities postulated by physics, and so “being” can be conceived as unique, univocal, one-level, and even so, there might be truth also in statements about non-physical objects and states of affairs.
Primo Levi Actes du Colloque International de Chambéry, Université Savoie Mont Blanc 25 et 26 mars 2015. Ed. Daniela Amsallem. 95-106, 2015
[bozza non definitiva] Vi sono dei racconti di finzione di Primo Levi che sorprendentemente presentano dei punti di contatto con alcune delle più innovative proposte scientifiche della seconda metà del XX secolo, cioè quelle che sono state successivamente definite “scienze della complessità”. Uno degli assunti fondamentali delle scienze della complessità è che il tutto è più della somma delle sue parti e, pertanto, non è possibile agire direttamente su una delle componenti del sistema pensando di ottenere determinati cambiamenti nella sua organizzazione globale. In un certo senso, ciò vale anche per l'etica, perché essere soggetti etici nella società contemporanea vuol dire abbracciare la complessità e riconoscere che i valori di un sistema – in questo caso un sistema sociale – non sono mai stabili, bensì c'è bisogno di un nostro sforzo continuo per mantenerli vivi e validi, interagendo con il mondo che cambia e contribuendo a costruirlo. Levi riesce a far convergere scienze della complessità e letteratura proponendo una riflessione etica di estrema attualità. I racconti in cui ciò riesce al meglio sono Il servo e A fin di bene, entrambi parte della raccolta Vizio di forma, pubblicata nel 1971. Egli mostra a tutti come pensare in modo complesso: non parla di scienza agli scienziati, bensì sceglie un linguaggio che tutti adoperiamo, quello delle storie.
2022
La parola scritta ha la debolezza di depotenziare la ricerca, perché la conoscenza si realizza nell’interrogazione orale, nel dialogo vivo, che mette in connessione gli interlocutori e chiarisce le possibili ambiguità che potrebbe invece presentare uno scritto, di per sé molto più difficile da interrogare.
Geuna, Marco; Pesante, Maria Luisa (eds), Passioni, interessi, convenzioni. Discussioni settecentesche su virtù e civiltà., 1992
The paper describes how a simple idea, that of a new foundation for moral philosophy taking Galilean new natural philosophy as a model, lead to unforeseen developments once the competition between a Cartesian and a Newtonian paradigm emerged. Those developments are reconstructed in Hume, Smith, Ferguson.
Teologia w Polsce
Sono molto importanti le riflessioni sull’uso della metafisica nell’insegnamento dei Padri della Chiesa, perché questo legame è molto radicato nell’esegesi fatta da loro. Questa è stata contestata soprattutto in ambito della Riforma che sosteneva che il linguaggio biblico fosse una derivazione della filosofia greca pagana. Padri della Chiesa non solo hanno lavorato sulla metafisica stessa, ma hanno anche modificato la sua forma classica, elaborandola in un certo modo come una nuova ontologia. Questo ha aiutato molto nella descrizione teologica di Dio Trino e Uno in modo molto più preciso. Su questa base hanno interpretato molto più in profondità tante questioni teologiche, facendole vedere in una nuova luce, ad es. l’opera della creazione, il mistero dell’uomo e la mariologia.
"Metafisica originaria" in Severino. Precisazioni preliminari e approfondimenti tematici., 2019
Síntese (Belo Horizonte), 2008
Il Foglio 6 febbraio, 2023
Etica & Politica / Ethics & Politics, 2018
yuma.netribe.it
Walter Benjamin tra critica romantica e critica del romanticismo Centro Interdisciplinare di Studi Romantici – Bologna, 2001
Master's Thesis - Pontifical Atheneum Regina Apostolorum, 2021