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Masterplan di ridisegno del quartiere Gallaratese e delle relative politiche sociali. Interventi mirati alla creazione di “comunità Vitali” ed all’integrazione del quartiere nella città mediante esse.
2014
L’Amministrazione Comunale di Viterbo ha recentemente deliberato di dotarsi di un Piano Strategico che abbia come vision generale un migliore posizionamento territoriale della citta, fondato su collegamenti efficienti con le aree urbane forti, partendo dalla valorizzazione sinergica delle testimonianze archeologiche/architettoniche/culturali e delle risorse termali/naturalistiche. Si propone di fondare tale Piano Strategico sul modello della “citta rigenerativa”. La qualita del paesaggio viene ad essere interpretata come un catalizzatore/motore di una nuova dinamica economica, e cioe come la piu importante risorsa, capace di migliorare la capacita di attrazione della citta e di ricostruire legami e nuove relazioni, cioe processi circolari virtuosi , e quindi s inergie e simbiosi . La nozione di paesaggio urbano complesso si propone come interpretazione dell’approccio dell’Historic Urban Landscape (HUL), elaborato dall’UNESCO. Esso si attua attraverso una strategia spaziale, cioe una...
La penetrazione del terzo nell’universo fusionale tra madre e feto e tra madre-lattante è indispensabile per uscire da una condizione narcisistica semi-autistica. E’ da questo punto di vista che Edipo è un organizzatore vitale. Ci costringe a prendere atto della presenza e della diversità dell’Altro e, quel Complesso, inteso come insieme di elementi in cerca di equilibrio più o meno stabile, a cui diamo per convenzione il nome di Edipo-Castrazione, è il nucleo fondante della spinta sociale.
Nel Mezzogiorno, più che in altre parti d’Italia, si avverte fortemente l’esigenza di saper comunicare la necessità di pianificare il territorio, di promuovere una cultura della pianificazione. I maggiori tempi di costruzione di un piano sono in buona parte dovuti a diverse condizioni all’origine (la costruzione del “quadro conoscitivo - rasentando l’assurdo - può ad esempio impegnare il pianificatore del Sud più della costruzione del piano stesso per la quasi totale assenza di banche dati comunali). Gli stessi fondi europei potevano essere un’occasione d’incentivo per la pianificazione comunale. Eppure, nonostante le maggiori difficoltà che si affrontano nel Mezzogiorno, la buona pianificazione esiste e si fa. La lettura di questi piani urbanistici innovativi del Mezzogiorno è anticipata da un breve saggio che vuole essere anche un’occasione per riflettere sul rapporto Mezzogiorno e pianificazione da un punto di vista insolito e poco conosciuto: quello espresso dal Movimento Comunità sulle pagine della rivista Urbanistica. Anche se molti concetti sono stati superati dal dibattito urbanistico successivo, è interessante riconoscere come tale Movimento ha sempre rivendicato la centralità del ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale nella costruzione dello sviluppo del Mezzogiorno. Dibattito spesso, ancora oggi, portato avanti meramente da un punto di vista economico e dove il ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale è considerata marginale. Accademicamente una data presumibile di apertura del dibattito urbanistico sulla questione dello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia è il Congresso Inu di Venezia del 1952. La posizione ufficiale degli urbanisti di allora può definirsi sorprendentemente moderna per l’epoca in quanto, contro l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno, propagandarono un’idea di sviluppo dal basso nella convinzione che lo sviluppo del territorio per essere tale debba essere locale ovvero debba coinvolgere la popolazione autoctona.
Urbanistica Informazioni, n. 287-288, 2019
L'articolo analizza la specificità del piano strategico della città metropolitana di Napoli, dove si è puntato ad una lista di progetti immediatamente finanziabili. Questa scelta del Sindaco metropolitano si è dovuta comunque incrociare con il Forum e la partecipazione di varie associazioni e con l'esigenza di stabile comunque una cornice razionale di organizzazione coerente.
2019
Il lavoro, dopo una prima spiegazione generale che prende vita dal significato che il linguaggio comune dà al termine pianificazione urbanistica, si sofferma sulle principali tappe storiche che hanno visto il nascere e il disciplinarsi della scienza urbanistica. Successivamente si procede all'analisi della normativa italiana di riferimento.
Piano di fattibilità del progetto di turismo slow "Cammino del Volto Santo"
This paper will discuss a smaller scale architectural element, the “casalino”, which was quite present in notarial documentation and in the statutes of medieval cities. For a time indicated as “dwelling” or buildable urban space, this type appears in numerous local variations both in relation to its physical and legal status as well as with different formulas and denominations, recorded over a period ranging from the Middle Ages until the early modern period. It is therefore indicated as a built element in less documented contexts and takes on secondary meanings, distant from the original concept linked to an architectural or urban project. Casalini, often found in acts or regulations issued by municipal or ecclesiastical authorities, seem to be inalienable assets connected to important acts of urban foundation or the planned and designed expansion of an existing settlement. Their mere presence in a city or a street constitutes evidence of some urbanizing or populating act. Their particular location, but also the conditions of the use of their perimeter walls, leads to the study of the medieval dwelling form which was originally legally separated from its building lot, and potentially temporary and removable. The meaning of casalino is therefore close to that of units and cadastral particle. Simple dwellings are precious and “monumental” elements insofar as they are indispensable components in the construction of urban space. They are consequently enriched with additional values that bear witness to their role in relation to the periods of formation of streets and towns. Il presente contributo intende occuparsi di un elemento architettonico di scala minore, quale il casalino, discretamente presente nella documentazione notarile e negli statuti delle città medievali. Da tempo indicato quale casa o spazio urbano edificabile, compare però in numerose varianti locali sia in relazione al suo stato fisico e giuridico, sia in formule e denominazioni differenti, registrate in un arco di tempo che va dal pieno medioevo fino alla prima età moderna. viene perciò indicato quale elemento edificato e in contesti meno documentati assume significati secondari, lontani da un originario concetto legato al progetto di architettura e di città. i casalini, spesso presenti in atti o norme emesse da enti comunali o ecclesiastici, sembrano essere beni inalienabili e collegati ad importanti atti di fondazione urbana o di ampliamento progettato e programmato di un insediamento esistente, e la loro semplice presenza in una città o in una strada costituisce indizio di una azione urbanistica o di un atto di popolamento. la loro collocazione particolare, ma anche la condizione d’uso dei loro muri di confine, portano verso lo studio della forma della casa medievale, in origine oggetto giuridicamente separato dal lotto che la ospitava, potenzialmente temporaneo e amovibile. il significato di casalino è quindi vicino a quello di unità particellare e catastale. le semplici case, per noi elementi preziosi e “monumentali” in quanto tessere indispensabili nella costruzione dello spazio dei centri storici, si arricchiscono quindi di ulteriori valori che ne testimoniano il ruolo in relazione con le fasi di formazione delle strade e delle città.
Introduzione ad una raccolta di saggi sulla pianificazione delle aree metropolitane in Italia organizzata per le città metropolitane istituite dalla legge Delrio e dalle regioni autonome. Indica alcuni profili del sistema metropolitano del paese.
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«Geographia Antiqua», 19 (2010), pp. 99-114
Vittorio Veneto Piani e progetti per la città, 2018
tesi magistrale, 2016
Sinergie Italian Journal of Management
MASSIMO DOLCINI. LA GRAFICA PER UNA CITTADINANZA CONSAPEVOLE, 2016
Architettura e Città per i XX Giochi del Mediterraneo a Taranto, 2020