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Il soggetto è il Teatro Accademico di Francesco Maria Preti, in particolare i disegni progettuali rapportati con il contesto della Schola Riccatiana e dell'ambiente culturale veneziano.
Conferenza, 2019
Colloquio internazionale, 26-27 settembre 2019, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna, Salone d'onore
ASSOCIAZIONISMO E DEVOZIONE NELLA COMPAGNIA DI SAN LUCA (1340 ca.-1563) La 'Compagnia del Glorioso messer Santo Luca Evangelista' sorse a Firenze intorno al 1340. Tale fraternita assunse il suo titolo dalla devozione al personaggio cui all'epoca si attribuiva l'attività di iconografo, nonché la realizzazione del primo ritratto della Vergine e di analoghe effigi di Pietro e di Paolo. Come riferisce la testimonianza di quest'ultimo e come ripetono il Prologo antimarcionita (II secolo) e il Canone muratoriano, a Luca, identificato con l'autore dell'eponimo Vangelo, era esplicitamente riconosciuta la professione di medico (Col 4,14). L'origine della tradizione che lo voleva anche pittore non è del tutto chiara, ma va collocata in ambiente bizantino e va posta in connessione con l'acerrimo contrasto che oppose gli iconoclasti agli adoratori delle immagini soprattutto fra l'VIII e la prima metà del IX secolo. 1 La prima testimonianza sicura risulta in proposito il trattato di Andrea da Creta sulle sante immagini risalente al 726. 2 Fondamento della leggenda fu forse il fatto che il Vangelo attribuito a Luca veniva ritenuto quello maggiormente dettagliato e in grado di colmare diverse lacune degli altri sinottici, con particolare riferimento ai primi anni della vita di Gesù e al ruolo svolto da Sua madre; mentre un'analoga accuratezza si riconosceva agli Atti degli apostoli, parimenti lucani. 3 D'altra parte la sua presunta attività di medico suggeriva una competenza in materia di fisiologia, botanica e scienza naturale che apparivano compatibili con la capacità di confezionare e quindi di miscelare e stendere i pigmenti. 4 Tali convinzioni erano ben radicate anche nella Firenze del primo Trecento. 5 Per quanto i pittori di varie città comunali identificassero da tempo 1 Cfr.
Castelraimondo nell’anniversario dei 700 anni dalla sua fondazione, 2011
L'intento di questi brevi appunti, lungi dal voler tracciare un panorama completo delle opere d'arte esistenti a Castelraimondo e nel suo territorio, è quello di gettare un po' di luce da un lato su opere e autori meno noti, quando non del tutto sconosciuti, dall'altro su qualche aspetto meno indagato di oggetti ormai famosi.
La creatività contemporanea promossa dalle residenze d'artista in Veneto, 2018
Questa tesi si propone di indagare il fenomeno delle residenze d’artista in Veneto: una realtà poco conosciuta che merita di essere analizzata nel dettaglio. Non potendo in questo luogo prendere in considerazione tutte le residenze presenti sul territorio, si è dovuta fare una selezione. Sono state prese in considerazione cinque realtà, appartenenti a diversi ambiti artistici: La Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, che vanta una tradizione centenaria nel campo dell’ospitalità di artisti e la Fondazione Bonotto a Vicenza, un fenomeno giovane ma dinamico, rappresentano le eccellenze nell’area figurativa; in area performativa invece il C32 a Forte Marghera, il Csc-Casa della Danza a Bassano del Grappa e il Teatro del Lemming tra Rovigo e Vicenza sono delle realtà più giovani che incominciano a farsi spazio fra le tante offerte residenziali. Per ognuna di queste si racconta la storia, la struttura, i progetti di residenza creativa e gli artisti che ne hanno fatto parte. Per condurre l’analisi sono state utilizzate sia fonti bibliografiche, le poche presenti sul mercato, sia fonti web, per poter fornire informazioni il più possibile aggiornate. Durante la lettura si scopriranno le peculiarità di ogni realtà ma anche i tratti in comune: la promozione della mobilità degli artisti, l’uso del web, il legame con il territorio e con il pubblico..
2019
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Ideazione e Responsabilità scientifica: Francesco Moschini, Vita Segreto Comitato Scientifico: Francesco Cellini, Francesco Moschini, Patrizia Cavazzini, Massimo Ferretti, Antonio Pinelli, Giovanna Sapori, Vita Segreto "Tutto è vero o non vero, vero e non vero insieme e, del pari, né non vero né vero". Nāgārjun Il Colloquio Internazionale è pensato come un insieme di conversazioni scientifiche intorno a fatti, personaggi, temi e giudizi di valore - consolidati, controversi o inesplorati - sulla origine e progresso delle accademie del disegno tra Firenze, Bologna, Roma. Tradizioni di studio e di esegesi storico-critica, diverse fra loro, si confrontano con il proposito di scambiare idee, indirizzi di ricerca, approcci metodologici. In dialogo con le storie correnti, le controstorie rileggono alcuni fatti, personaggi, temi e giudizi di valore attraverso angolazioni critiche inedite o inusitate. Moltiplicando i punti di vista, analizzando i fenomeni nella loro irriducibile complessità, facendo emergere domande non ancora formulate o rimaste senza risposta, il criterio che condividono è quello, attualissimo, di “arrivare insieme alla verità”. The International Colloquium is intended to bring together a series of scholarly conversations focusing on the events, the figures, the themes and commonly held, controversial or innovative views regarding and associated with the founding and growth of the Florentine, Bolognese and Roman academies of drawing. Different scholarly and critical-analytical traditions will be represented, with the aim of exchanging and comparing ideas, research approaches and methodologies. Alongside and in dialogue with established histories, the counter-histories re-examine certain events, figures, themes and value judgements from new or unusual points of view. In multiplying the viewpoints adopted, in recognising the unavoidable complexity of the facts and events being analysed, and in considering previously unformulated or unanswered questions, their guiding criterion is a very contemporary one: “to arrive together at the truth”. Giuseppe Bonaccorso (Università degli Studi, Camerino), Eliana Carrara (Università degli Studi del Molise, Campobasso), Giovanni Maria Fara (Università Ca’ Foscari, Venezia), Margherita Fratarcangeli (Independent Researcher), Peter Lukehart (National Gallery of Art, CASVA Department, Washington D.C.), Massimo Moretti (Università Sapienza, Roma), Elisabetta Patrizi (Università degli Studi, Macerata), Lorenzo Pericolo (University of Warwick, Coventry), Giovanna Sapori (Università RomaTre), Vita Segreto (Accademia di Belle Arti, Roma), Antonio Vannugli (Università del Piemonte Orientale, Vercelli), Arnold Witte (Royal Netherlands Institute in Rome).
in "Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d'Aosta", 11/2014, pp. 92-95 (l'intera serie dei Bollettini è consultabile e scaricabile al sito internethttp://www.regione.vda.it/cultura/pubblicazioni/bollettino/default_i.aspx)
Federico Zuccari: scritti programmatici intorno e per l'Accademia Federico Zuccari: écrits programmatiques par et pour l'Académie Ciclo di seminari organizzato nel quadro del finanziamento "Impulsion" dell'Ecole française de Rome, in collaborazione con il CIRRI
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Segno, Attualità Internazionale d'Arte Contemporanea, 2013
i mille volti del passato. Studi in onore di Francesca Ghedini, a cura di J. Bonetto et alii, Roma
Ostraka XXX, 2021
Studi di Storia dell'Arte, Speciali, Caravaggio e i letterati, a cura di S. Ebert Schifferer e L. Teza, 2020
Annali di Storia di Firenze. III, 2008, 2008
CIL X, 5182 - scritto nella pietra -, 2013
Il teatro romano di Albintimilium, 2021
Il segno della materia. L’opera come testimonianza storica., 2022
Da Veronese a Farinati. Storia, conservazione e diagnostica al Museo di Castelvecchio, 2010
«ACCIÒ CHE ’L NOSTRO DIRE SIA BEN CHIARO» SCRITTI PER NICOLETTA MARASCHIO, 2016
Il castello di Santa Croce a Cremona nei documenti di età sforzesca (1441- 1535). Con corpus di disegni
Gli affreschi di Donato Decumbertino nel castello di Gambatesa, 1550. Sulle tracce di un enigmatico pittore transumante tra centro e periferia. Atti del convegno, Università degli Studi del Molise, Campobasso, 19-20 aprile 2018, in «Ricerche di storia dell’arte», 2020, n. 131, 2020