Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
Il volume tratta il delicato tema delle politiche di accoglienza e di gestione del fenomeno migratorio. La questione è stata affrontata con due modalità, riportando i dati di una ricerca e attraverso contributi di studiosi ed esperti che hanno affrontato il tema da diverse angolazioni: politica, sanitaria, pedagogica, sociologica. La ricerca è stata svolta all’interno del progetto “Partner - Partnership Network Reinforcement” coordinato dalla Prefettura di Chieti e approvato e finanziato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, quale Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi. L’obiettivo principale del progetto, che si è svolto nel territorio della provincia di Chieti, è quello di favorire un percorso che porti all’ampliamento e al potenziamento delle reti di governance, oltre al loro coordinamento a livello provinciale, affinché vengano qualificati i servizi pubblici rivolti ai cittadini stranieri e si creino buone prassi in materia di adempimenti amministrativi anche con riferimento alle nuove procedure in vigore. Nell’indagine sono emersi dati molto preoccupanti perché il territorio risulta molto disarticolato e disomogeneo nell’offerta di servizi ai cittadini immigrati. Il libro, che mira a essere un manuale di lavoro per tutti gli operatori dei servizi per utenza anche di origine straniera, comprende molte proposte e riflessioni affinché si strutturi in modo sistematico una rete di servizi per questa porzione della popolazione italiana.
Revista General de Derecho Público Comparado 30 (2021), 2021
The management of a particular composite social body in the case of the Ottoman and Austro-Hungarian Empire, has seen the recognition of diversified rights according to the model of non-territorial autonomy. Likewise, the rights of the groups were the imprint that distinguished the multinational federations of the former communist bloc. In the individual independent republics of the East, the model of non-territorial autonomy seems to be the one that is still privileged to meet the multiple needs of a particularly composed social body. Following the various stages of the conception and application of this model, the contribution aims to identify the possible use of the same for today's challenges of the integration of immigrants into liberal democracies.
Altritaliani.net , 2017
Oggi come ieri, contraddittori, enfatizzati, occultati o sminuiti sono i numeri e le statistiche del fenomeno migratorio, da sempre fonte di opinioni discordanti e oggetto di dibattito politico. I dati sulle migrazioni anche al giorno d'oggi presentano forti limiti, ma possono anche offrire importanti elementi di riflessione spingendoci a guardare alla storia passata. È a tal fine che nel seguente articolo verranno messe in luce le logiche e i principali retroscena della sempiterna «guerra dei numeri».
2021
Il Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo ed i migranti ambientali: una categoria "dimenticata"? Francesca Perrini Osservazioni sul ruolo del Consiglio europeo in relazione al "Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo" Nicola Ruccia Quote di ricollocazione e meccanismi di solidarietà: le soluzioni troppo "flessibili" del Patto dell'Unione europea su migrazione e asilo Teresa Russo The 'inward-looking' securitization of the EU external migration policy in the New Pact on Migration and Asylum: a critical appraisal from a perspective of international law with reference to migration from Africa Pierluigi Salvati L'Informal International Lawmaking in materia di riammissione: prassi e implicazioni sul rapporto tra diritto internazionale e diritto dell'Unione europea Alessandra Sardu Il Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo dalla prospettiva della vulnerabilità: un'occasione mancata Chiara Scissa p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. Il fenomeno migratorio oltre l'ordinario: riflessioni sulla proposta della Commissione circa un solido sistema di preparazione e di risposta alle crisi e a situazioni di forza maggiore Susanna Villani p. 388
Persona e mercato, 2024
Il saggio affronta il tema dell’inclusione finanziaria dei migranti, analizzando la loro vulnerabilità economica, culturale e linguistica in grado di produrre una discriminazione intersezionale. Esaminata la radicale trasformazione della presenza straniera in Italia, si scandiscono le diverse fasi del processo di inclusione finanziaria dei migranti. L’autore sottopone, quindi, a una significativa revisione ermeneutica la disciplina dell’accesso universale al conto di pagamento con caratteristiche di base, per analizzare il c.d. rischio linguistico nella contrattazione finanziaria, prospettando un’evoluzione del principio di trasparenza idonea a misurare l’adeguatezza dell’informazione sulle caratteristiche personali del concreto consumatore. La vulnerabilità del consumatore immigrato è, infine, affrontata sotto il profilo dei rischi di discriminazione nella valutazione algoritmica del merito creditizio, suggerendosi una lettura della dir. 2023/2225/UE capace di promuovere la equal opportunity di accesso dei consumatori al mercato creditizio.
Fenomenologia Etica dialogica Antropologia dell’alterità, 2019
Emilio Baccarini definisce il filosofo come «l’esperto dell’universale e del necessario, o anche dell’immutabile» perché «compito della filosofia è la ricerca della genesi, ricerca delle motivazioni intenzionali nascoste che costituiscono il senso». È compito della filosofia rivelare l’“epifania”, dare senso al mondo, il che comporta «vivere desti nella presenza di sé a sé», perché essa è una «archeologia» nella «lotta per il senso dell’umanità». ...
Covid has strengthened the neo-populist thrusts in the political sphere (the hunt for the scapegoat recalled by Prencipe), the neo-nationalistic elaborations (which are limited to Italy only or extended to Europe considered as a single identity) in the cultural one and obviously complicated the daily work and health care of migrants. However, it has not yet completely eliminated the latter from our hearts and minds.
La crescita delle diseguaglianze sociali e della segregazione urbana che oggi riguarda la maggior parte delle città europee ha, negli anni, determinato effetti di retrocessione dello stato di benessere che si era raggiunto negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il divario all'interno delle classi di reddito è aumentato in seguito alla rottura degli apparenti equilibri raggiunti, determinando una stagione di profonda crisi, in cui prende parte anche la crisi delle politiche urbane.
pubblicato su i servizi demografici ed. maggiori n. 5/2017
Confluenze, 2011
La discussione sui processi migratori sta acquisendo sempre più rilevanza in ambito internazionale, da un lato, perché il contesto socioeconomico odierno produce rotture all'interno delle società di accoglienza, ampliando l'idea dell'immigrato come di un pericolo per la nazione; dall'altro, perché l'esperienza del nuovo, del diverso, amplifica la paura della disgregazione culturale. In una dinamica che coinvolge con maggior forza le nazioni del nord globale, in movimenti che hanno il sud come punto di partenza, le nazioni industrializzate devono fare i conti con la periferia che comincia ad arrivare al centro dell'economia, in cerca di uno spazio negato. Certamente questo fenomeno non tocca da vicino soltanto le nazioni del vecchio primo mondo, ma si fa sentire anche in un rapporto sud-sud, dove in primis si osserva una migrazione cinese anche verso il subcontinente latinoamericano, segnata dall'espansione economica della potenza asiatica e dalla ricerca di migliori condizioni di vita da parte dei suoi cittadini. Anche in America Latina i movimenti umani hanno ripreso vigore, si può pensare ai boliviani che migrano verso l'Argentina o il Brasile, o alla comunità di Brasiguais alla frontiera fra Brasile e Paraguay. In entrambi i casi, siamo davanti a un sempre più forte incontro con l'altro: questa alterità che -in alcuni casi -è rimasta lontana, ora è arrivata a casa, occupa spazio nel salotto cittadino, cerca spazi di riconoscimento, si infiltra nel tessuto sociale. Come nell'America Latina del XIX secolo, dove si registrò un massiccio arrivo di immigrati europei, anche oggi i nuovi Stati di immigrazione devono fare i conti con un altro che diventa sempre più visibile e -anche in seconde e terze generazioni -comincia a partecipare negli spazi pubblici di cittadinanza. Questo contatto ravvicinato con la differenza, che può essere fisica, ma anche culturale, produce una paura della rottura di un immaginato ethos bourdieuiano, a livello nazionale o etnico: si vive la sensazione dello sgretolarsi della comunità locale e/o nazionale così come la intendiamo. Non è soltanto la società di accoglienza che vive questo straniamento nel contatto poiché anche da parte sua, l'immigrato, sperimenta il contrasto con nuovi modi di fare, nuove regole sociali e nuove aspettative. L'immigratodalla partenza all'arrivo, considerando anche il momento temporalmente soggettivo del transito -subisce un forte processo di trasformazione della percezione della terra di partenza e di quella di arrivo. Durante lo spostamento, l'allontanamento dal paese di nascita ne ridimensiona la lettura, creando una visione idilliaca, una sorta di pays du mon enfance. Allo stesso tempo, il paese di accoglienza, che prima apparteneva alla sfera onirica, orapartecipando alla realtà quotidiana -è riconsiderato attraverso una nuova chiave di lettura. In questa relazione di allontanamento e avvicinamento, il
2004
1. Introduzione.–2. Le caratteristiche elementari delle politiche migratorie.–3. La genesi delle politiche migratorie italiane.–4. Il processo di politicizzazione delle politiche migratorie.–5. Riformare le riforme: i cambiamenti legislativi nel corso degli anni'90.–6. Da vincoli inespressi a obiettivi rivendicati: la riforma del 2002.–7. Conclusioni.
Culture e Studi del Sociale, 2020
The current scenario, increasingly characterised by discursive practices and multi-ethnic social relations, requires institutions to play a more active role in strategies for the inclusion of immigrants. A complex challenge that requires a rethinking of institutional communica-tion in order to activate a greater cooperation between self-produced and heteroproduced information. The relationship between administrations and local media facilitates the pro-motion of a cultural and informative pluralism, partly reducing the processes of mediation and mediatisation. The research presents the specific case of the Marche Region by investi-gating the communication strategies adopted by municipal authorities with a point of view to promote social inclusion. The analysis focuses on two main dimensions: the first con-cerns service communication to promote cultural integration, whereas the second focuses on the management of institutional information and the relationship with local media. The main objective is to strengthen the communication strategies present today in the local con-text to promote the inclusion of migrants and identify how institutions can coordinate with the media to promote information of public utility.
This work intends to focus on the true backbone of the EU policies in the field of migration: the principle of solidarity and fair sharing of responsibility enshrined in Treaty on the Functioning of the European Union (Articles 67 and 80). Introduced explicitly for the first time with the Treaty of Lisbon and provided with legal binding value, several years after its entry into force, the principle of solidarity remains still insufficiently realised. This conclusion is reached through the analysis and the assessment of the different measures recently adopted by the EU in this regard. Indeed, despite the context of uncertainty, scarce political cohesion and alarming spread of xenophobic and racist feelings, the EU has tried to give the principle of solidarity practical value by adopting various implementing measures, which can be classified in three different categorises or, so to say, in three different types of solidarity: an “economic solidarity”, based on financial means and resources supplied by the EU to finance particular programs or to help Member states; a so called “operative solidarity”, based on direct and practical support such as the one provided by operations and missions carried out by the EU agencies Frontex and EASO; a so called “humanitarian solidarity”, which has as main object the redistribution of asylum seekers among the Member states, as the recently-introduced intra-EU relocation mechanism prescribes. This normative-operative framework has proven to be largely inadequate to effectively manage the current refugee crisis, which has clearly shown how far the concrete implementation of the principle of solidarity is: Member states geographically more exposed to the migratory pressure are struggling to manage the massive inflow of migrants, bearing responsibilities and burdens of the crisis, while other governments have decided to lock down borders and to oppose to collective and supportive measures adopted at EU level. In this regard, finally, the work considers the main obstacles to the complete realisation of the principle of solidarity and concludes with a consideration on the possible solutions to be put in practice by the EU in the near future.
Il presente volume, frutto del progetto “PAR.I. Partecipazione per l’Integrazione”, finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi: Azione 7 – UTG – Capacity Building Annualità 2012, analizza le politiche sociali per gli immigrati a livello comunitario (UE), italiano e della Regione Abruzzo. Il progetto “PAR.I. Partecipazione per l’Integrazione”, finalizzato a promuovere la partecipazione degli immigrati e dei ragazzi di seconda generazione alla vita pubblica, è stato articolato su due livelli. Il primo riguarda la rilevazione delle politiche per gli immigrati presenti sul territorio della provincia di Chieti, utilizzando appositi questionari e focus group con testimoni privilegiati quali: assessori alle politiche sociali, coordinatori e membri degli staff degli Enti di Ambito Sociale, rappresentanti delle associazioni di immigrati, insegnanti e studenti di origine straniera. Il secondo livello, invece, riguarda la promozione di azioni innovative quali la creazione di una task force di esperti su integrazione e partecipazione degli stranieri alla vita pubblica come organismo consultivo del consiglio territoriale per l’immigrazione e l’elaborazione di un documento di proposta partecipata da presentare alla Regione Abruzzo in occasione della pianificazione del Piano Sociale regionale e dei nuovi piani di zona I dati emersi dalla ricerca delineano un quadro caratterizzato da molte criticità e pochissime situazioni virtuose. Alla base di tutti i problemi c’è la mancanza di una visione d’insieme e di lungo termine e, quindi, di un coordinamento centrale delle politiche sociali per gli immigrati. Queste due gravi carenze determinano la conseguente frammentazione ed estemporaneità di interventi a favore di una fetta della popolazione destinata ad aumentare, dato il numero crescente di seconde generazioni sia in Abruzzo che in Italia.
Di muri e di ponti Linee guida per una politica dell’accoglienza e l’inclusione dei migranti, 2019
La questione abitativa, una delle maggiori sfide nell’Unione Europea, è stata lasciata al margine delle priorità delle politiche d’integrazione e d’inclusione dei stranieri. Infatti, a causa di politiche inadeguate nei confronti dei stranieri, costretti a vivere in condizioni precarie e insta-bili, non di rado insalubri, insicure e sovraffollate in confronto agli autoctoni. Peraltro, in tutti gli Stati membri le politiche di integrazione trattano i problemi lavorativi, di insegnamento della lingua, di salute e di cittadinanza e non la questione abitativa. Prendendo in considera-zione alcuni aspetti delle politiche negli Stati membri riguardanti la questione abitativa nell’ambito dell’integrazione dei stranieri come il social housing, lo studio analizza le politiche abitative che hanno un impatto sulla popolazione straniera e come quest’ultime creano sfide e opportunità.
The article presents an overview of the "state of the art" of the monitoring and research on immigration in Friuli-Venezia Giulia, both statistical and demographic, both in terms of empirical studies targeted. Finally, it provides a bibliography of publications (both in the market, whether in the form of "gray material") on the subject within the region.
2019
The article prompts readers to reflect on the discrepancy between the study of migration and its object. The "science of migration", Palidda writes, fails to account adequately for the lived experience of migrant women and men; this is due to the discourse it produces, and the practices activated by those who benefit from the phenomenon of migration. This discourse is based on knowledges, assumptions, theorems, schemes, and paradigms that make up the rhetorical scenario of migration, with its positive and negative categories and the definitions of all these aspects. The rhetoric of the "science of migration" therefore serves the ends of both the opponents and supporters of migration. This dualism shapes the social imaginary of the public opinion, substantially based on the fear of an invasion that is being exploited to deny fundamental human rights to migrant women and men and to cover over their subordinate conditions as (new) slaves within the neoliberal order. Salvatore Palidda, Born in Sicily, after a period as union and political militant, in the early 70s I was also a worker in Germany and then in France; since 1981 I have studied and started my academic career at EHESS of Paris and as foreign researcher of the French CNRS. I returned to Italy in 1992 first at the EUI, then in Milan and finally in Genoa as professor of sociology and other subjects until December 2018. Th main fields of my critical research are military and police affairs, migrations, criminality and the consequences of the liberal drift at local and global scale. I have published over 70 texts in different languages and over 80 in Italian.
2012
Estratto da: Istituzioni e presidio dei fenomeni migratori: le questioni della mediazione culturale* (L.Fabrizi, C.Ranieri, F.Serra) 1. L'integrazione: profili della domanda e dell'offerta (p.2) 2. Paradigmi ed esperienze della mediazione culturale (p.10) 3. Implicazioni, criticità e passaggi funzionali alle scelte di governance (p.14) Appendice: lavori realizzati sul tema dall'Area Politiche sociali e Pari opportunità Isfol (p.19) * in corso di pubblicazione nel volume "La Mano Visibile. Azione Istituzionale e contrasto alla Vulnerabilità", Isfol-I libri del Fondo sociale europeo
La logistica si è recentemente imposta come una prospettiva privilegiata per la comprensione del mondo contemporaneo a partire dall’interazione tra mobilità multiple – di persone, merci, capitali, informazioni. Tuttavia, questa prospettiva rischia di risolvere nel presente dinamiche che sono ricorse storicamente in modalità diverse, non lineari e reversibili. I contributi di questo volume si pongono l’obiettivo di mettere in evidenza le specificità storiche e geografiche dei processi logistici. Essi contribuiscono alla definizione di una “logistica delle migrazioni” a partire da casi di studio specifici, proponendo al tempo stesso alcuni elementi utili a problematizzare continuità e rotture storiche all’interno di un confronto tra scienze storiche e scienze politico-sociali.
Collectivus, 2019
In una società in cui i flussi migratori stanno acquisendo sempre maggiore complessità, consideriamo l’approccio intersezionale e l’analisi transnazionale i modelli teorici maggiormente adatti a svolgere uno studio approfondito di tali fenomeni. Malgrado ciò, la loro struttura richiede una revisione critica affinché, da una parte, si realizzi la piena applicabilità di questi sistemi alla ampia varietà dei contesti culturali dei quali sono portatori i migranti, e dall’altra si crei un sistema analitico integrato per articolare lo studio dei sistemi gerarchici che regolano l’accesso dei migranti nelle società d’arrivo, allo spazio transnazionale nel quale si muovono.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.