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Intellisystem Technologies presenta i due moduli Recs 203 e Recs 204: il primo gestisce otto linee in ingresso e il secondo otto linee in uscita. La scelta di produrre due moduli distinti Recs (Remote Ethernet Control System) è scaturita dall’esigenza di mercato di avere soluzioni modulari che siano facilmente scalabili. Entrambi i moduli sono di facile utilizzo e a prestazioni elevate, ideali per applicazioni di automazione e controllo remoto professionale.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. Finito di stampare nel mese di gennaio 2015 nello stabilimento Maggioli S.p.A.
A nalisi mineralogico-petrografiche sul marmo T ra le numerose indagini preliminari alla stesura di un progetto di intervento conservativo, vanno incluse, come è noto, le analisi di laboratorio finalizzate ad una approfondita conoscenza della storia materiale dell'opera d'arte. Lo studio analitico-conoscitivo di tipo mineralogico-petrografico, eseguito nell'ambito dei lavori di restauro alla lastra di Guidarello è stato anche occasione per acquisire indicazioni sullo stato di degrado dell'opera, utili a un corretto intervento conservativo. In particolare si è potuto caratterizzare scientificamente il materiale impiegato, specificando l'area geologica e geografica di probabile provenienza. Nel corso dei sopralluoghi preliminari all'intervento di restauro, è stato possibile effettuare un accurato esame autoptico del materiale lapideo che, mediante il prelievo di due piccolissimi campioni, rispettivamente dalla zona inferiore destra del cuscino (campione 1) e dal fianco destro del capezzale sotto lo spallaccio (campione 2), è risultato marmo microcristallino. Le indagini sono state condotte con le metodologie analitiche, usualmente applicate nel campo della conservazione dei materiali lapidei naturali ed artificiali 1 : -caratterizzazione macroscopica in situ e al microscopio stereoscopico per un'analisi qualitativa della struttura, grado di coesione, porosità, tipo di fratturazione, identificazione di particolari minerali accessori, colore; -analisi mineralogica per diffrattometria ai raggi X (XRD) su porzioni macinate in mortaio d'agata, per verificare la composizione mineralogica e la
Prima di discutere di alcune tecniche di modulazione ai toni vicini e lontani, è opportuno ricordare che già da tempo la teoria musicale mostra la tendenza se non a rifiutare l'idea stessa di modulazione, quanto meno a limitarne la portata, preferendo nell'analisi rapportare le varie zone tonali di un brano alla sua tonalità di base. Significativo a tal proposito è il concetto schoenberghiano di " regione " : Il concetto di regione è una conseguenza logica del principio della monotonalità, secondo il quale ogni digressione dalla tonica viene considerata sempre nell'ambito della tonalità in base a un rapporto che può essere diretto, indiretto, vicino o lontano. In altre parole: in un pezzo di musica esiste solo una tonalità, e ogni sua parte che un tempo veniva considerata come tonalità diversa è soltanto una regione, un contrasto armonico nell'ambito della stessa tonalità. La monotonalità comprende anche la modulazione, cioè il movimento verso un altro tono che può anche essere svolto a sé stante, ma considera tali deviazioni come regioni della tonalità, subordinate al potere centrale di una tonica. È possibile così comprendere l'unità armonica nell'ambito di uno stesso pezzo. A. SCHOENBERG, Structural Functions of Harmony, trad. it., Milano 1967 Fatta questa opportuna breve premessa, cercheremo ora di individuare i principali sistemi attraverso i quali vengono condotte quelle che Schoenberg ha definito come " digressioni dalla tonica " , ricordando che ogni modulazione o " digressione " abbisogna prima o poi di una chiara conferma cadenzale. Va dunque sempre condotta una distinzione tra la modulazione vera e propria, ovvero l'effettiva esplorazione di una nuova regione tonale opportunamente rafforzata da conferme cadenzali, e l'utilizzo di funzioni armoniche secondarie, quali ad esempio le dominanti secondarie, che e possono avere lo scopo di rafforzare uno dei gradi del tono o di apportare nuovo materiale armonico, senza tuttavia che venga spostato il centro tonale. Si parla in tal caso di tonicizzazione di un certo grado della scala, processo che in alcuni manuali viene definito abbastanza inadeguatamente " modulazione passeggera ". Ricordiamo che con quest'ultimo termine Piston intende quel tipo di modulazioni che, pur avendo una qualche conferma cadenzale, non non si estendono oltre la durata della frase, per cui nella frase successiva si ritorna alla tonalità di partenza. 1) Modulazione ai toni vicini La modulazione fra tonalità vicine non crea particolari problemi tecnici essendo sufficiente ricorrere ad un accordo-perno, cioè un accordo comune alla tonalità di partenza e a quella di arrivo, seguito all'impiego di un accordo di settima di dominante della nuova tonalità, da utilizzare di norma in forma di rivolto ed avendo cura di ottenere una buona linea di basso. È anche possibile modulare a toni vicini attraverso l'utilizzo di accordi più complessi quali la settima diminuita o con altri sistemi da valutare caso per caso. Un caso particolare è quello della modulazione da una tonalità maggiore alla sua dominante, che crea particolari problemi di stabilizzazione poiché molto facilmente la dominante della tonalità del V tende ad essere scambiata per una dominante secondaria, cioè ad essere interpretata come V del V della tonalità iniziale: l'orecchio tende in altri termini ad ascoltare in maniera " economica " , privilegiando l'interpretazione del materiale armonico nuovo nel senso più favorevole alla tonica già stabilita, in particolar modo quando si tratta di dare una nuova identità funzionale ad accordi che occupano un ruolo " forte " nella definizione della tonalità, quale appunto è quello di dominante. Una convincente modulazione dal tono maggiore alla sua dominante fa spessissimo ricorso all'utilizzo del V del V della nuova tonalità, accordo che, se facessimo riferimento alla tonalità di partenza, dovrebbe essere interpretato, più problematicamente, cone V del V del V. Moltissimi ponti modulanti dei primi movimenti di composizioni in forma-sonata possono illustrare con efficacia questo concetto. Una buona alternativa a questo sistema potrebbe essere quello di privare la tonica della sua funzione di centro armonico associandola ad una armonia che sia differente dalla triade perfetta in stato fondamentale, sostituendo la quinta con la sesta o aggiungendo semplicemente una sesta, ottenendo così un accordo dal chiaro carattere sottodominantico. 2) Modulazione ai toni lontani Nella teoria corrente vengono considerate tonalità lontane quelle che hanno più di una alterazione in chiave di differenza tra loro. Per modulare in maniera efficace fra tonalità lontane esiste un buon numero di procedimenti, alcuni dei quali sono facilmente schematizzabili, mentre per altri è possibile dare solo indicazioni generali, in quanto talmente ampi e soggetti a circostanze specifiche da rendere impossibile una esemplificazione completa. A questa ultima categoria appartiene certamente la tecnica di scivolamento cromatico delle parti della quale spesso si cita in ambito didattico il solo MOTO CONTRARIO CROMATICO DELLE PARTI, una fra le tante possibilità di trasformazione cromatica degli accordi mediante piccoli spostamenti che si presta facilmente alla schematizzazione. Il moto contrario cromatico consiste nel partire da un accordo maggiore e nel muovere per
La contestazione delle norme in materia di responsabilità degli Stati rispetto agli abusi coloniali: le proposte del Sud del mondo, 2024
Lo scritto, parte della sezione speciale del volume dedicata a "Global South, diritto internazionale, diritto dell’Unione europea", esamina le critiche sollevate dal Sud del mondo e il potenziale impatto delle stesse rispetto all’interpretazione e all’applicazione del principio di intertemporalità, alla scelta dell’(ipotetica) forma di riparazione e ai metodi per quantificare l’ammontare del risarcimento dovuto in ipotesi di abusi coloniali.
Intellisystem Tecnologies nel corso del 2015 ha effettuato un notevole investimento nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni nel campo della tecnologia Super Natural User Interface (Snui). In particolare nel corso del 2016 verrà rilasciata la prima soluzione sperimentale hardware e software che permetterà di trasformare qualsiasi superficie video, che proietti immagini di applicativi Scada per l’automazione industriale, in un sistema moderno e interattivo denominato Scada Mind User Interface (Smui). Verrà introdotta nel mercato industriale, per la prima volta, un’interfaccia cervello-computer (brain-computer interface) che mediante l’utilizzo di un particolare caschetto contenente una serie di elettrodi permetterà di rilevare l’attività bioelettrica della corteccia celebrale del soggetto che lo indossa. La nuova tecnologia consentirà agli operatori delle varie control room di comandare software Scada attraverso i segnali bioelettrici del cervello senza dover ricorrere a tastiere, mouse o dispositivi touchscreen. La soluzione proposta si presenta come valida alternativa alle soluzioni touchscreen attualmente adoperate con l’inevitabile vantaggio di una maggiore comodità unita a una riduzione dei costi. Le possibilità applicative di questa nuova tecnologia sono praticamente illimitate: si passerà dalle applicazioni di industrial automation alla domotica per arrivare a coprire applicazioni che spaziano dal campo medico a quello militare.
Automazione Oggi N. 388 – Marzo 2016 La telecamera Itex100 presentata da Intellisystem Technologies è ideale per il monitoraggio video professionale in ambienti industriali critici caratterizzati da un’atmosfera potenzialmente esplosiva per la presenza di gas o polveri infiammabili, tipici del settore oil&gas, marittimo o industriale. Grazie alla struttura in acciaio Inox Aisi 316L, con grado di protezione IP68, questo prodotto vanta una robustezza non indifferente. Il suo utilizzo è infatti destinato a industrie chimiche, petroliere e altri ambienti caratterizzati da alte temperature e atmosfere corrosive. Il sistema auto-heat integrato permette al processo di funzionare stabilmente da -45 °C a 60 °C per lunghi periodi. Il sistema di ripresa può essere comandato anche a distanze notevoli grazie alla tecnica di comunicazione Ethernet integrata. A seconda delle necessità Itex100, certificata Exd CT6/ DIP A21 TA, T6, può essere equipaggiata con sistemi di ripresa a infrarossi o termici.
I percorsi del Principe a Firenze, Rilievo integrato tra conoscenza e lettura critica, 2005
in coperti na: disegno di Benedetta Biaggini Pubblicatoeon i fondi della ricerea M.U.R.S.T. (ex 40%) Progetto di ricerca COFIN 2002 dal titolo generale "Metodologie illl/Ol'ative illfegrate per il rilelYlmellfo dell'architettl/ra e dell'ambiente" coordinatore nazionale Mario Docci. Unità di Ricerca dell'Università degli Studi di Firenze, ti tolo ricerca: "Rifiel'O il/legra/o -tra feClliche tradizionali e modelli (ligita/izzati per la letl/lra delf'archileltura -Wl esempio complesso (/ Pirellze", Coordi natore e Responsabile Scientifico: Emma Mandel li. Comitato di redazione: Emma Mandelli. Giampiero Mele, Alessandro Merlo. Antonello Be llo Realizzazionee progeltoeditoriale: Giovanni Guceini e Federico Piras Finito di stampare nel settembre 2005 .I"/ampa: Stampa Baldesi & C. -Firenze INDICE INTRODUZIONE AL PERCORSO Emma Mal/delli 7 Conoscenze e ricerca, un doppio percorso STRUMENTI E PRASSI OPERATIVE Roberto Corazzi 2 J Il rilievo con indagin i stmmentali avanzate La cu pola di Santa Maria del Fiore Marco laf! 37 Continuo e discontinuo nella rilevazione MassimitiOIlO M elsci 43 Gli antich i strumenti di mi sura Nicolò M asll1r:o 55 Il rilievo strumentate "base" per lo stud io dell'arch itettura Marcello Scalzo 63 Limiti applicativi di modelli digitali 3D Giorgio Verdian; 73 Rilievo integrato e protocolli operativi IL PERCORSO DEL PRINCII'E, UNA STRUTTURA URBANA COMPLESSA Maria Teresa Bartoli 85 Il disegno di Palazzo Vecchio Ira informatica e metrologia Aless(/I/dro Merlo 99 Il rilievo topografico: " base e verifica" Un caso in Palazzo Vecchio
Legge 10 novembre 2014, n. 162 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 132 recante «Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile» (pubblicata in G.U. 10 novembre 2014, n. 261)
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YANN LE BoHEC, La Sardaigne et l'armée romaine sous le Haut-Empire, 1990
BAROCCHETTO MONSCIASCO, 2018
Radici di futuro. L’innovazione a scuola attraverso i 90 anni di Indire. Catalogo dell’omonima mostra (Palazzo Medici Riccardi, 2-22 ottobre 2015), P. Giorgi (a cura di), Firenze, Tipografia Contini, 2015