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Abruzzo. Il Barocco negato, a cura di R. Torlontano, De Luca, Roma 2010, pp. 283-291
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Gennaro è un luogo consacrato e non è superfluo sottolineare che l'edificio Chiesa non è una palestra, un cinema o una discoteca dove altre comunità si riuniscono per finalità comunitarie. Restaurare questi edifici richiede la conoscenza e il rispetto di quei riti, di quelle simbologie e di quelle particolari funzioni che vi si svolgono. Il progetto di Calatrava sembra ignorare totalmente questi aspetti e concepire la Chiesa solo come uno spazio da valorizzare a fini turistici e commerciali indipendentemente dalla sua sacralità e dalle funzioni per le quali è stata costruita ed è tutt'ora destinata.
Studia Politica: Romanian Political Science Review, 2016
Chi si accosta alla lettura del volume di Benedetto Croce Storia dell'età barocca in Italia 1 , noterà immediatamente che la categoria interpretativa dominante, lo strumento privilegiato di lettura della storia culturale italiana del XVII secolo, è quella di decadenza 2. Croce non nasconde di condividere il giudizio che gli storici del Risorgimento espressero sull'età barocca in Italia 3. Non a caso la ricostruzione crociana di quel periodo richiama, nell'impianto e nei toni, quella fatta da Francesco De Sanctis nella celebre Storia della letteratura italiana 4. La decadenza è per Croce, come del resto per De Sanctis, una categoria essenzialmente morale, che rifiuta quantificatori di tipo, ad esempio, economici. Infatti, le sfavorevoli condizioni materiali di un popolo non costituiscono, di per sé, motivo di decadenza, se non accompagnate da una contemporanea decadenza interiore. Nell'Italia seicentesca questa condizione di decadenza interiore " ...consistette nel venir meno di convinzioni, di passioni religiose, etiche e politiche, in una parola venne meno l'entusiasmo morale" 5. Armato di questo strumento ermeneutico, Croce ricostruisce alcuni momenti della storia e della cultura del diciassettesimo secolo in Italia. La Controriforma fu l'avvenimento storico-politico che caratterizzò, con conseguenze non riducibili solo sul piano politico, il seicento italiano e a cui
2008
Per la pubblicazione del presente volume si ringraziano i Sindaci e le Amministrazioni comunali di tutte le città della Valle del Belice; inoltre si esprime gratitudine e riconoscenza a quanti con la loro fattiva collaborazione hanno agevolato l'opera:
"Paragone", 120,121,122, agosto-dicembre 2015
Luca Vitone. Io, Villa Adriana/Eu, Villa Adriana, Org. Anne Palopoli, Sao Paulo, Museu de Arte Contemporânea de Sao Paulo, p. 36-39, 2022
A commentary on Luca Vitone's interpretation of Hadrian's Villa ruins in Tivoli on the occasion of the exhibition "Io, Villa Adriana" in Rome (2021) and Sao Paulo (2022). Languages: Italian and Portuguese.
Carenno nel tempo: i documenti raccontano. L'età medievale, 2009
In copertina: il centro storico di Carenno visto dal campanile della nuova chiesa parrocchiale. Carenno nel tempo: i documenti raccontano-1
Il Barocco si estende dal 1625 al 1675 e riceve la sua principale impronta artistica dall'operato del Bernini. Il Barocco inizia con il papato di Urbano VIII e fu caratterizzato da un sostegno incredibile verso le opere artistiche e culturali (mecenatismo), da Urbano VIII in poi le maggiori imprese edilizie furono affidate agli architetti più improtanti. Tuttavia la monumentalità delle opere del Barocco esisteva soltanto nell'aspetto ma non nelle proporzioni: molti degli edifici barocchi costruiti a Roma avevano dimensioni molto contenute. L'obbiettivo principale dei Papi nell'età del Barocco rimaneva comunque San Pietro dove il Bernini, subito dopo l'accesso al pontificato di Urbano VIII, iniziò a lavorare al Baldacchino e fu ben presto assunto per ri-organizzare tutta l'area sotto la cupola. L'opera di Bernini in s.Pietro incorpora lo spirito del barocco in maniera più completa di qualsiasi altro complesso di opere di Roma, d'Italia e d'Europa. Tuttavia dopo l'era del Bernini, Cortona e Borromini Roma non mantenne la supremazia artistica degli anni precedenti.
2012
Parte terza omaggi il libro da fare C iò che si può scorgere, dall'insieme delle pagine che seguono, è come il disegno di un vasto paesaggio, con figure, elementi e colori, aperto su orizzonti che si estendono a perdita d'occhio. È l'eredità che Elmar Salmann lascia alla teologia contemporanea.
Ticontre. Teoria Testo Traduzione, 2021
Pavese definì la propria produzione letteraria come riduzione a chiarezza del mito, da attuare caparbiamente opera dopo opera (le «schegge del monolito»). Per lui, il mito coincise con l’immagine archetipica della collina, luogo irrazionale del sangue e del sacrificio ("Paesi tuoi", "La casa in collina", "La luna e i falò"). Fanno eccezione "La spiaggia" (1942), che «non è scheggia del monolito», e "Il compagno" (1947), «un Bildungroman politico sulla acquisizione di una coscienza comunista». A renderli diversi dal resto della produzione pavesiana è la mancata trattazione dell’elemento mitologico: in entrambi la collina è quasi assente. Con il mio saggio, vorrei mostrare come tale mancanza tolga a questi romanzi una piena compiutezza estetica, costringendoli ad appiattirsi su elementi sociali (la descrizione di un ambiente borghese e una presa di coscienza antifascista). Quando Pavese rinuncia a razionalizzare l’elemento irrazionale, la sua scrittura perde autonomia. Pavese defined his literary production as the process of clarification of the myth, which he tried to accomplish obstinately in all of his works (the so-called «fragments of the monolith»). For him, the myth coincided with the archetypical image of the hill, the dwelling place of the irrational whose blood and sacrifice are manifestations ("Paesi tuoi", "La casa in collina", "La luna e i falò"). The exception of this are two novels: "La spiaggia" (1942), which «is not fragment of the monolith», and "Il compagno" (1947), «a political Bildungroman about the rise of a Communist political conscience». What make them different from the rest of Pavese’s work is that they miss the mythological element: in both of these novels, hills are almost completely missing. With my essay, I would like to show how this missing element deprive the novels of a full aesthetical completeness, forcing Pavese to rely on social elements (the description of a bourgeois environment and the awareness of an antifascist conscience). When Pavese gives up his intent of clarification of the myth, his writing lacks autonomy.
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Logiche dell'espressione, 2009
Pier Paolo Pasolini e l'attraversamento dei generi. Atti dei convegni Lincei 366, 2024
in H. Hendrix – P. Procaccioli (eds) Officine del nuovo. Sodalizi fra letterati, artisti ed editori nella cultura italiana fra Riforma e Controriforma. Atti del Simposio internazionale, Utrecht, 8-10 novembre 2007. (Roma: Vecchiarelli, 2008), 2008
Paragone Arte, 2020
Teatro e Allegoria, 2016
Dar fuoco alle polveri. Sciascia e il barocco, in "Critica letteraria", 181, 2018
Episodi del tardo barocco “estense” nel Palazzo Bassoli Rangoni Vicini di Modena, approfondimento della conferenza tenuta presso UTE, Università della Terza Età di Modena, a.a. 2015-2016
Riflessioni su Barocco e modernità (ISBN 9788899808488), 2023
Capitale e crocevia. Il mercato dell'arte nella Roma sabauda, a cura di Andrea Bacchi, Giovanna Capitelli, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2020
STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ARTE DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO IN EUROPA E NELLE AMERICHE, 2017
Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea», 2023