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Articolo originale sull' origine della figura di Yahweh, dal politeismo al monoteismo. Prima pubblicazione: dicembre 2009, poi marzo 2010
Versione aggiornata e rielaborata dell' articolo del 2010, così come comparsa nel libro "Da Sumer al Transumanesimo" Pubblicazione originale: 15-12-2011
Lo «Stato degli ebrei» è una necessità mondiale, tanto per gli ebrei quanto per i gentili: con questa affermazione perentoria, il giornalista ebreo di origini ungheresi Theodor Herzl (1860Herzl ( -1904 lanciava sull'arena politica ebraica e mondiale il suo progetto di Stato degli ebrei. La formula approvata dal I Congresso sionista di Basilea parlava di «focolare nazionale assicurato dal diritto pubblico», una circonlocuzione che esprime il progetto di Stato-asilo per una nazione oppressa garantito dal «concerto delle nazioni» (quello che il gius-filosofo Schmitt avrebbe definito jus publicum europaeum).
2024
Relazione presentata nel contesto della cattedra di Teologia Dogmatica, per il Corso di Laurea in Scienze Bibliche e Teologiche della Facoltà Valdese di Teologia di Roma, Esame di Dogmatica II - Cristologia, Anno Accademico 2024-2025.
[102] 5. Il padre, il sangue e la vergine Un manoscritto custodito nella Biblioteca Palatina di Heidelberg, molto rinomato tra i filologi, contiene un certo numero di opere geografiche, mitografiche e paradossografiche attribuite a diversi, e talvolta improbabili autori 1 . In questo codice, si trova tra l'altro un opuscolo, ascritto con palese falsificazione a Plutarco, che racconta un gran numero di piccole storie, nelle quali il fantastico appare quasi palpabile, concreto, compatto. E tuttavia lo scritto si presenta come un trattato pieno di erudizione peregrina, dove abbondano le citazioni di supporto, tratte da un folto drappello di storici, scienziati e antiquari, le quali hanno l'evidente funzione di descrivere, alle spalle dell'autore, un universo rassicurante di competenza e credibilità. Una sorta di magazzino dell'immaginario che si cela sotto falsi paradigmi di scienza geografica, storica, mineralogica e botanica. Ha pesato, e continuerà a pesare su questo ignoto bibliotecario di meraviglie il sospetto (giustificato?) di aver semplicemente inventato anche i nomi e lo opere di gran parte di questi dotti, oltre alle stesse storie che racconta; ma proprio questo pare sufficiente, talvolta, a conferire a quello che potrebbe sembrare il modsto burocrate di un disordinato inventario di fantasmi e di simboli, la qualità incerta e ingombrante, ma spesso ineludibile del genio. Egli scrive in greco, un greco che ricorda piuttosto la prosa stereotipa e formulare di un archivio disumano, che il canto alato e lamentoso del narratore di miti. Per di piú, le sue storie non ricordano se non di rado le vicende celebri del mito greco, cantate da grandi poeti o raccolte da pazienti antiquari: anzi egli se ne discosta con un totale distacco, quasi con un'indifferenza, insieme puntigliosa e sovrana. Si tratta [103] di un opuscolo che abbiamo già utilizzato qualche volta nei capitoli precedenti: il De fluviis et montibus dello Pseudo-Plutarco. Leggiamo dunque qualche altro esempio di questi singolari racconti. Questi eventi atroci e strani sono accaduti presso un fiume dell'Armenia, chiamato Arasse (Aràxes): E. PELLIZER, Favole d'identità favole di paura. Storie di caccia e altri racconti nella Grecia antica, Istituto della Encicolpedia Italiana : Roma, s.d. (ma 1982), Cap. 5, pp. 102-123.
Il testo vuole essere la testimonianza di passione ed esperienza, maturata attraverso studi e ricerche svolte negli ultimi anni: ne inizio ora la condivisione. Il primo passo è la rilettura di un episodio biblico, la danza della figlia di Iefte e il compimento del voto, sulla linea della tesi di Josselin Roux, esperto e docente di studi teologici con interessi musicali e coreutici.
Nata in Bangladesh da famiglia pagana, Suor Suewa divenne Missionaria e fu uccisa in Sierra Leone il 22 Gennaio 1999. Racconta la sua storia p. Carlo Buzzi PIME
L'inaugurazione dell'umanità attuale comincia con l'arrivo di una particolare specie di morte. Però è proprio negli uomini attuali che si trova la porta per l'eterno. Essi custodiscono il segreto della vita eterna, lo custodiscono nella propria morte, nel carattere e nel senso della propria morte. L'eroe vegliante custode è colui che indica la via della rinascita. È un custode benevolo che forma il mondo nel quale i mortali vivono e abitano e da esso apre la via che va in giù e ugualmente in su. Gli uomini non sono nè automaticamente perduti nè automaticamente salvi. La vita è un'ascesi, un esercizio, una preparazione. Il vissuto del dolore, la musica, lo studio del numero, la memoria, la teoresi, l'impegno nella direzione della politica, la discesa ad inferos e la risalita, tutto rientra in un efficace rito sacrificale secondo la più importante religione greca.
Versione ampliata e riscritta dell' articolo del 2010. Questa versione é stata usata nel libro "Da Sumer al Transumanesimo". Pubblicazione originale: 10-12-2011
2011
The book contains the description of the Kulango world of Healing and Hunt as depicted by one of the last initiated professional of the village of Nassian. It contains more than 100 pages of genuine Kulango oral texts, translated in Italian and commented from a cultural and linguistic point of view.
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l'Arte del Francobollo, 2023
[rec. a W. Pötters, Nascita del sonetto. Metrica e matematica al tempo di Federico II], edito in «Stilistica e metrica italiana», I, 2001, pp. 328-36
doctor virtualis, 2008
Psicotecnica Report , 2021
Mondoperaio, 2017
Dispute teolgiche intorno alla nascita, 2020
Il Pensiero Storico - Rivista internazionale di storia delle idee, 2022