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2015
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La collaborazione tra Lucini e «Lacerba» è stata breve ma estremamente significativa, poiché la subitanea rottura lasciava presagire motivazioni profonde e radicate nelle distanze tra il poeta lariano e i "dogmi" futuristi. Per rendersi conto con precisione delle ragioni dell'incontro-scontro sono stati esaminati i testi e gli epistolari dei protagonisti di quella stagione letteraria, compreso materiale manoscritto. Il percorso ha evidenziato le profonde differenze ideologiche maturate tra Lucini e la redazione della rivista fiorentina, cresciute in maniera direttamente proporzionale all'avvicinamento della stessa all'ambiente del neonato Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti.
2014
Oltrepassare, sorpassare, andare “oltre la consuetudine”: questo il programma poetico che Gian Pietro Lucini lancia dalle pagine del «Verso Libero» contro tutte le Accademie e contro il principio di autorità «delle leggi, delli altari, delle caserme, delle grammatiche, della prosodia»; un programma che, come testimoniano i saggi raccolti in questo volume, trova applicazione nelle sue opere su diversi piani (metrico, linguistico, tematico).
L'associazione «Camini fumanti» trae origine da un antico legato disposto da Bartolomeo Panzerini (a volte chiamato Bortolo nei documenti), nel suo testamento rogato il 9 febbraio 1727. L'analisi dei documenti degli archivi locali permette di tracciare la storia di questa istituzione di beneficienza. The Associazione Camini Fumanti arises from an ancient bequest created by Bartolomeo (Bortolo) Panzerini with his testament of February 9th, 1727. The history of this charity organization can be traced from the analysis of the documents, mostly preserved in the local archives of Ponte di Legno.
Pietro Mezzabarba e i suoi confratelli. Il reclutamento dei vescovi della Tuscia fra la morte di Enrico III e i primi anni del pontificato di Gregorio VII (1056-1078),
Pietro Mezzabarba e i suoi confratelli. Il reclutamento dei vescovi della «Tuscia» fra la morte di Enrico III e i primi anni del pontificato di Gregorio VII (1056-1078 Presentazione Dopo aver ricevuto il lusinghiero invito a contribuire a questo convegno con una relazione "toscana", sono rimasto a lungo incerto fra due impostazioni per così dire "estreme": una "panoramica" che abbracciasse tutto il secolo XI, o un intervento focalizzato sui pochi ma cruciali anni nei quali si avvicendarono alla guida della Sede Apostolica due presuli di diocesi toscane, ossia Gerardo di Borgogna-Niccolò II (1058-1061), vescovo di Firenze dal 1045 circa, e Anselmo da Baggio-Alessandro II (1061-1073), vescovo di Lucca dal 1056. Alla fine, come indica il titolo, la scelta è caduta sullo studio di un segmento cronologico ristretto, il solo in grado di consentirmi di affrontare con la dovuta attenzione un episodio di grande rilievo e ampia risonanza anche al di fuori dell'ambito toscano o italico, come la dura e vittoriosa contestazione dei monaci vallombrosani nei confronti del vescovo di Firenze Pietro Mezzabarba. Costui -è bene segnalarlo sin da ora -non solo fu il successore immediato di Gerardo-Niccolò II sulla cattedra episcopale di san Giovanni Battista, ma vi ascese altresì con il consenso di Alessandro II, il quale lo difese con decisione fin quasi all'ultimo, nonostante le gravissime accuse mosse contro di lui. La vittoria dei Vallombrosani, "strappata" nella primavera del 1068 con la deposizione del vescovo Pietro, segnò indubbiamente una svolta nel pontificato di Alessandro II, e rappresentò un fattore di alterazione dell'equilibrio fra la «Chiesa d'Impero» (la Reichskirche della storiografia di lingua tedesca) e la Sede Apostolica romana.
il contributo presenta due relazioni di Pietro Giordani su libri e tele da conventi di Bologna e del territorio oggetto di soppressione. La valutazione dello studioso piacentino è finalizzata ad un eventuale spostamento dei materiali a Milano.
Corradino Luciani, 2023
Corradino Luciani di Teora (AV) fu allievo (come tanti altri giovani irpini) di Giovanni Bovio, professore di Filosofia del Diritto presso lo stesso Ateneo. E fu proprio in quegli anni che iniziarono a risvegliarsi in lui come in molti altri quelle idee socialiste e di libertà di pensiero. Il primo a parlare di Corradino fu l'amico Ferdinando Cianciulli su il Grido del 7-8 gennaio 1910, in occasione della sua morte: <<Ancora studente partì per l'America fiducioso di poter trovare una società basata su principi di libertà e uguaglianza, invece si ritrovò a fare i conti con discriminazione e sfruttamento. Decise però di restare per dare voce agli umili. … Nel luglio e agosto del 1909 si addossò il faticoso incarico di un lungo viaggio di propaganda per conto del giornale "La Plebe", fondato da Carlo Tresca, che lo presentò al pubblico come conosciutissimo nel giornalismo e stimato dai compagni degli Stati Uniti. E fu sul campo a professare le sue convinzioni in mezzo alle file dei minatori. Quel viaggio gli costò la vita. Subito dopo si ammalò e venne operato di appendicite, senza che però si fosse mai più ristabilito. … Collaborò con vari giornali e riviste,
Il settore della Vena del Gesso compreso tra Monte Rontana e il Torrente Sintria è particolarmente ricco di affioramenti di calcari a Lucina del Miocene superiore (Tortoniano superiore -Messiniano inferiore?). Queste rocce, spesso fossilifere e diffuse in vari punti dell'Appennino, sono la testimonianza di antiche oasi di mare profondo sviluppatesi presso fuoriuscite fredde di gas metano o acido solfidrico e basate sullo sfruttamento di batteri chemiosintetici capaci di sintetizzare materia organica dalle esalazioni gassose. I molluschi fossili presenti sono taxa adattatisi a vivere in questi singolarissimi habitat, in particolare bivalvi. È possibile riconoscere due biofacies principali: una assai diffusa caratterizzata da "grandi lucinidi", e l'altra, molto meno comune e assai localizzata, è invece dominata da "grandi modiolini", anche se esistono in realtà varie situazioni intermedie. Questi bivalvi sono detti chemiosimbionti poiché la loro strategia alimentare si basa sulla simbiosi con le comunità microbiche chemiosintetiche. In particolare, tutti i lucinidi sono dotati di batteri endosimbionti solfo-ossidanti albergati nei loro tessuti, mentre è possibile che i modiolini siano stati associati anche a batteri metano-ossidanti, in analogia di quanto talvolta osservato attualmente nelle zone di emissioni fredde di idrocarburi. La frammentarietà degli affioramenti è determinata dal complesso assetto strutturale della Vena del Gesso. Parole chiave: Calcari a Lucina, fossili, molluschi, bivalvi, emanazioni gassose fredde, idrocarburi, chemiosintesi, Formazione Marnoso-arenacea, Miocene superiore, Italia. Miocene (upper Tortonian-lower? Messinian). These peculiar rocks are widely distributed along the Apennine chain, and are at places highly fossiliferous. All such 'calcari a Lucina' represent the geological legacy of ancient deep-sea oases marked by the chemosynthetic exploitation of hydrocarbon -and H 2 S -enriched fluids by peculiar microbial consortia. The common macrofossils found associated with these limestones are by large molluscs, especially bivalves that could attain considerable dimensions. Two main facies can
Gianni Eugenio Viola, Nota editoriale per la riedizione di "Lacerba" 3 voll. Roma 2011Roma -2014 NOTA EDITORIALE "L'inviduo non è tale che nella unità delle sue antitesi"; questo passo della Rivolta ideale di Oriani avrebbe potuto, a buon diritto, figurare nella testata di "Lacerba". Né Papini e Soffici avrebbero negato di iscriversi alla successiva 'affermazione ideale,' che prevedeva doversi costituire in falange cavalleresca senza capitano e senza bandiera la nuova aristocrazia dispersa in tutti i gruppi sociali; sarà quindi una parola eterna, vera ieri come domani, l'affermazione che vita e storia non possono essere mutate nell'essenza ma debbono sempre nobilitarsi nelle forme: che la vita è tragedia e la storia poema; nell'una l'individuo soccombe davanti a se stesso, nell'altro s'immola alla continuità della propria gente. 1
Quaderns d'Italià, 2023
La triste notizia della morte di Luca Serianni, venuto a mancare a seguito di un tragico incidente stradale un anno fa, è stata ricevuta con profondo dolore in Italia ma anche dalla comunità dei romanisti e italianisti all'estero. È stato sottolineato a ragione in sedi varie -e non spetta a questo ricordo personale ripetere l'elenco dei suoi straordinari contributi -quanto era influente il suo insegnamento nell'ambito della linguistica italiana. La fama dell'illustre linguista, storico della lingua, filologo romano arrivava però ben oltre gli ambienti accademici italiani, godeva di altissima stima tra i colleghi e le colleghe oltreconfine. E Luca Serianni seguiva con viva attenzione le vicende della filologia e linguistica dell'italiano all'estero e conosceva benissimo le tradizioni e gli ambienti della filologia romanza in altri paesi. Nell'arco della sua ammirevole attività che spaziava tutti -lo ribadisce giustamente Lucilla Pizzoli citando le parole di Giuseppe Patota -i settori della storia della lingua, la linguistica, la filologia e tante altre aree di studio, ha dedicato particolare cura ad illustrare le sorti della lingua italiana fuori d'Italia e a censire le notevoli e talvolta sorprendenti impronte da essa lasciate nel serbatoio lessicale di tante lingue dell'Europa e del mondo. Chi scrive considera un privilegio l'aver potuto collaborare strettamente dal 2014 con Luca Serianni nel comune proposito di un Osservatorio degli italianismi nel mondo (OIM). Tale osservatorio, che fa confluire il Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), curato da Harro Stammerjohann et al., e il Censimento degli italianismi iniziato dallo stesso Serianni per la casa editrice UTET (Pizzoli, 2017), si annovera tra i progetti definiti come strategici e promossi dall'Accademia della Crusca. Sin dal coinvolgimento nell'OIM di Luca Serianni, linguista, storico della lingua, lessicografo, filologo capace di consociare gli esperti e le esperte delle singole aree, sono stati numerosi i suoi apporti. Ciò non solo per l'intima conoscenza dei sentieri talvolta tortuosi che potevano prendere le parole italiane diventate patrimonio lessicale di altre lingue e l'esperienza maturata durante quel censimento di largo respiro, ma proprio per la sua coscienza delle potenzialità di trasformare in uno strumento lessicografico di nuovo tipo quello che era stato previsto come tradizionale opera a stampa (e per un cambiamento di politica editoriale non venne pubblicato) e quello che, come il DIFIT, era uscito dapprima in
atti dell’XI congresso ADI, Napoli, 19-22 set. 2007, pp. 1267-1285
Nel primo decennio del secolo scorso si affermava in Capitanata un periodico di chiara anima socialista: «Il Foglietto» di Lucera, fondato dal prof. Gaetano Pitta, uomo nel quale l'impegno e i sentimenti
«Aesthetica Preprint», n. 113, 2020
coordinamento redazione: Leonardo Distaso (Università degli Studi di Napoli Federico II) segreteria di redazione: Giacomo Fronzi (Università del Salento), Lisa Giombini (Università degli Studi Roma Tre), Leonardo Monetti Lenner (Università degli Studi
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#GrandTourists. Immersioni nelle collezioni, accumulazioni e ossessioni dei musei e degli archivi di Parma, 2018
Francesco Urbini: Collegamenti da Arcimboldo, Francesco Salviati, Pietro Aretino, Niccolò Franco e Paolo Giovio, 2021
Studi Novecenteschi, 2009
Archivio Storico Ticinese 151, 2012
Achille Guzzardella e Corrente, 2023
FOLD&R FastiOnLine documents & research, 2004
Rivista di Storia e Letteratura Religiosa, 2021
L'OSSERVATORE ROMANO - Edizione quotidiana , 2010
Concursos de Arquitectura. Actas del 14 Congreso Internacional de Expresión Gráfica Arquitectónica. Alberto Grijalba Bengoetxea y Marta Ubeda Blanco eds. Valladolid: Universidad de Valladolid, Segretariado de Publicaciones e Intercambio Editorial, 2012, pp. 83-88. ISBN (ES) 9788484487081
Prospettiva, 189-190, Gennaio-Aprile 2023 [2025], pp. 114-133, 2025