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Artemidoro come vero, «Eikasmós», XXI, 2010, 491-524

Abstract

AA.VV., Intorno al Papiro di Artemidoro, I. Contesto culturale, lingua, stile e tradizione. «Atti del convegno internazionale del 15 novembre 2008 presso la Scuola normale Superiore di Pisa», ed. da ClAudio GAllAzzi-BäRBel KRAmeR-sAlVAToRe seTTis, con AGosTino soldATi («Colloquium»), Milano (LED) 2010, 296 pp., € 32,00, ISBn 9788879164221.

Key takeaways

  • Quest'ultimo aspetto resta tuttavia in secondo piano, benché Hammerstaedt parli esplicitamente di una «versione completa di Artemidoro serbata dal papiro rispetto al testo d e l l ' e p i t o m e » (p. 68) 13 ; eppure, la distinzione tra piano qualitativo e piano quantitativo non è marginale, perché quand'anche si riuscisse a dimostrare che P. Artemid.
  • ; tuttavia, è difficile ammettere che la diagnosi di autenticità, a sua volta, possa fondarsi sul tentativo di tramutare singole stranezze del papiro in prove provate della sua genuinità: ne deriverebbe una sorta di abnorme applicazione di quel criterio che va sotto il nome di lectio difficilior, per cui tanto più il papiro è bizzarro, tanto più dovremmo considerarlo autentico.
  • L'ipotesi che «Stefano conosca e metta a confronto con questa ej pitomhv la redazione originaria e completa dell'opera di Artemidoro» (p. 57) è di gran lunga la meno economica fra le molte ipotesi formulabili: e dalla duplice, ravvicinata citazione entro la voce Dwro~ quel che si può ricavare è soltanto lo stato già stratificato del più ampio Stefano in nostro possesso.
  • In realtà, su questo punto gli argomenti di canfora sono ben più articolati e convincenti di quanto risulti dal resoconto di Hammerstaedt: 1) quello di costantino è un estratto (esso inizia con un dev !
  • Più difficile è misurarsi con argomenti difensivi fondati non su analisi concrete, ma su giudizi soggettivi o comunque non verificabili: così è per la negata somiglianza fra P. Artemid.