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2008, Forme e storia. Studi in ricordo di Gaetano Compagnino
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Le ragioni di una storiografia letteraria che assuma a suo oggetto una letteratura nazionale sono venute meno con la fine delle determinazioni nazionali della vita sociale e politica e dei processi economici. E insieme sono apparse più evidenti che mai le deformazioni ideologiche che il modello nazionalitario produceva nella ricostruzione delle vicende della letteratura.
Nuova informazione bibliografica, 2007
A Metternich, che aveva definito l'Italia "un'espressione geografica", Carducci replicava che l'Italia è piuttosto "un'espressione letteraria", riproponendo una delle idee forti che avevano accompagnato il processo risorgimentale, cioè che l'Italia, sebbene non fosse mai esistita politicamente, era già presente nella coscienza dei letterati fin dal tempo di Dante. La storia della letteratura italiana si è configurata perciò fin dalle origini come una vera e propria storia d'Italia, spesso la sola (gloriosa) possibile. Non senza conseguenze, come la perdurante contrapposizione tra Italia letteraria e Italia politica, tra "le lettere e le armi" di petrarchesca memoria. Ma esiste davvero un'Italia letteraria? E che rapporto ha con l'Italia storica e politica? Perché la letteratura italiana è la materia principale nell'esperienza scolastica di tutti i cittadini italiani e fin dalla scuola elementare la lingua s'impara attraverso la letteratura? A partire da tali interrogativi Stefano Jossa intraprende un breve e denso viaggio nella letteratura italiana, illustrandone il contributo alla formazione della coscienza collettiva degli italiani, e rivisitando i miti e i grandi racconti letterari che hanno costruito l'immaginario e il discorso nazionale, da Dante fino ai giorni nostri.
Voglio subito incorniciare la tematica della Letteratura Italiana per il Risorgimento e voglio rivolgermi innanzitutto, se non soprattutto, ai giovani studenti. Credo sia importante per chi lavora nella scuola e nelle università intervenire in modo consapevole sulle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia: l'importante è farlo senza retorica, ma cercando di leggere il nostro Risorgimento senza temere di affrontarne anche luci ed ombre o di individuare alcune contraddizioni. Sarà proprio il nostro sguardo critico, sorretto da una buona preparazione storica e documentaria, a permetterci di parlare di tutto senza aver paura di toccare argomenti tabù.
Altre Modernità, 2019
For this issue, the Societa Italiana delle Letterate presents two contributions: an article by Francesca Maffioli intersecting Amalia Rosselli’s writing with the idea of ecriture feminine theorized by Helene Cixous; and a new review from the future by Sara Positano, who offers an overview of the proceedings from the conference "The space of writing. Compared to female literature" SIL organized in 2002. Both texts represent instances of the critical thought, past and present, that the association keeps producing on women's literature, in a global perspective. which emerges as topical as ever.
2010
Il «Corriere della Sera» ha recentemente pubblicato un reportage intitolato La narrativa dei nuovi italiani. Una lingua, doppie identità, a cura di Alessandra Coppola, la quale ha contemporaneamente inaugurato, nel sito dello quotidiano, il blog nuovitaliani.corriere.it, dedicandolo «a tutto quello che si muove nella nostra "mixité", la promiscuità tra culture e mondi che sta cambiando la fisionomia del Paese. Nuovi arrivati e seconde generazioni, chi rinnova il permesso di soggiorno e chi è riuscito a ottenere la cittadinanza, lavoratori solitari con famiglie distanti, coppie miste e contente. Appassionati studenti di italiano e scrittori nati all'estero che già dominano la lingua.» 1
Il Romanticismo è una corrente culturale che si afferma in Europa tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. Il termine "romantico", nel Seicento, era usato in modo spregiativo; solo nei primi anni dell'Ottocento assunse un significato positivo.
Quaestiones Romanicae VIII/II, 2020
Proverbi latini nell'italiano contemporaneo Abstract: (Latin Proverbs in Contemporary Italian) Despite the now widespread claim throughout the world "Latin is a dead language" this belief is not scientifically confirmed. Following the millennial life in antiquity this language is still able to give meaning to our identity and contemporary culture through many expressions, sayings and proverbs that reveal the wisdom of a great civilization. Latin in both original and modified form is still very much alive in contemporary Italian in many areas of use that are not strictly scientific (such as legal or medical-specialist). It is indeed the everyday use in the spoken language of modern Italian that rebels the Latin alive. In this contribution we intend to present the Latin expressions and sayings most present in the Italian language of the XXI century as well as the proverbs of Latin origin, which over time have taken on another meaning, maintaining the ancient and intellectual charm of the expressive force of Latin. The aim of our research, carried out on the paremiological and phraseological material of contemporary Italian, is to show the linguistic and socio-cultural modalities that ensure life in this "dead" language.
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«Nuova Secondaria», XXXVI, n. 9 (maggio 2019), pp. 62-65 [ISSN1828-4582], 2019
Sei conversazioni di letteratura italiana, 2015