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VERSO UNA VISIONE CONCETTUALE "Nello scompartimento, accanto al fante Tomagra, venne a sedersi una signora alta e formosa. Una vedova provinciale, doveva essere, a giudicare dal vestito e dal velo [...]. Altri posti erano liberi, notò il fante Tomagra, nello scompartimento; e pensava che la vedova avrebbe certo scelto uno di quelli [...]" (I. Calvino, Ultimo viene il corvo, p. 319). L'avventura di un soldato (1949), che Calvino inserisce dapprima in Ultimo viene il corvo, e con cui successivamente inaugura la serie degli "Amori difficili" nei Racconti del 1958, si apre con un immediato riferimento alla sfera visuale dell'esperienza. Intorno ad essa si innestano -con funzione solo apparente di complementarità, ma delineando in effetti un portato relazionale molto più complesso nella dinamica esternointerno -la descrizione e il ragionamento. Il fante Tomagra "giudica" e "pensa", arrivando a restringere il suo campo d'immagine ad un unico oggetto e a farlo dipendere dalla varietà dei movimenti. Mutuando una metafora dalla fisica, si potrebbe affermare che il soggetto sta circoscrivendo un proprio "orizzonte degli eventi", entro cui impostare un reciproco scambio di informazioni con l'oggetto individuato. In questo modo la comunicazione si rende univoca in senso proiettivo (identificazione dell'esterno per via mentale), ma nel contempo si lascia condizionare dalla rete fenomenologica nella quale l'incontro si è naturalmente verificato.
Cari Soci, premetto solo poche righe alle successive pagine di questi Rendiconti, che giungono a termine di un anno in cui l'attività del Centro, continuata sommessamente in periodici incontri e ricerche come d'abitudine, si è caratterizzata verso l'esterno soprattutto nella collaborazione con la Biblioteca Comunale nell'organizzazione di diverse gite che hanno riscosso un notevole successo. Con soddisfazione prendiamo atto dell'interesse suscitato nel paese da queste iniziative, ringraziando quanti se ne sono fatti promotori e si sono fatti carico dell'organizzazione, con l'auspicio che l'interesse manifestato da molti per le mete visitate possa estendersi anche a quegli aspetti meno conosciuti della nostra realtà locale che anche le nostre attività contribuiscono a far uscire dall'ombra. Un ulteriore aspetto della collaborazione con la Biblioteca è dato dalla copertura di un turno settimanale di apertura serale della stessa, garantito da volontari del Centro. Questo impegno ha reso tuttavia problematica la ricerca di una ulteriore possibilità di incontro per l'apertura della sede sociale, e ciò ha innescato una serie di riflessioni che, dopo aver attentamente soppesato i pro e i contro, hanno suggerito l'opportunità della sua chiusura. Se dispiace da una parte l'abbandono di una sede per noi ormai storica, non sembrava giusto impegnare una larga parte delle -poche -risorse del Centro nella locazione -peraltro economicamente modesta -di una sede frequentata da pochi, liberando così fondi da poter destinare ad altre attività. Contemporaneamente alla rescissione della locazione della sede, è stata indirizzata all'Amministrazione Comunale la richiesta di poter usufruire di uno spazio all'interno dell'edificio delle Scuole, nel quale collocare arredi e documentazione raccolti in questi anni. A questo importante cambiamento nella nostra vita associativa si accompagna l'imminente Assemblea, la quale, alla scadenza delle cariche, comporterà l'elezione di un nuovo Consiglio Direttivo che speriamo possa realizzarsi con una larga partecipazione. Mi è pertanto gradito ringraziare, insieme ai Consiglieri uscenti, quanti ci hanno seguito in questi anni, invitandoli a rinnovare la loro adesione al Centro.
2021
Désobeir di Frédéric Gros 1 LORENZO FIORI Una grande D scritta rovesciata ed una frase caustica: «D come Disobbedire. Perché il mondo va a rotoli e disobbedire ad esso è un'urgenza bruciante, un'affermazione di umanità». Questi gli elementi posti in copertina nell'edizione italiana dell'ultimo testo di Frédéric Gros, utilizzati come un varco di accesso al libro prima ancora di averlo aperto. Il tema del saggio risulta chiaro fin dall'inizio: la disobbedienza. L'intento esplicito di Gros non è quello di redigere un testo di "epistemologia" della disobbedienza; piuttosto, ciò cui l'autore mira è «la questione della disobbedienza a partire da quella dell'obbedienza, perché la disobbedienza, di fronte all'assurdità, all'irrazionalità dell'andamento del mondo, è ovvia» (p. 9). Emerge quindi immediatamente l'impostazione metodologica dell'opera: illuminare il fenomeno
Direzione e redazione Via della Geppa 4 34132 Trieste [email protected] Gli articoli pubblicati nella rivista sono sottoposti a una procedura di valutazione anonima. Gli articoli da sottoporre alla rivista vanno spediti alla sede della redazione e saranno consegnati in lettura ai referees dei relativi settori scientifico disciplinari.
Ethos Anno II n: 2-3, 2006
Aldo Rizza DECADENZA Non si può addomesticare una tigre e, forse, neppure un gatto Una malattia grave, il cui sintomo più evidente sta in una decadenza, forse irrimediabile, caratterizza la vicenda europea. L'hanno capito persino gli economisti. Infatti, Padoa Schioppa, in un suo recente libro, acutamente osserva che l'Europa ha i conti in regola-dal punto di vista economico, industriale, della ricerca e dell'innovazione non ha infatti, nulla da invidiare agli Stati Uniti, alla Cina e all'India (e questo non soltanto potenzialmente, ma di fatto, attualmente)-ma è come se fosse bloccata, ripiegata su se stessa, malinconica. La diagnosi è perfetta, anche se il termine "malinconia" non è adatto a descrivere il malessere dell'Europa. Infatti, Kant nel descrivere il tipo melanconico dice: "Egli considera con indifferenza il cangiar delle mode, e con disprezzo il loro luccichio. Sublime è l'amicizia, e perciò essa si addice al suo sentire; egli può forse perdere un amico incostante, ma questi non perderà lui tanto presto: persino il ricordo di un amicizia spenta rimane onorevole per lui. La loquacità è bella, la riservatezza pensosa è sublime: quest'uomo sarà buon custode dei segreti propri ed altrui. Sublime è la veracità, ed egli ha in odio il mentire o il dissimulare. Egli ha un alto sentimento della dignità della natura umana: apprezza se stesso, e ritiene ogni uomo creatura degna di rispetto. Non sopporta nessuna abietta ossequiosità, e libertà spira nel suo nobile petto: tutte le catene a partire da quelle dorate che si portano a corte, sino al pesante ferro del ga-leotto, sono per lui detestabili. È severo giudice di se stesso e degli altri, e non di rado ha fastidio di sé come del mondo.". Se stanno così le cose, allora l'uomo europeo del terzo millennio non è certo un tipo melanconico. Non è neppure nostalgico poiché oggi possiamo scorgere, diffuso, un caratteristico disprezzo per il passato, una dimenticanza che la moltiplicazione impazzita delle "giornate della memoria" non soccorre. Se fosse veramente nostalgico sarebbe anche, in un certo senso, reazionario. Ma non si vede in Europa la volontà di tornare violentemente indietro verso un'epoca eletta a modello eterno. Ė dunque rivoluzionario? Si protende con coraggio ed impeto verso un mondo nuovo, sperato e sognato? Un mondo utopico? Direi proprio di no. C'è infatti un'indifferenza profonda per il futuro: si vive con l'idea che apres nous, le deluge. Il tramonto delle ideologie rivoluzionarie ne è il sintomo più evidente. Ma cerchiamo di chiarirci la fisionomia dell'uomo europeo. Egli non è melanconico né nostalgico, né rivoluzionario. E allora? Ora, nel grande e complesso movimento della restaurazione europea, dopo la lunga crisi rivoluzionaria e bonapartista, abbiamo visto prevalere, in genere, due correnti principali: quella rivoluzionaria, che continuò cercando le nuove strade dei nazionalismi e dei socialismi e quella della reazione, intesa come sforzo di ricostituire l'ordine perduto riproponendo mentalità ed istituzioni del passato. Entrambe queste correnti furono e sono-là dove ancora proseguono-caratterizzate da una forte componente utopica. Ma oltre queste vie, ne
fondato nel 1978) RENDICONTI AI SOCI 1999 DEL CENTRO CULTURALE Agosto 2000
Diadema, 2019
Il counseling cristiano in azione nella lotta all'anoressia nervosa a cura di Barbara Venturello
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Mosaico Italiano, ISSN 21759537, 2020
INDEX - International Survey of Roman Law - Vol. 38/2010
Torri, corsari e contrabbandieri in Calabria Ultra durante il Decennio Francese (1806-1815), 2020