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2017
In this article we expose the Euclidean theory of vision and, in particular, those theorems that deal with prospective representation. Our aim is to show how the central perspective was known in the Hellenistic era both from a theoretical and practical point of view as evidenced by the analysis of some imperial period frescoes found in Rome. In the second part of this article we look at the Euclidean perspective theorems, using the Cartesian coordinates and the limit idea.
Tiempo, Espacio y Forma, 2019
With the spread of linear perspective, architecture became one of the main disciplines studied by Renaissance artists. The need to represent credible architecture forced painters to learn how to draw like architects, combining plans and elevations and applying the proportional and morphological rules handed down by Vitruvius. The treatises of perspective systematically welcomed instructions on the design of buildings, just as the architectural treatises dedicated space to perspective representation, considering it as a discipline corresponding to what Vitruvius called «scaenographia». To establish the close link between the perspective of painters and the Vitruvian scenography was mainly Daniele Barbaro who composed his famous treatise on perspective as a deepening of the theme that had so busy him in his equally famous commentary on Vitruvius.
Nel segno di Masaccio. L'invenzione della prospettiva, ed. Filippo Camerota, (exhibition catalogue, , Uffizi Gallery, Florence, 2001), essay and catalogue entries, pp. 99-106., 2001
E|C, Rivista on line dell’Associazione Italiana di Semiotica, 5 novembre 2014 Comunicazione nel panel LISaV, XLII Congresso AISS “Tra natura e storia: naturalismi e costruzioni del reale”, Teramo, 24-26 ottobre 2014
Articolo di Giovanni Ricciardi sull'adeguamento liturgico di Maria SS. delle Grazie a Isola delle Femmine
La letteratura scientifica che tratta l'evoluzione del metodo di rappresentazione prospettica prende in considerazione un ampio periodo che va dai primi trattatisti del Rinascimento sino alla prima metà del XIX secolo, trascurando però completamente gli avvenimenti degli ultimi centocinquant’anni. Ad oggi, l’opera più completa sul tema è il repertorio commentato dei trattati sulla prospettiva che Noël Germinal Poudra compone e pubblica nel 1864 dal titolo “Histoire de la perspective ancienne et moderne”, seguendo un percorso che muove dalle opere antiche sino ai trattati a lui contemporanei. Osservando gli attuali testi di geometria descrittiva si può notare come il metodo della prospettiva abbia subìto consistenti e importanti trasformazioni, nei procedimenti, nel lessico e nelle finalità, rispetto ai trattati del passato, ed è proprio di questa evoluzione, relativamente recente, che il presente studio si è occupato, prendendo in considerazione un consistente numero di contributi pertinenti, circa cento pubblicazioni, che hanno segnato la storia della prospettiva degli ultimi centocinquant’anni. L’analisi dei testi esaminati ha messo in evidenza la permanenza, sino a tutta la prima metà del Novecento, della distinzione netta tra due diversi modi di teorizzare e praticare la prospettiva, quello matematico da una parte, e quello artistico e tecnico dall'altra. I matematici svilupparono infatti la prospettiva come proiezione centrale, esponendo i principi proiettivi a fondamento del metodo e risolvendo, sul piano puramente astratto, tutti i problemi grafici e metrici fondamentali, integrando in alcuni casi queste riflessioni con approfondimenti di carattere applicativo sui procedimenti prospettici classici. Di tutt'altra natura sono invece le trattazioni degli artisti che, con scopi completamente diversi, affrontarono il tema della prospettiva come illustrazione, costruita grazie ai procedimenti indiretti della trazione classica e per questo del tutto dipendente dal metodo delle proiezioni ortogonali, diffuso e noto anche in ambito accademico.
ITALIAN JOURNAL OF EDUCATIONAL RESEARCH, 2015
Il contributo descrive il laboratorio di Didattica generale del primo anno del corso di laurea in Scienze della formazione primaria attivato con la finalita di avviare nei futuri insegnanti una visione professionale. Tale cambiamento e favorito dalla partecipazione ad attivita laboratoriali in cui lo studente riflettesulla propria visione di insegnamento e apprendimento costruendo un collagemetafora che reifica la propria immagine di insegnamento e analizzando video. Tali attivita, intervallandosi con le lezioni frontali del corso di didattica generale, creano situazioni di accoppiamento strutturale, ovvero consentono allo studente, grazie all’interazione con il dispositivo in cui opera, di articolare un proprio punto di vista che dialoga con il “sapere sapiente”.
Duemila anni fa, prima che Cesare sbarcasse nel sud della Gran Bretagna, tutto il paesaggio visibile dalle finestre della stanza in cui scrivo possiamo tranquillamente supporre che si trovasse in quello che si chiama «stato di natura». La mano dell'uomo non vi aveva lasciato traccia, salvo forse qualche tumulo sepolcrale, come quelli che tuttora qua e là interrompono i fluidi profili delle valli (Huxley, Evoluzione ed etica, 3). È l'inizio dei Prolegomena, il testo che Thomas Henry Huxley volle premettere a Evolution and Ethics, la celebre conferenza tenuta ad Oxford il 18 maggio 1893 per la serie delle Romanes Lectures.
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Lattanzio Gambara a Maguzzano
Territorio Della Ricerca Su Insediamenti E Ambiente Rivista Internazionale Di Cultura Urbanistica, 2014
La promessa fallace della pace attraverso l'unità , 2022
SettimanaNews, 2019
F. Pomponio (ed.), Il regno della Terza Dinastia di Ur (StSem NS 25), Roma 2023., 2023
Lettera Matematica Pristem, 2015