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nuovi sonetti, nuovi aforismi di Marco Maurizi, Antonio Volpe, Adorno, Anders e altri
A glance on the Lgbt community in Egypt
RECENSIONE ARNOVIT (2018, FASC. 2017)
Presso il polo fieristico di Milano Rho, in occasione della rassegna dell'architettura, del design e dell'edilizia, MADE Expo tenutasi a marzo del 2015, oltre 30 padiglioni sono stati invitati a partecipare alla mostra Building the Expo. Ai progetti, presentati in anteprima attraverso disegni, dettagli costruttivi, materiali e foto di cantiere, Domus ha riservato il catalogo della mostra intitolato "Building the Expo".
Professore Ordinario di Prima Fascia, 15 settembre 2014. Professore Associato in "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" (ssd: SPS/08), Scuola di Scienze Politiche, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'economia, Università di Bologna; Dal 1° Ottobre 2010: Professore associato (confermato) in "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" (SPS/08), Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bologna. Dal 1° Ottobre 2007: Professore associato in "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" (SPS/08), Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bologna Dal 31 Marzo 2001: Ricercatore (confermato) -"Sociologia dei processi culturali e comunicativi" (ex Q05B ora SPS/08), Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bologna. Dal 1° Ottobre 1999: Ricercatore in "Sociologia dei processi culturali e comunicativi" (Q05B ora SPS/08), Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bologna. 2. Formazione 1998 Assegno di Ricerca biennale partire dal 1° Novembre 1997, con un progetto di ricerca dal titolo «Famiglia e Welfare state. Come realizzare l'equità attraverso politiche sociali selettive: il dilemma universalismo/selettività nelle politiche sociali locali». 12 Giugno 1997 Dottore di Ricerca in Sociologia e politiche sociali, VIII° ciclo di Dottorato, Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bologna -Titolo della tesi dottorale: «La rielaborazione del complesso simbolico dell'amore nelle relazioni di coppia. Una indagine empirica su coppie di giovani non sposati». 24 Marzo 1992: Laurea in Scienze Politiche, Indirizzo Politico-sociale (anno accademico 1990-91), Università di Bologna . Titolo della tesi: «Fiducia e familiarità nella teoria sociologica» (Trust and Familiarity in Sociological Theory). Voto 110 e lode (con dignità di pubblicazione) 3. Attività didattica 3.1. Insegnamenti Dal 2012/13 -presente, Sociologia dei processi culturali e comunicativi -Corso O-Z -Crediti formativi: 10 -Scuola: Scienze politiche -SSD: SPS/08 -Laurea in Scienze politiche, sociali e internazionali (cod. 8494) 2012/13 -: University of Bologna. 2014/15 -presente Sociologia del Terzo settore e della famiglia Dal 2003/14, Sociologia del Terzo settore -Crediti formativi: 9 -Scuola: Scienze politiche -SSD: SPS/08 -Laurea Magistrale in Occupazione, mercato, ambiente, politiche sociali e servizio sociale (cod. 8047) -
Ricerca per l'Agrobiologia e la Pedologia, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Firenze Riassunto Nel presente lavoro vengono riportati i risultati relativi ai monitoraggi della diversità faunistica per i seguenti standard: 4.2c, 4.3 (olivo), 4.6. I risultati ottenuti sono nel complesso interessanti sia dal punto di vista metodologico sia per quanto concerne gli aspetti conservazionistici e gestionali. Emerge l'importanza di utilizzare più indicatori o gruppi tassonomici che comprendano taxa ecologicamente e funzionalmente diversi per valutare la "biodiversità". Relativamente allo sfalcio è stato osservato che una "blanda gestione" dei ritirati dalla produzione può favorire un certo incremento di biodiversità sia per quanto riguarda gli Artropodi, sia per quanto riguarda i Rettili. Risultati concordi sono stati osservati anche negli oliveti dove la gestione della vegetazione al suolo (sfalcio) sembrerebbe incrementare la diversità. Tuttavia è opportuno ricordare che l'effetto monitorato, almeno nei ritirati dalla produzione, non è quello immediatamente successivo all'azione meccanica che invece provoca danni diretti e immediati alla fauna (ferimento e uccisione). Emerge con evidenza dai dati raccolti anche l'importanza della presenza, all'interno degli agro-ecosistemi, di aree a minor disturbo antropico, naturali e seminaturali: fasce ecotonali e ripariali, ma anche bordure dei campi. Viceversa l'uniformità del paesaggio e la presenza di grandi estensioni coltivate a monocoltura rappresentano elementi 1 Lavoro svolto nell'ambito del Progetto MO.NA.CO. (Rete di monitoraggio nazionale dell'efficacia ambientale della condizionalità e del differenziale di competitività da essa indotto a carico delle imprese agricole) finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) nell'ambito del Programma Rete Rurale Nazionale nel contesto dell'Azione 1.2.2 "Laboratori interregionali per lo sviluppo" del Programma Operativo denominato "Rete Rurale Nazionale 2007-2013". Coord. Paolo Bazzoffi.
allergologia Esofagite eosinofila: una revisione per il clinico Il punto sull'atopy patch test per alimenti nel bambino immunologia Difetti dei linfociti B: dall'espressione clinica al difetto molecolare vaccini Dobbiamo cambiare per mantenere elevate le coperture vaccinali in Italia! letto e commentato Immunomodulating properties of protein hydrolysates for application in cow's milk allergy In questo numero: tre 2015 ■ anno XXIX Rivista stampata su carta TCF (Total Chlorine Free) e verniciata idro. L'editore resta a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare e per le eventuali omis-sioni. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso ...
Castelluccio Valmaggiore (FG) è un comune di 1300 abitanti, sull’alta valle del Celone, alle pendici del monte Cornacchia. Le sue origini, testimoniate dall’anno di costruzione della torre bizantina da parte del catapano Boioannes (1019), risalgono all’XI secolo. Il castelluccese fa parte dei dialetti altomeridionali distribuiti lungo la fascia dei Monti Dauni entro le isoglosse evidenziate da Francesco Avolio. Condivide con i dialetti dell’area centromeridionale l’assimilazione (quanne quando), l’anaptissi (èreve erba), la metafonia (rusce-rosce rosso -a), l’uso sistematico del dimostrativo codesto. Con i dialetti dell’area altomeridionale condivide l’onnipresente e indistinta (cerase ciliegia), l'esito di pl in c (chiante pianta), la concordanza del participio con l'oggetto (ha cuote nu funge ha raccolto un fungo, ha còte na méle ha raccolto una mela), la posposizione dell'aggettivo e in particolare del possessivo in posizione enclitica (frateme mio fratello, caste casa tua). Il presente lavoro vuole essere un contributo agli studi di dialettologia italiana e alla conservazione del castelluccese.
Parole chiave: san/boscimani, danze rituali, teoria della performance, autoetnografia. riassunto — Il seguente articolo, basato su una ricerca antropologico-musicale svolta fra il 1999 e il 2006 in alcune comunità san (meglio conosciuti come boscimani) di Namibia, Botswana e Sud Africa, tratta del fenomeno dello sciamanesimo rituale san contemporaneo in rapporto ai suoi diversi contesti di performance. L'approccio al fenomeno prende spunto dalla teoria della performance schechneriana – che postula una sostanziale continuità fra fenomeni apparentemente diversi quali gioco, sport, musica, danza, teatro e riti, in quanto tutti imperniati sulla centralità della performance nell'intenzione e nell'azione – per approdare a un'interpretazione della ritualità san contemporanea quale forma di autoetnografia sviluppata in una 'zona di contatto' post-coloniale ancora caratterizzata da una sostanziale iniquità nei rapporti di potere. Quali testi autoetnografici, le performance rituali dei san contemporanei non rappresentano una forma propriamente autoctona di auto-rappresentazione, in quanto profondamente embricate in dinamiche relazionali transculturali sovente dominate da altri, e dunque imprevedibili ed instabili negli effetti e nel senso, ogni volta ri-definiti a partire da un complesso di fattori contestuali e relazionali. Questa prospettiva consente di superare la questione dell'autenticità delle performance rituali san, rinunciando a confrontarle con la finzione etnografica di un modello originale e puro, per riconoscerle quali pratiche discorsive transculturali attraverso cui i san contemporanei descrivono e rappresentano la propria identità e la propria cultura nel tentativo di negoziare la propria posizione sociale e politica nel mondo. summary — The article, based on a filed-research in anthropology of music undertook between 1999 and 2006 in some San, or Bushmen communities of Namibia, Botswana and South Africa, is focused on the current shamanic ritual practices diffused among contemporary San. The approach to the topic departs from the theory of performance of Schechner, which postulates an essential continuity between apparently spurious activities – such as games, sports, music, dance, theatre and ritual – because of the common centrality assigned to performance in their motivation and realisation, to come to an interpretation of contemporary san rituality as a form of autoethnography developed within a post-colonial 'contact zone' still characterised by a significant unbalance in power relations. As indigenous auto-ethnographic texts, contemporary San ritual performances do not embody strictly autochthonous forms of self-representation, since their definition is deeply imbricated in transcultural dynamics and discourses often dominated by others, and therefore unpredictable and instable in their effects and meaning, which are basically redefined each time by a complex of contextual and relational * Dottoressa di ricerca in Antropologia Musicale.
2017
Student orientation plays a significant role to reduce academic drop out rates and has become an important part of in high school students’syllabus. In this paper we will illustrate the laboratory activities proposed in a series of lessons entitled “Famous curves: catenary, cycloid and spirals”, and organized in the context of the orientation project “Moduli formativi: dalla scuola all’università”. The specific nature of this project promoted the collaboration between university professors and high school teachers and inspired a teaching method that can have interesting applications in several teaching fields. The software GeoGebra was the main tool used for these activities.
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New Edition “Profili civilistici del mercato dei Certificai Verdi”, 2012
Questo (non) è un paesaggio. Conversazioni, immagini, letture, 2015