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Un nuovo magister Augustalis formiano e gli Augustales di Formiae*
Gli Autori esaminano il tema del ne bis in idem: anzitutto, sottolineano l'importanza di tale principio, che rappresenta un valore fondamentale della società democratica e moderna; in secondo luogo, si concentrano, in maniera critica, sul concetto di ne bis in idem e lo inquadrano quale garanzia essenziale del sistema giuridico. Ulteriore passaggio è quello dedicato alla differenza tra il ne bis in idem sostanziale e quello processuale. La trattazione si conclude, da un lato segnalando i profili di merito del "dialogo" in atto sullo specifico tema tra le Corti e dall'altro lato facendo cenno alle soluzioni future per scongiurare la duplicazioni dei procedimenti e dei trattamenti sanzionatori.
"Raccontar con arte" evoca l'abilità del narratore, il saper ben esporre una storia o una vicenda, curando ciò che si dice e come lo si dice. Ma può ben alludere anche a un racconto accompagnato e completato da altre manifestazioni artistiche. Come appunto avviene negli eventi ideati e proposti da Annalisa Santini, Daniele Squassina e Maurizio Lovisetti, nel quali la trama proposta dalla parola si completa con le evocative atmosfere create dall'esecuzione di brani musicali e dalla visione di raffigurazioni pittoriche. Contatti. MAURIZIO LOVISETTI
What does a bottle on our table invites us to do? In the last 10-15 years within cognitive science and robotics the study of affordance has become more and more widespread. The majority of the studies, however, has focused on simple actions elicited by objects, such as reaching and grasping, and has considered only the physical environment in which the objects and the organisms are embedded, without taking into account the social context. Here we intend to focus on two aspects in which social aspects are involved in detection of affordance.
Nicola Grassi, 2018
Per la prima volta è catalogata tutta la produzione pittorica e grafica di un maestro del Settecento veneziano, schedando pure le incisioni tratte da sue invenzioni e i dipinti da considerare della sua cerchia, d’imitatori, di attribuzione erronea. Il testo si avvale di un denso apparato di tavole che mostra in modo completo il percorso creativo dell’artista. Nel saggio introduttivo, anch’esso riccamente illustrato e con un’appendice documentaria, si approfondiscono i legami con il maestro Nicolò Cassana e il suo ambito artistico e collezionistico, così come sono analizzati gli esordi nella ritrattistica e le prime importanti commissioni. Si chiariscono, inoltre, i rapporti e l’originale posizione di Nicola Grassi nei confronti dei colleghi, e concorrenti, nella prima metà del XVIII secolo: da Rosalba Carriera, Giambattista Tiepolo e Giambattista Piazzetta, ad Antonio Balestra, Giambattista Pittoni, Antonio Pellegrini e Sebastiano Ricci, fino ad Antonio Guardi, Jacopo Amigoni, Jacopo Marieschi. Un aspetto finora mai discusso del pittore è l’utilizzo di precise fonti visive a stampa, con particolare attenzione alle incisioni degli splendidi disegni di Parmigianino allora nella collezione veneziana di Anton Maria Zanetti di Girolamo. Affascinato pure dalla fortuna settecentesca di Paolo Veronese e del Secolo d’oro della pittura veneziana, Nicola visse e operò nella città di San Marco, realizzando dipinti per la natia Carnia e il Friuli, per gli altri territori della Serenissima (dalla Lombardia alla Dalmazia), per l’estero (dalla Svezia alla Germania fino al feudo Odescalchi in Vojvodina). La lettura del volume, agevolata dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle opere di Nicola Grassi, restituisce il profilo di un osservatore e interprete dei principali fatti artistici della sua epoca, voce originale di quel concerto, magnifico, che fu la civiltà figurativa di Venezia.
fermi.univr.it
[A stampa in IV Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, a cura di R. Francovich, M. Valenti, Firenze, 2006, pp. 153-161 © degli autori -Distribuito in formato digitale da "Reti Medievali", www.retimedievali.it].
la Biblioteca di Via Senato, 2019
The article presents another of those ingenious mind, rebels to the yoke of religion, typical of the Italian Renaissance. Converted to Calvinism and therefore condemned to death by the Inquisition, Grataroli became a defender of heterodox doctrine. His translation of a report of the Waldensian massacre in Calabria became part of the history of Protestant martyrs. He was the author of numerous treatises on various subjects, for which he widely used the works of Giovanni Michele Alberto da Carrara, Antoine Mizauld and Gerolamo Cardano. The perfect correspondence of the topics discussed makes it probable that Giordano Bruno knew his writings. In particular, the De mutatione temporum, eiusque signis perpetuis may have inspired the De’ segni de’ tempi, a Bruno's lost opera. This allows us to conjecture the content of the work with greater reliability.
Di tutto quello che è accaduto in Italia nel 1946 Anna Maria Mozzoni non ha mai saputo nulla, perché è morta nel giugno del 1920. Lei che in vita si era battuta strenuamente per il diritto al voto delle donne, e perché potessero studiare, lavorare e partecipare alla vita politica al pari degli uomini. In una delle rare immagini che la ritraggono, si vede Anna Maria portare al petto la medaglia della Lega promotrice degli interessi femminili, da lei fondata a Milano nel 1881.
Tra la fine del II e l'inizio del III millennio la storia del Missale Romanum è stata caratterizzata, oltre che da numerosi studi, anche dall'elaborazione di uno strumento indispensabile per una sua conoscenza più approfondita: la Concordantia. Nel 1962 è stata pubblicata l'ultima editio typica del Missale Romanum scaturito dalla riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Tridentino 1 ; l'anno successivo è apparsa la Concordantia curata da A. Pflieger 2. Nel 1975 è stata pubblicata l'editio typica altera (secunda) del Missale Romanum-apparso come editio typica nel 1970-scaturito dalla riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II 3. A partire da questo testo è stata elaborata una Concordantia a cura di T.A. Schnitker e W.A. Slaby 4. Questi due "strumenti di lavoro" sono risultati quanto mai preziosi per facilitare la conoscenza dei valori racchiusi nel Missale; e rimangono ancora come punti imprescindibili per chiunque voglia accostarsi a quelle edizioni. D'altra parte, permettono pure di verificare il percorso che caratterizza la storia, l'evoluzione e la trasmissione delle formule del liber princeps della liturgia di rito romano.
La rete stradale è il concreto tessuto connettivo della storia, ma finora gli studi sulla viabilità nel medioevo non hanno avuto grande sviluppo e si può ancora ripetere con Marc Bloch che "la storia stradale dell'Europa prima del secolo XVIII resta ancora quasi tutta da scrivere" 1 . In Italia, dopo l'impulso dato dalle idee suggestive di Johan Plesner 2 , è stato soprattutto Thomas Szabò a cercare di sostanziare di dati concreti la ricostruzione storica della viabilità medievale, in particolare in Toscana 3 . Ma sinora nello studiare la viabilità medievale ci si è dedicati soprattutto agli aspetti connessi con la storia, l'economia, le antichità e il diritto, mentre solo in studi su aree limitate si è scesi ad analizzare il concreto tracciato topografico, specialmente per il periodo di trapasso tra tardo antico ed alto medioevo, dato che questa esigenza di aderenza al terreno è stata sentita soprattutto da parte di topografi antichisti 4 . Di recente è stata affrontata una revisione delle problematiche relative allo studio della viabilità medievale, tracciando un quadro complessivo delle principali strade dell'Italia medievale 5 .
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Intepretare un'eroina romantica. Utatane e la letteratura di epoca Heir, 2020
La Miccia ritrovata, 2020
Ricordo di Vittorio Bartoletti a cinquant’anni dalla scomparsa (1967-2017). Atti della giornata di studio (Firenze, 5 dicembre 2017), a cura di D. MINUTOLI, 2019
Verdi, Wagner, Strauss. Tre drammaturgie musicali, a cura di P. Mioli, Bologna, Pàtron, 2016
Nuova Antologia, 2021
Giuseppe Cremascoli, Divagazioni su Ada Negri, a cura di Valentina Lunardini in Ada Negri e il romanzo di una storia vera. Una biografia inedita con ombre, luci, leggende e realtà di una poetessa lodigiana. Prefazione di Ferruccio Pallavera – Quaderni di studi lodigiani, 2020