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2011, «Rivista di cultura classica e medioevale» LIII/1, 99-106.
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This paper offers a plausible explanation for the unique term Dorykleion, which appears in an inscription from Athens with reference to a sacred space dedicated to Athena and situated in the Attic deme Lamptrai. It does so by connecting Dorykleion to the Dorykleioi mentioned by Pausanias (1.40.5) as well as to the theory according to which the name "Dorians" derives from dory, "spear". Pausanias’ passage focusses on the war between Megara and Athens for the control over Salamis; under these circumstances, a group of Megarian exiles, known as Dorykleioi, would have betrayed their homeland in favour of Athens. I argue that these Dorykleioi were members of a genos that was exiled by Doric Megara and that received hospitality and patronage in Attica as a reward for supporting the Athenians in taking Salamis away from Megarian hegemony. A sanctuary was subsequently established for the Dorykleioi in Attica, which, accordingly, became known as Dorykleion. This hieron was dedicated to Athena, the patron deity of Athens and Attica and the quintessential "fighting with the spear (dory)" goddess.
Nomismata. Studi di numismatica antica, a cura di Lavinia Sole e Sebastiano Tusa, Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2016
The presence of armed individuals is traceable, already from the 440-420 b.C. onward, in the necropolis of Gaudo, in the vicinity of Paestum. This leads to the assumption that Posidonians would hire mercenary forces well integrated in the territory. In Pontecagnano as well, since the last quarter of the 5th century, deceased showing their status of warriors have been documented. The data obtained trough recent researches are conducive to suppose they were probably members of groups called Tyrrhenoi and Sileraioi, known for the rare bronze coins issued in Sicily with legend TYΡΡHE or ΣΥΛΕΡΑΙΩΝ.
Scegliere L'APOLLINEO E IL DIONISIACO COME CATEGORIE DELLA CREAZIONE ARTISTICA è un viaggio curioso ed insolito che attraverso la "ragione filosofica", tenta di indagare l'origine stessa dell'atto creativo.
RAAN 75, 2008-2011
La critica ha unanimemente riconosciuto gli elementi di unita Á panrodia presenti nella storia e nelle tradizioni dell'isola: 1) in Omero (Il. II 653-656) i Rodii, provenienti dalle tre citta Á Lindo, Camiro e Ialiso, sono presenti a Troia al comando di unico eroe, Tlepolemo 1 ; 2) i cittadini dell'isola responsabili di fondazioni coloniali «vengono indicati nella tradizione come Rhodioi e non come Lindioi, o Kameireis» 2 ; 3) allo stesso modo, Erodoto (II 178, 2) menziona Rhodos tra i Dori che presero parte alla realizzazione del santuario panellenico di Naucrati 3 ; 4) numerosi, come vedremo, sono gli aspetti panrodii nella settima olimpica di Pindaro dedicata a Diagoras di Ialiso, vincitore nel pugilato nel 464 a.C. 4 ; 5) gia Á A. Momigliano notava la particolarita Á dell'iscrizione IG XII, 1, 773 da cui risulta che «il tempio di Atena Lindia conservava una deliberazione dei Camiresi, anteriore al sinecismo, che non concerneva Lindo» 5 ; 5) Tucidide parla di Rhodioi partecipanti alla spedizione siciliana del 415 a.C. 6 Va aggiunto, poi, che probabilmente tra le citta Á non sussistevano marcate conflittualita Á se e Á vero quanto riferisce Tucidide (VIII 44, 2) che ancora nel 411 a.C. Camiro non era fornita di mura di difesa 7 . Tutti questi dati * Desidero esprimere la mia gratitudine al Prof. Alfonso Mele per l'attenzione e la cura dimostratami nell'elaborazione di questo lavoro. Ringrazio pure la Prof.essa Luisa Breglia per la disponibilita Á offertami. Ovviamente di quanto scritto sono l'unico responsabile.
Studi italiani di Filologia Classica, 2005
Notizie Archeologiche Bergomensi, 18, 2010
Tiziano Vecellio: Orfeo ed Euridice Accademia Carrara Bergamo
Proposta di percorso didattico sulla poetica di Euripide attraverso i suoi prologhi tragici.
ITALIANISTICA Rivista di letteratura italiana PISA · ROMA, 2018
Si indaga il rapporto dell’umanista di area centro-settentrionale Pontico Virunio, vissuto tra Quattro e Cinquecento, con Luciano di Samosata. Si individua nel ms. B 3471 della Bibl. Com. dell’Archiginnasio di Bologna un’esperienza di scuola del giovane Pontico alle prese con la "Muscae laus" dello scrittore greco. Il nucleo originario di tale esercizio è probabilmente legato al tirocinio presso Giorgio Valla nei primi anni dell’insegnamento dell’umanista a Venezia (1485-88). Più tardi esso sarebbe confluito nella stampa della silloge curata dal Bordon (Venezia 1494). Una ristampa dell’incunabulo veneziano (Bologna 1502) presenta altre tracce del Virunio: al corpus originario si aggiungono due versioni di dialoghi lucianei ("Dialoghi degli dei", xxii e "Dialoghi degli dei marini", v), precedute da una "Luciani vita", di mano di Pontico; modello dell’umanista è stata la princeps lucianea in greco (Firenze 1496). Pure in altre stampe lucianee (Strasburgo 1519 e Francoforte 1538) compare il nome di Pontico, ma a sproposito: gli sono attribuite traduzioni di dialoghi lucianei in realtà di altri umanisti.
Il contagio del male, 2022
Breve profilo su autore e opera, con attività didattica sull'Introduzione del Decameron. Il testo fa parte della sezione Fuoriclasse del progetto di ricerca "POICHILIA, POTERI E CONTAGI NELLA LETTERATURA ITALIANA: UN'ANTOLOGIA", consultabile all'indirizzo https://poichilia.unict.it/
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Torvaldo e Dorliska, dramma semiserio in due atti di Cesare Sterbini, musica di Gioachino Rossini, 3 voll., Pesaro: Fondazione Rossini • Milano: Casa Ricordi, I: Commento critico, pp. 15-92., 2007
Axon. Iscrizioni storiche greche 2/2 (2018), 21-59
C. Battistella, M. Fucecchi (curr.), Dopo Ovidio. Aspetti dell’evoluzione del sistema letterario nella Roma imperiale (e oltre), Milano-Udine, Mimesis, 153-169., 2019
Industria, ambiente e territorio. Per una storia ambientale delle aree industriali in Italia, a cura di S. Adorno e S.Neri Serneri, 2009
Dulcis Labor. Studi offerti a Maria Luisa Chirico
M.A.L. 44, Cirene Greca e Romana II, 2016