Il dono

Sono state le nostre società occidentali a fare, assai di recente, dell'uomo un "animale economico". Ma ancora non siamo diventati tutti esseri di questo genere. […] L'uomo è stato per lunghissimo tempo diverso, e solo da poco è diventato una macchina, anzi, una macchina calcolatrice». Marcel Mauss «Nessuna mente è libera dagli effetti del condizionamento precedente che viene imposto attraverso le rappresentazioni, il linguaggio e la cultura che le sono proprie. Noi pensiamo per mezzo di una lingua; organizziamo i nostri pensieri ! 1

(Dizionario di Sociologia per la persona (a cura di T. Marci e S. Tomelleri), Milano: Franco Angeli, 2021

Voce per il "Dizionario di Sociologia per la persona", a cura di T. Marci e S. Tomelleri.

Lavoro di ricerca, 2020

L'apertura all'Altro e la valorizzazione del dono

Luca Aversano (ricercatore di Storia della musica), Corrado Bologna (professore ordinario di Filologia e linguistica romanza), Sergio Botta (docente di Storia delle religioni, Università La Sapienza), Francesca Brezzi (professore senior di Filosofia morale), Giuliana Calcani (professore associato di Storia dell'Archeologia), Miriam Castorina (assegnista di ricerca Dipartimento di Studi orientali, Università La Sapienza -professore a contratto di Lingue e letterature della Cina e dell'Asia sudorientale, Università degli Studi Roma Tre), Adele Teresa Cozzoli (professore associato di Lingua e letteratura greca), Lorenzo D'Avack (professore ordinario di Filosofia del diritto), Mariangela Luiso (studente CdL Giurisprudenza), Claudia Gatti (Università degli Studi Roma Tre), Daniele Manacorda (professore ordinario di Metodologia della ricerca archeologica), Leticia Marrone (Universidad Nacional de Avellaneda, Buenos Aires), Vincenzo Matera (professore associato di Antropologia, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale -Università degli Studi di Milano Bicocca), Giovanni Scarano (Presidente della Scuola di Economia e Studi aziendali), Giovanni Serges (professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico), Massimiliano Smeriglio (vicepresidente della Regione Lazio con delega all'università) Ringraziamo Michela Monferrini per la gentile concessione del brano pubblicato a p. 33 tratto dal suo romanzo Chiamami anche se è notte (Mondadori 2014) e Bia Simonassi (treebookgallery.blogspot.com) che ha realizzato per noi il mind map pubblicato alle pp. 34-35

2012

Il testo appare in: Ugo Magnanti (a cura di), «Mi ricordo Rocco. Scritti in memoria di Rocco Paternostro», FusibiliaLibri, Anzio 2023 e nel giugno 2023 su www.academia.edu

Seguendo l'analisi proposta da Caillè è possibile individuare nelle scienze umane due paradigmi o approcci scientifici, quello dell'individualismo metodologico e quello olistico. Questi due paradigmi si sono rivelati insufficienti per lo sviluppo delle relazioni interpersonali, in quanto non riescono a concepire la persona a partire dalle interazioni che la legano agli altri. Alcuni studiosi hanno sostenuto, negli ultimi anni, l'esigenza di andare oltre questi 2 paradigmi e hanno configurato il c.d. " paradigma del dono" o della reciprocità. L'età contemporanea tende a confondere il dono con l'altruismo, la solidarietà, la filantropia, tutte faccende che si ricollegano all'individualismo e all'olismo, senza spiegare il dono come relazione di reciprocità. In sostanza il dono è ritenuto un atto individuale e in quanto tale non inserito in una dinamica relazionale, motivo per cui è irrilevante per le scienze sociali. In ambito filosofico, la scuola di pensiero che più si interessa al tema del dono è quella che è stata denominata " movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali" M.A.U.S.S. Lo stesso Mauss considerava lo scambio dei beni, anche se di valore intrinseco non fondamentale, uno dei modi più comuni e universali per creare relazioni umane. L'autore suppone che il meccanismo del dono si articoli in tre momenti fondamentali basati sul principio della reciprocità:

V. Rasini (ed.), Aggressività. Un'indagine polifonica, Milano, Mimesis 2011: 91-109., 2011

versione italiana di Ulloa (Venezia 1556) della Historia di Beuter (Valenza 1546): il caso del Cid » Sergio Cristaldi, Dante e un viaggio neoplatonico » Paolo D'Achille, Sull'uso di caprino come cromonimo (e sulle locuzioni occhi caprini, occhio caprino, occhio di capra) »

Una Sacra Famiglia tra Balestra e Cignaroli